9. Terme

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Dopo che Light ed L furono usciti sani e salvi dalla bettola ormai ridotta a un cumulo di macerie, il sovrintendente non poteva non esigere spiegazioni riguardo quello che aveva appena visto.

«Allora?» chiese a braccia conserte, con espressione truce.

La fronte di Light era imperlata di sudore, e non sapeva proprio che dire.

"Su, avanti, Light, che cosa aspetti? Dai una spiegazione al tuo paparino." pensava invece L, ridendo sotto i baffi.

Misa ancora non aveva proferito parola: se ne stava semplicemente a bocca aperta a fissarlo, scioccata.

«E-ecco papà, vedi... Ryuzaki ha avuto un mancamento, forse un calo di zuccheri, ed è svenuto, allora io gli stavo facendo la respirazione bocca a bocca perché non respirava più!» riuscì finalmente a tirare fuori questa scusa Light, sperando che venisse creduto.

"Uh, che sollievo! Lo sapevo che il mio caro Light non mi avrebbe mai tradito con uno come L! Light non è mica gay, poi!" pensò allora Misa, sollevata.

Ma l'espressione del sovrintendente non era mutata di una virgola. Essendo ancora incerto, si rivolse a Ryuzaki:

«Mmm... Ryuzaki, Light dice la verità?»

"E adesso cosa rispondo? Se dico che non è vero, e che invece Light mi stava molestando, poi metterò nei casini sia Light sia me stesso, perché di certo Yagami non me la farà passare liscia. Per ora meglio reggere il suo gioco, penserò in seguito a un eventuale modo per chiarirmi con Light." riflettè saggiamente L.

«Sì, sovrintendente Yagami, suo figlio dice la verità» mentì poi, cercando di sembrare il più veritiero possibile.

Matsuda, nel frattempo, si faceva due risate con Aizawa e Mogi: «Ehi, ragazzi, lo sapevate che Yagami al contrario si legge I'm a gay? Ahahahahah, in questo caso potrebbe essere proprio vero!»

Dopo aver fatto questa battuta, non la smetteva di ridere. Era proprio uno scemo patentato.

«Matsuda, e smettila!» brontolò Aizawa, che non lo sopportava più.

«Che c'è? Che ho fatto? Se gli piacciono gli uomini, mica è colpa mia!» si giustificò, e continuò a sganasciarsi dalle risate.

«Ora ascoltatemi bene tutti: dopo questo terribile evento, abbiamo bisogno di prenderci un po' una pausa. Ora Watari ci accompagna alle terme. Dimentichiamo il caso per qualche ora» disse ad un tratto Soichiro Yagami, con tono autoritario.

"Che?! Io non posso lasciare il caso neanche morto, finchè non giungo a una conclusione soddisfacente!" pensò L, innervosito.

«Sovrintendente Yagami» disse poi, cercando di mantenersi calmo. «Lei vada pure con suo figlio e gli altri. Io aspetterò qui fino al vostro ritorno»

«Ryuzaki, ma scherzi? E dove pensi di aspettare?» gli chiese sorpreso il sovrintendente.

«Qui, sotto un albero, magari» disse L, facendo spallucce.

«Ma tu guarda questo...! Su, muoviti. Se non stacchi anche tu una volta ogni tanto, poi non avrai energie e sarai sfinito dai tuoi ragionamenti! E poi non abbiamo neanche più il pc per indagare» urlò arrabbiato Yagami, prendendolo per un braccio.

Dopodiché L venne trascinato di forza all'interno dell'automobile di Watari, e si diressero tutti verso le terme.

Arrivarono quasi due ore dopo, con il grande traffico che c'era in zona.

Non appena parcheggiarono dentro la struttura termale, Matsuda gridò gioioso a braccia aperte, assaporando un po' di aria pura: «WOOOOAH! È un paradiso terrestre!»

Crack || Death NoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora