¤32¤

107 19 14
                                    

-Però che sfiga, sarebbe stata l'occasione perfetta!-

Seokjin parlò con evidente delusione quando Yoongi gli disse che il viaggio in America era stato cancellato e chissà se avrebbero potuto davvero riorganizzarlo più avanti.

Il corvino sospirò appena fermandosi al semaforo rosso e ne approfittò per prendere un ultimo sorso del proprio tè.

“Lo so, ma è andata così. Spero solo oggi non sia troppo di cattivo umore…”

Aveva deciso di non raccontare quanto accaduto la sera precedente, sia perché già sapeva Seokjin sarebbe diventato ancora più convinto del loro futuro come coppia, sia perché gli avrebbe tenuto il broncio per due settimane almeno se avesse scoperto che aveva fumato -il biondo proprio non sopportava il tabacco-.

Era già abbastanza stressato per conto proprio, non gli serviva pure Seokjin in modalità “fangirl misto a madre apprensiva” più di quanto già non fosse.

-Tanto semmai basta che ti pieghi a novanta e fidati che secondo me lo tiri su di morale in un lampo.-

“Hyung!”

-Io te l'ho già detto che devi provarci come si deve!-

Il biondo ridacchiò dall'altro capo del telefono e Yoongi alzò gli occhi al cielo con le guance che si stavano facendo rosse.

Con un saluto veloce gli impedì di continuare a dire cose imbarazzanti ed entrò nel parcheggio dell'azienda.

Come al solito uscì dalla macchina, buttò il bicchiere e si avvicinò all'ascensore, ma rallentò appena quando vide venirgli incontro l’autista di Taehyung con passo svelto.

“Buongiorno.”

Ricambiò con le sopracciglia appena corrucciate, giacché quella fretta non era affatto un buon segno considerando che quella mattina non avevano impegni fuori dall'azienda.

“Stavo aspettavo proprio lei: quando sono arrivato dal signorino Kim non mi ha aperto. Lei ha la chiave, giusto?”

“Sì, nell’ufficio.”

Yoongi cercò di non lasciar trasparire nemmeno un accenno della propria perplessità mista a preoccupazione.

Ma ieri sera gli era sembrato tutto ok… perché mai Taehyung non si era preparato per andare a lavoro nemmeno stavolta?

L'idea che potesse essere in compagnia del castano che aveva incrociato la volta precedente gli fece stringere con maggior forza la propria borsa e rapidamente andò a recuperare la chiave approfittando della lunga salita per avvisare la segretaria della signora Kim.

Per fortuna il traffico fu magnanimo con loro e in un lampo si ritrovò a bussare alla porta di quell'appartamento di lusso al trentacinquesimo piano nell’Iris Palace.

Ovviamente non ricevette risposta e con un sospiro sbloccò l'ingresso con la tessera.

Immediatamente i suoi occhi si abbassarono e si sentì subito un po’ più leggero nel vedere solo un paio di sneakers a terra, proprio quelle che Taehyung aveva addosso la sera precedente.

Stavolta niente compagnia a quanto pare.

Un po’ si vergognò del proprio sollievo, ancora incredulo della propria gelosia, e si tolse le scarpe.

Stavolta non servì salire al piano superiore: non appena alzò il capo trovò Taehyung lì sul divano, la posizione tutta storta come al solito e i tatuaggi sgargianti ben visibili giacché indossava solo i pantaloni di una tuta.

Dio solo sapeva come non avesse mal di schiena.

“Taehyung?”

Lo chiamò una volta avvicinatosi, lo sguardo perplesso dopo aver notato le bottiglie di soju vuote sul tappeto.

Forza Signorino Kim! [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora