8. Confidenze

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«P-prima Light devi dirmi una cosa» sussurrò L guardando altrove, mentre una lacrima gli scendeva lungo la guancia.

«Eh? Ryuzaki, ti senti bene?» gli chiese Light tastandogli la fronte, che scottava. Forse gli era venuta la febbre per lo stress.

«N-no, ma lasciami» rispose L, tenendo lo sguardo basso.

«Allora, che hai?» insistè Light, preoccupato.

«È da prima che ci penso... sai cosa intendo, ehm... mi riferisco a quella cosa. Tu veramente provi quei sentimenti per me? O è tutto un bluff per farmi sentire confuso e in colpa?» gli chiese finalmente L, in preda ad enormi dubbi.

"Merda!" pensò allora Light. "Con quel suo faccino piagnucoloso mi fa quasi pena! Ma no, non devo cedere, devo mantenermi lucido!"

«Ryuzaki, quante volte vuoi che te lo dica?» disse poi a bassa voce, avvicinandosi a L e sforzandosi di apparire sincero.

Gli accarezzò poi una ciocca di capelli, e con il dito gli pulì una lacrima dalla guancia.

A quel punto L lo guardò con i due occhioni neri grandi come due pozzi, e Light fece lo stesso.

La distanza tra loro visi era di dieci centimetri o poco meno, e l'atmosfera tra i due era molto diversa dal solito, molto più... intima.

L arrossì come un pomodoro: non era mai stato imbarazzato così tanto in vita sua.

«Ryuzaki...» sussurrò Light, poi gli si gettò addosso senza preavviso, buttandolo a terra.

L si trovò quindi disteso sul pavimento con le braccia bloccate da quelle di Light.

La testa gli si svuotò da ogni pensiero, e non sapeva più che fare.

«L-Light.. smettila, togli quelle mani...» piagnucolò L, confuso.

«Ora, caro Ryuzaki, ti farò una magia... così smetterai di piangere e dimenticherai Misa» gli rivelò poi, con aria maledettamente misteriosa.

L lo guardava incredulo, con gli occhi ancora arrossati.

«In fondo... cos'è una cotta passeggera rispetto ad un amore sincero?» continuò Light, e, dopo aver sussurrato quelle parole - più a se stesso che a L - si abbassò verso di lui.

«Light...?»

Light si avvicinò sempre di più con il viso a quello di L, ma se ne stette lì fermo a guardarlo per un po'.

Voleva vedere se il suo fascino aveva effetto su Ryuzaki.

Ryuzaki, dal canto suo, era lì bloccato da Light, ancora incredulo e fin troppo confuso su tutto l'accaduto.

"Perchè Light prima mi blocca a terra e poi se ne sta lì fermo? Qualcosa non quadra. Cosa aspetta?" pensava, senza riuscire a capirci nulla.

Light, notando dopo qualche secondo che ormai L non avrebbe fatto nulla, si abbassò allorà ancora di più con le braccia e lo baciò appassionatamente.

L non sapeva che fare, ma non si mosse.

"Ma che sto facendo? Dovrei ribellarmi a questa forzatura. Eppure questo bacio è così stranamente caldo e piacevole."

«Okay, forse ho esagerato...» disse Light di colpo, togliendosi da sopra L, e tornando seduto.

«Ma cosa... Perché...?» farfugliò L, sedendosi anche lui con la schiena contro lo stipite.

«Ora dimmi che ti ha fatto schifo. Non vedevi l'ora di scostarti da me, vero?» chiese a quel punto Light, fissandolo dritto negli occhi e aspettandosi una risposta più che precisa.

«N-no, ma... ora sono confuso più che mai» rispose sorprendentemente L, scuotendo la testa.

«Quindi vuol dire che ti è piaciuto?» ne dedusse Light, trattenendo un sorrisetto compiaciuto.

Ma la voce del sovrintendente Yagami proveniente da lì fuori li interruppe improvvisamente: «Light! Ryuzaki! Ci siete? Siamo riusciti a togliere le macerie più superficiali! Può darsi che ora possiamo passarvi delle provviste da qualche buco... controllate, per favore!»

«Certo, papà!» urlò Light da dentro, speranzoso.

Dopo un fugace controllo, si accorsero che c'era una crepa bucata nel muro, e, infilandovi tutto il braccio dentro, si riusciva a far sbucare la mano dall'altra parte.

«Papà! Vedi la mia mano? Ce la fai a passarci qualcosa da mangiare?»

«Sì, Light. Ora vi passiamo dei piccoli panini. Ci scusiamo, ma per ora possiamo darvi solo questi!» esclamò il sovrintendente Yagami, affranto.

«Ahahah papà, quando si ha fame, si ha fame, e si mangia qualsiasi cosa!» disse Light per sdrammatizzare.

Poi infilò il braccio nel piccolo buco, per due volte, e riuscì a prendere due cartocci contenenti due panini senza graffiarsi troppo.

Li aprì: uno era alla nutella e uno al prosciutto.

Ovviamente Light capì già cosa stava puntando Ryuzaki, così, facendo finta di non accorgersene, gli diede quello al prosciutto.

«M-ma...» protestò Ryuzaki, che però venne subito interrotto.

«Problemi?» disse Light, in tono provocatorio. «È cibo, ringrazia che c'è e mangia.»

«Mmmh» bofonchiò L, insoddisfatto.

"Io VOGLIO quel panino alla Nutella. Ora. Prima che Light lo addenti, devo fare qualcosa". pensò, mettendo finalmente in moto gli ingranaggi del cervello.

Così, mentre Light stava per dare un morso al suo panino, L gli saltò addosso, buttandolo a terra e strappandoglielo dalle mani.

Allora Light, rialzandosi, si buttò a sua volta addosso a L, e così i due si ritrovarono nella stessa identica situazione di poco prima.

«L, dammi quel panino»

«No, è mio»

«Dai, dammelo» brontolò Light, porgendogli la propria mano vuota.

«No, basta. Sai che mi piacciono i dolci» gli ricordò L, per giustificare le proprie pretese.

«Ma se per una volta mangi il prosciutto non muori, no?»

«Sì, invece!»

«Avanti, dammelo. Oppure...» insistè Light, avendo pensato a qualcosa.

«Oppure...?» chiese Ryuzaki sottovoce, sorridendo.

Allora Light, senza finire la frase, si avventò su L, appoggiando le proprie mani sulle sue guance e baciandolo focosamente. Esattamente come pochi minuti prima.

«L-Light...» bofonchiò L, che riusciva a parlare a malapena.

«Questa è la tua punizione. Ora lasciami fare»

«N-no... basta...» tentò di ribellarsi Ryuzaki, ma invano.

Ma improvvisamente un bagliore di luce esterna li illuminò, cogliendoli sul fatto.

«LIGHT?! RYUZAKI?! MA CHE FATE?!» urlò basito Soichiro Yagami, che nel frattempo grazie alla sua equipe era riuscito a rimuovere le macerie più interne.

Light si immobilizzò, staccandosi da L.

«N-no papà! Po-posso spiegarti!» balbettò, sperando di farsi presto venire un'idea plausibile a giustificare ciò che stava facendo con L.

Crack || Death NoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora