Capitolo 17

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Pov Andrea
Mi svegliai alle 7, di scatto, in seguito ad un brutto incubo: avevo portato a casa una ragazza e avevo tradito Elena. Fortunatamente ero da solo. Solo tutto frutto della mia fantasia. O dei sensi di colpa. Forse non sarei dovuto andare in discoteca ieri sera. Nonostante l'alcool ingerito ieri sera sono ancora in grado di ricostruire le vicende.
Mi sono lasciato prendere la mano, ho alzato un po' troppo il gomito. I miei amici come al solito erano concentrati a rimorchiare delle ragazze quando vidi Giacomo parlare con una ragazza mentre con il dito indicava verso di me.
Era una bellissima ragazza, capelli biondi e lunghi e gli occhi verdi, un po' mi ricordava Elena, cominciammo a ballare insieme, così per gioco, non avevo alcuna intenzione di provarci con lei e le dissi, per evitare complicazioni, che ero fidanzato.
-senti, voglio andare un po fuori a prendere una boccata d'aria, mi accompagni?- mi disse
-ah si, certo-
Uscimmo fuori e lei si accese una sigaretta
-vuoi?- me la porse
-ehm no grazie, non fumo-
-dai, solo un tiro-
Si avvicinò a me che ero seduto sul muretto e mi si sedette sopra.
Fumai.
Iniziò a toccarmi il collo e passò la mano anche tra i capelli.
-è così sei fidanzato ...- disse
-ehmm si-
Non nego che mi mancavano le carezze e quindi non riuscii a farla smettere
-quindi io adesso non potrei fare questo-
Si avvicino e posò delicatamente le sue labbra sulle mie. Quel bacio casto però si trasformò ben presto in un vortice di passione.
Alt.
Cosa diavolo stavo facendo?
-non posso-  dissi deciso e mi alzai spostandola
-dai- disse lei
-ciao- entrai dentro, presi le chiavi della macchina e tornai a casa.
Erano le 2:30. Volevo scrivere ad Elena , ma non l'ho fatto, avevo paura, non doveva sapere niente , infondo non avevo fatto nulla di grave, mi sono fermato..
Eppure questi sensi di colpa non si fermavano.

Dopo 15 giorni da questo episodio finalmente ebbi un fine settimana libero. e tornai da Elena dopo quasi due mesi che non la vedevo.
Mi era mancata così tanto...  appena l'ho vista  mi sono ricordato ancora una volta di quanto è grande il mio amore per lei, e quella stupidaggine in discoteca non aveva cambiato niente, quindi potevo anche estrometterlo.
Purtroppo quel fine settimana avemmo poco tempo per stare soli insieme perché per la maggior parte uscimmo con il resto del gruppo e poi Elena di sera lavorava
-amore, sono tornata-
-hey, ti aspettavo-
-vieni qui- le dissi indicando il letto
-mi sei mancato tanto-
- anche tu amore, ti amo più di prima lo sai?-

  Purtroppo la domenica pomeriggio arrivó molto presto e io mi dovevo mettere di nuovo in viaggio per Bologna.
-ciao amore , fai un buon viaggio-
-si, ci sentiamo-
La baciai a e partii di nuovo. Non sapevo quando l'avrei rivista, e questo mi uccideva.

                                                                   Pov Elena
É incredibile quanto passa veloce il tempo. Era passato un altro mese da quando Andrea era venuto l'ultima volta a trovarmi. Era il 20 settembre e l'indomani sarebbe stato il mio compleanno. Quel pomeriggio litigai con Andrea perché non si era riuscito a far dare qualche giorno libero:
-Elena mi dispiace , non mi hanno dato i giorni-
-perché?-
-domenica c'è una partita importante-
-ok-
-sei arrabbiata? -
-ma no, figurati quanto mi interessa festeggiare il mio 20 compleanno con il mio ragazzo-  dissi alzando la voce
-scusami, non so che dire -
- non dire niente, ciao.-
Gli chiusi il telefono in faccia e andai a lavoro. Tanto per completare quella giornata schifosa,  quando uscii da lavoro mi misi in macchina ma la macchina non si accendeva. Provai e riprovai ma niente.
Erano le tre di notte ed io ero rimasta a terra!
Scesi dalla macchina e iniziai a prenderla a calci e sbatterci i pugni contro.
-porco giuda! Cosa ho fatto di male nella mia vita?! -
-hey hey hey, calmati-
Un uomo mi afferrò per il braccio e mi allontanò dalla macchina
-non risolverai i tuoi problemi così- disse
Era un bell'uomo, capelli e occhi castani, magro e alto al modo giusto. Era un cliente del pub, e ci veniva 2/3 volte a settimana con i suoi amici.
Lo guardai sbalordita
-mi dici come faccio a tornare a casa adesso? Eh? Se questa bastarda non funziona??- ripresi a prendere a pugni la macchina
-ma smettila!- sospiro' -dai ti accompagno io, se vuoi-
Era tardi, non avevo nessuno a cui potevo chiamare per farmi venire a prendere e poi, alla fine, (anche se molto relativamente) questo tipo lo conoscevo.
-se puoi, mi faresti un grande favore-
-nessun problema, spero solo che casa tua non sia troppo lontana, sono un pó stanco-
Ma che tipo strano..
-no, non è molto lontano, stai tranquillo-
Ci mettemmo in macchina
-comunque mi chiamo Riccardo- mi tese la mano
-Elena-
-sappi che ti ho dato un passaggio solo perché sei brava a fare i cocktails, non sono un tipo che da passaggi a tutti- disse sorridendo
-non sono la tipa che accetta passaggi da tutti -
-bene-
-senti ma... Siccome non so cosa fare... Come risolvo con la macchina?-
-si è semplicemente scaricata la batteria, ho visto prima , pensavo lo sapessi-
-ovviamente no, ma quindi come faccio?-
-vai dal meccanico-
-non conosco nessun meccanico-
-allora chiedi a qualcuno di farti accompagnare-
-ok- non sapevo proprio a chi rivolgermi, se ci fosse stato Andrea lo avrebbe sistemato sicuramente. Lui notó che la mia espressione era cambiata:
-non dirmi che non hai nessuno che ti accompagna-
-sto attraversando un periodo di estrema solitudine- dissi
Era vero, Andrea non c'era e Laura e Beatrice insieme a Ignazio e Leonardo avevano avuto la brillante idea di andare in vacanza per approfittare fa degli ultimi giorni di sole di settembre.
Lui sospiro'.
-Vuoi che ti ci accompagni io?-
-non disturbarti-
Cosa me lo chiedeva a fare se poi sospirava? Che rabbia!
Arrivammo a casa.
-ti passo a pendere domani mattina alle 11, prima non posso.-
-ehm, ma... Cioè , non preoccuparti-
-non mi preoccupo, infatti, facciamo così -
Scesi dalla macchina.
-ehm grazie allora-
-di niente, buonanotte-
-notte-
Fece inversione e sfrecciò via di nuovo.

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora