10. Ripartire da zero

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Dopo il massaggio rilassante durato circa cinque minuti, L ringraziò Light, e, piuttosto imbarazzato, uscì dalla piscina per darsi un'asciugata.

Una volta risalito fece pochi passi, ma perse subito l'equilibrio appoggiando un piede su una mattonella bagnata.

Durò tutto pochi secondi: poggiò il piede che scivolò, e a ciò seguì l'accidentale caduta e... un rumoroso tonfo, che rimbombò dappertutto.

Light accorse subito in suo soccorso.

«Ryuzaki! Ryuzaki! Mi senti?!» urlò disperato, cercando di rianimarlo con degli schiaffi.

Ma L non si svegliava.

Allora Light gli fece, piuttosto disgustato, la respirazione bocca a bocca, ma nemmeno questa funzionò.

Quindi, correndo più veloce che poteva, cercò soccorsi lì intorno.

Poi di colpo si fermò a pensare: "Un momento... Non era forse questa l'occasione che aspettavo da mesi? Non potevo uccidere Ryuzaki con il Death Note, e ora sta morendo da solo! Dovrei esserne felice, e allora perché mi sto disperando?"

Light non riusciva proprio a capire.

Ma per fortuna alla fine il suo buon senso prese il sopravvento e così continuò la sua ricerca di soccorsi.

"Ci deve essere sicuramente un medico di turno, per quelli che si sentono male. Ryuzaki ha battuto forte la testa e rischia di morire, non posso lasciarlo lì così. E poi darebbero comunque la colpa a me, essendo l'unico che era con lui in quel momento!"

Per fortuna non ci mise molto a trovare soccorsi, e subito gli addetti portarono Ryuzaki in ospedale con l'ambulanza, nella quale si sedette anche Light.

In ospedale passarono due ore belle e buone, durante le quali Light si scordò completamente di suo padre e di tutti gli altri, e stette seduto affianco a Ryuzaki sperando di non vederlo morire.

Dopo un tempo che a Light sembrò infinito, Ryuzaki finalmente si mosse. Si girò sul fianco, ma aveva ancora gli occhi chiusi.

«Ehi, Ryuzaki... Ryuzaki!» esclamò Light, scuotendolo per le spalle.

"Mmh, che sonno, ma chi è che mi sta scuotendo così forte?"

Poi L aprì gli occhi e vide il viso di un ragazzo a pochi centimetri dal suo. Poteva percepire il suo caldo respiro e il suo sguardo allarmato.

"Ma che diamine..? Dove... dove mi trovo? Mi sento così strano... mi gira tanto la testa"

«Ryuzaki? Ci sei? Sei sveglio?» gli chiese Light preoccupato ancora una volta.

Il detective piano piano riuscì ad aprire gli occhi, si alzò seduto e ciò che vide non gli piacque affatto: si trovava adagiato su un letto - anche se chiamarlo così non era esattamente il termine appropriato - in una stanza piuttosto spoglia, tranne che per un comodino con un vaso di fiori vicino all'entrata.

Aveva ancora forti giramenti di testa, così ricadde all'indietro con la testa sul cuscino.

Poi sentì una voce sconosciuta dirgli: «Signorino, resti steso, la prego»

«M-ma cosa... cosa mi è accaduto? E chi è lei?» domandò Ryuzaki, con uno sguardo spaesato.

«Io sono il medico che è stato incaricato di soccorrerti. Sono il dottor Yamamoto. Da come mi ha raccontato il suo compagno qui presente, lei è scivolato in piscina a causa del pavimento bagnato e ha battuto forte la testa. Potrebbe trovarsi un po' spaesato adesso, ma vedrà che riordinerà presto le sue idee. Non è stata una grave caduta» disse il dottore, osservando Ryuzaki attentamente.

Crack || Death NoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora