13. «Ops..»«Ciao..»

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C'ero io.

In un luogo chiuso, e tenevo in mano qualcosa.

Intorno a me c'erano tavoli e sedie, forse ero in un bar oppure in un ristorante.

Poi vidi un ombra, avvicinarsi sempre più a me, mi prese il polso e me lo strattonò. Faceva male, tanto. Mi voltai a guardarlo, ma non vedevo il suo viso.

"Vai a casa, ci penso io qui" una voce, femminile forse.

Chi era?

Ad un tratto mi ritrovai dentro un altro edificio.

Una casa, forse era casa mia. E poi, ancora una volta, un uomo, senza volto, si avvicinò a me, prese le cuffiette che avevo alle orecchie e le ruppe.

Corsi su per delle scale, entrai dentro una stanza, forse la mia, e trovai la finestra aperta.

Una folata di vento mi investì.

«Mary..» eh?

«Mary sveglia, stiamo quasi per arrivare.»

A riportarmi nel mondo reale ci pensò, al solito, Danielle.

Eravamo sull'autobus, mi ero addormentata.

E quel sogno? Cosa stava a significare?

Si complicava tutto e io non ci capivo più niente.

Dove mi trovavo in quel sogno? Chi erano quei due uomini?

«Di già? -annuì- Ma quanto ho dormito?»

Guardò il suo orologio «Mah, più o meno un'ora e mezza.»

«Come se non avessi dormito stanotte..» sussurrai divertita.

Dopo poco scendemmo, era una città bellissima, senza dubbio.

La mia testa andò subito a Louis.

"Studia all'Università di Manchester.." mi aveva informato Jasmine, la vicina di casa di Louis.

Beh, come si faceva a non conoscere l'Università di Manchester? Era la più grande università a sito unico del Regno Unito. Ci sono entrata solo una volta lì dentro, ed è immensa: ha quattro facoltà (medicina, ingegneria, scienze umane e scienze naturali). Io amavo le scienze umane, e se il mio istinto non mi tradiva, Louis poteva studiare in questa facoltà.. insomma, comprendeva anche la musica, quindi..

Guardai l'orario del mio telefono, ed erano appena le undici del mattino. Eravamo a inizio giugno, e di conseguenza potevamo trovare l'Università aperta.

Così iniziai a camminare.

«Mary?» mi chiamò Zayn. Mi voltai come per dire 'si?!' «Dove stai andando?»

«All'università..»

«No, è dall'altra parte..» affermò divertito Liam, indicandomi la strada di fronte a noi, e quindi dal lato opposto a dove stavo andando io.

«Emm, no, è di qui.» risposi convinta io.

Liam mi si avvicinò, mi prese per le spalle e mi spinse nella direzione in cui mi diceva lui.

«Fidati del tuo caro Liam.» tutti scoppiammo a ridere, anche se stavo facendo la finta offesa.

Anche in quel momento avevo il brutto presentimento, e se non riuscivo a trovarlo nemmeno qui?

Ma che problemi mi facevo?

Jasmine mi aveva detto che studiava qui, e io l'avrei trovato.

«Certo che ti stai impegnando molto..» parlò dopo un po' Zayn.

Like a star || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora