Capitolo 30

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-non mi dire così- dissi arrossendo
-perché?- rispose Riccardo
-mi imbarazzi...-
-non c'è motivo, é solo la verità-
Sorrisi
-spero solo che un giorno me lo potrai dire anche tu..-
-siamo sulla buona strada, credo-
Mi abbracciò, ed era sempre più bello stare tra le sue braccia.
Ad un certo punto sentimmo una voce femminile gridare
-Riccardo! È l'una e mezza, dai, è pronto da mangiare da mezz'ora-
-arrivooooo- gridó Riccardo
-scusami, mia sorella è davvero invadente a volte-
-no no, ha fatto bene anzi, non mi ero resa conto che fosse così tardi...devo scappare pure io..-
-il tempo passa sempre veloce insieme a te- mi disse lui
-è lo stesso per me-
Mi morsi il labbro e poi mi avvicinai a lui per baciarlo.

Dopo esserci vestiti entrambi, arrivammo in cucina
-finalmente Riccardo! La pasta ormai si raffreddata- disse Marta
-uff quante storie-
-scusa Marta- intervenni io
-tranquilla, è sempre e solo colpa di mio fratello-
Lui le tirò i capelli in modo giocoso e lei gli fece la linguaccia
Erano proprio un amore.
Dopo aver salutato Marta, Riccardo mi accompagnò alla macchina..
-ciao piccola- disse baciandomi
-Ehi stasera ricomincio a lavorare, festeggiamo capodanno insieme ?-
-con molto piacere-
-porta anche Marta se vuoi... Mi sta simpatica-
Sorrise
-credo che abbia già in programma qualcosa, ma in ogni caso provo a parlargliene-
-bravo-
Gli diedi un bacio e mi misi in machina.
Mentre tornavo a casa iniziai a fantasticare, a pensare come sarebbe se un giorno mi fossi trasferita a casa con Riccardo e con la sorella, a pensare a tutte le cose che avremmo potuto fare insieme. Di certo Riccardo mi aveva preso moltissimo... Ora mi interessava solo capire, se era solo sesso o c'era qualcosa di più.
Accesi la radio per distrarmi dai miei pensieri.
Stavano passando la canzone di Rihanna, Unfaithful, ovvero "infedele" dato che conoscevo l'inglese capii benissimo il significato di quel brano che sembrava fatto apposta per me.
Povero Andrea...
Tornai a casa e trovai Tutta la "famiglia" al completo.
Laura e Beatrice erano tornate dalle vacanze di Natale e avevano invitato a pranzo anche i rispettivi fidanzati, che ora erano impegnati a giocare con la playstation a Fifa 2016.
-buongiornooo- dissi gridando piena di entusiasmo nel rivedere le mie due amiche, che subito mi vennero ad abbracciare.
-dove ti eri cacciata?- chiese Laura
-stamattina non riuscivo a dormire, allora mi sono alzata e sono uscita a fare shopping-
-e mi ha rimasto a casa- intervenne Andrea
-scusa amore- dissi dandogli un bacio -ma dormivi come un angioletto-
-sei perdonata, ma la prossima volta chiama anche me-
Nel frattempo anche Ignazio e Leonardo mi vennero a salutare, dato che avevano finito la partita.
Pensandoci bene anche questo era un bel quadretto familiare, che non volevo assolutamente rovinare.. In che diavolo di casino mi ero lanciata!???
Tutta questa situazione mi stava rovinando dentro.

Pov Riccardo

-allora... Posso pensare che sia lei la proprietaria dell'elastico che porti sempre al polso?-
-mmmh per me dovresti considerare l'idea di farti gli affari tuoi-
-la prendo come un si-
-come sei antipatica!-
-io? Fratellone, ti conosco troppo bene, sappilo, e poi, cosa avete fatto due ore e mezza in camera tua?-
-non ti hanno mai insegnato che quando si mangia non si parla? -
-dai Riccardo, perché non me ne parli? È una bella ragazza, state bene insieme , non c'è nulla di male eh..-
-ci stiamo frequentando ok? Questo è tutto quello che devi sapere-
-ooooh che bello, finalmente mio fratello dopo anni di libertà ha deciso di trovarsi una ragazza-
-non è la mia ragazza-
-lo sarà, il tuo fascino é sempre il tuo fascino, anche se sei vecchio-
-vecchio? Sei solo invidiosa..-dissi ridendo
-ah ma .. A proposito, mi sembra un po' piccola... Quanti anni ha?-
-20-
-mmmh... Non so, forse non è proprio ..-
-shhhh, sta zitta... Non aggiungere altro ok?-
-sto zitta...- disse


Erano le 22:00 quando arrivai al pub e vidi Elena che stava preparando dei cocktails.
-buonasera signorina- dissi appoggiandomi al bancone
-buonasera a lei-
-mi fai un "long Island"?-
-certo-
Mentre preparava il cocktail Elena era ancora più bella, i capelli sempre in ordine, liscissimi e lucenti, per non parlare del suo corpo da urlo...
-ecco a te- disse e interruppe i miei pensieri
-ah, buonasera- disse una voce maschile
-ciao, Andrea giusto?-
-giustissimo-
-sei qui da solo?-
-no, aspetto la mia ragazza...-
-ah hai una ragazza?-
-si- dissi sorridendo
-amore vuoi altro?- disse Elena riferendosi ad Andrea con un bel sorriso finto..
-no, nulla, volevo solo venire a salutare il mio amico- disse in tono provocatorio.
Io lo lasciai fare non rispondendo
-ora torno al tavolo- fece l'occhiolino ad Elena e raggiunse i suoi amici.

-È così hai una fidanzata...- mi chiese Elena, mentre preparava altri cocktails
-non proprio, ma c'è una ragazza qui davanti a me che vorrei lo diventasse-
Lei arrossì... Era così bella.
-comunque- continuai- ho detto così ad Andrea per togliermelo dai piedi..
-mmmh-
-dico sul serio... Comunque aspetto mia sorella, ha detto che viene a farsi un giro e poi va altrove con le amiche-
-sono contenta. Così ho modo di conoscerla meglio-
-ah... Vuoi già conoscere la mia famiglia eh? Vai di fretta..-
Lei rise -che scemo che sei-
Il locale inizi a riempirsi sempre di più e Quando vidi Elena oberata di lavoro decisi di andarmi a sedere per non disturbarla, nel frattempo arrivò Marta che salutai con un abbraccio un po troppo affettuoso e un bacio sulla guancia, sempre per depistare Andrea che non mi ha mai tolto gli occhi di dosso.
La mezzanotte stava per incombere, ragazzi tutti pronti? Disse il deejay. Ci alzammo tutti, andammo vicino al piccolo palco che c'era, il locale era strapieno, inizió il conto alle rovescia
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Auguriiiiii
Fu una bella festa, bevevAmo e ci divertivamo, avevo incontrato dei miei amici che non vedevo da tempo e fu una buona occasione per festeggiare insieme il nuovo anno.
Mi girai di scatto per cercare Elena con lo sguardo e mentre la cercavo la vidi avvinghiata al suo ragazzo che gli ficcava la lingua in bocca.
Ero geloso e pieno di rabbia... Ma dovevo stare calmo per non dare nell'occhio.
Verso mezzanotte e mezza mia sorella andò in discoteca e vidi che gli amici di Elena parlavamo con lei.

Pov Elena
-amore, gli altri vogliono andare in discoteca, a te quanto manca per finire il turno?-
-stasera non c'è orario-
-peccato,'sarei voluto andare -
-vacci pure, stai tranquillo- dissi gridando perché la musica non mi permetteva di sentire bene la mia voce
-sei sicura?-
-si, vai, divertiti, tanto io sto con le mie colleghe, mi diverto anch'io-
-va bene amore, ti amo-
-ci vediamo a casa-

Guardai immediatamente Riccardo, sua sorella se n'era andata.
Così lasciai un attimo La postazione per andare al tavolo da lui che parlava con i suoi amici. Lui era girato di spalle così andai da dietro e gli sussurrai all'orecchio se voleva venire da me
-scusate ragazzi -
Si alzò dal tavolo e mi seguí. Lo portai fuori. Prima avevo detto alla mia collega Martina di sostituirmi un attimo.
-dove mi porti?- chiese
-avevo voglia di baciarti- lo appiccicai al muro e iniziammo a baciarci
-Elena, ho voglia di fare l'amore con te , adesso...-
-vieni con me- dissi mentre il bacio si faceva sempre più passionale... -
Entrammo nel retro del locale, lo portai in magazzino, ovviamente non c'era nessuno, accesi una piccola luce. Riccardo mi prese in braccio e mentre continuava a baciarmi mi mise sul cofano anteriore del furgoncino che il capo usava per andare a fare la spesa.
Si abbassò i pantaloni mentre mi faceva un succhiotto.. In quel momento non riuscivo più a pensare a niente, mi alzò il vestito e mi abbassò le calze e le mutandine. Era eccitatissimo e lo notai quando si tolse i boxer. Si avvicinò a me, ero bagnata, lo volevo, lo volevo tantissimo, repentinamente e senza preavviso mi penetró. Le spinte si facevano veloci ed era bellissimo. Ero sotto di lui mentre mi spingeva sul furgone. Ansimavo e urlavo, come non avevo mai fatto.
-dimmi che mi vuoi-
-si... Si ... Ti voglio , ti prego-
-cosa?-
-continua-
Ogni spinta che mi dava mi faceva avvicinare sempre di più all'orgasmo.
Gli urlai di continuare mentre gli mettevo le mani sotto la camicia e gli graffiai la schiena.
-oh Elena...-
Venne dentro di me E anch'io raggiunsi l'apice del piacere.

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora