Capitolo 27

261 10 2
                                    

Aprii gli occhi. Mi serví tempo per realizzare l'accaduto della sera precedente.
Realizzai di non essere in camera mia. Il grande finestrone presente nella stanza emanava quel poco di luce che c'era nella solita giornata piovosa di novembre a Milano.
Mi sentii stringere. Vidi le breccia di Riccardo circondarmi la vita.
Appoggió il mento sulla mia spalla.
Ero felice.
-buongiorno- mi sussurrò all'orecchio. Immediatamente sentii un brivido percorrermi la schiena.
Ero positivamente sconvolta dalla capacità che lui aveva di farmi provare queste sensazioni.
-buongiorno a te- dissi e mi girai per lasciargli un dolce bacio sulla bocca.
-come stai?- mi chiese
-sto bene, e tu?-
-sono in paradiso-
Sorrisi.
-che ore sono?- dissi
Lui si staccò da me, accese l'iPhone e controlló
-mezzogiorno e mezzo-
-cavolo..é tardi, le mie amiche mi daranno per dispersa-
-pranziamo insieme, ti va?-
-ehm, certo -
-sono felice- disse e mi diede un bacio
-solo... Prima posso passare a casa? Mi cambio e mi faccio viva con le mie amiche-
-certo, fai pure, ti passo a prendere fra un ora?-
-va bene-
Mi accompagnò alla porta, ero in imbarazzo, non riuscivo a guardarlo negli occhi.
-allora vado-
-aspetta-
Si avvicinò e mi baciò.
-ok ora puoi andare-
Sorrisi.

Una volta arrivata a casa sapevo che avrei dovuto sottopormi al terzo grado di Laura e Beatrice.
Respira, Elena, respira.
-buongiorno- dissi aprendo la porta di casa
-chi non muore si rivede- disse Beatrice
Sorrisi a malapena
C'erano tutti :Laura,Beatrice, Ignazio e Leonardo.
-scusa Elena ma tu il telefono non lo vedi mai? - disse Laura
-é che mi si era scaricato, comunque bea, non preparare per me , mangio fuori, ora vado a cambiarmi-
Vidi Beatrice seguirmi. Tra tutti era quella che più si interessava al mio rapporto con Andrea, ma non perché voleva intromettersi, solo per senso di amicizia.
-Elena dove hai passato la notte? -
Ok. Elena, calmati, sii credibile ed inventati una scusa al più presto !
-abbiamo finito prima di lavorare così la nostra nuova collega jessica ci ha invitato a casa sua a bere qualcosa, poi tra una cosa è un altra... Sai com'è, pioveva, avevamo bevuto, non ero in grado di guidare allora mi ha fatta rimanere gentilmente a casa sua-
-e con chi vai a pranzo oggi?-
-sempre con lei... Con chi vuoi che esca scusami? Ora se non ti dispiace devo prepararmi- le chiusi la porta in faccia, mi spogliai e mi catapultai nel bagno.
Dopo aver fatto la doccia accesi il cellulare e chiamai subito Riccardo.
-piccola-
Oddio la sua voce era così ........ Wow!
-Hey rick, devo avvisarti di una cosa-
-dimmi-
-vengo io a casa tua, perché se vieni tu diamo nell'occhio, dato che ho detto che esco con una mia collega-
-non c'è problema, ti aspetto qua -
-a dopo-
Aprì l'armadio e scelsi un paio di leggins neri, un maglioncino di Zara nero con degli strass e poi misi i tacchi, sempre neri.
Mi truccai , presi il cappotto e uscii
-ciao ragazzi, buon appetito - dissi
-ciao Elena- dissero tutti
Entrai in macchina, attaccai gli auricolari all'iPhone e chiamai Andrea.

-amore mio, ci sei!! Mi hai fatto preoccupare-
-lo so Andrea, scusami-
Gli raccontai la stessa palla che mi ero inventata con Beatrice.
Mi sentivo sporca... Cosa stavo facendo?
Forse avrei dovuto prima lasciare Andrea, e poi continuare con Riccardo, ma così facendo rovinerei tutto tra di noi, Andrea è un ragazzo troppo sensibile, se confessassi, lo ucciderei. Allora forse dovrei lasciar perdere Riccardo... Ma mi piace così tanto, mi fa stare bene, ogni volta che mi tocca sento brividi percorrermi ovunque.
Oddio sono troppo confusa.
-amore è da tanto che non ci vediamo in webcam, mi manchi-
-ci sentiamo dopo il lavoro stasera, ti va?-
-certo amore, per te tutto-
-ora devo chiudere, ci sentiamo-
-ti amo-
-ti amo anch'io- dissi e chiusi la telefonata.
Dire quelle due parole si era rivelato più difficile di quanto immaginassi, dopo ieri sera.
Arrivai a casa di Riccardo e lui mi aspettava fuori.
Scesi dalla mia macchina e mi avvicinai.
-sei sempre bellissima-
Mi diede un bacio, ma mi sentivo a disagio.
-stai bene ? Mi chiese
Decisi di non dire niente
-certo- sorrisi
-andiamo allora?-
Annuii
-spero che ti piaccia il giapponese-
-molto-
-bene- disse sorridendo.
Il pranzo fu davvero piacevole, cosa mi stava facendo? Lo adoravo, ogni cosa che lui faceva o diceva ai miei occhi sembrava perfetta.
Dopo andammo a fare una passeggiata in centro. Mentre camminavamo mi prese la mano. Glielo lasciai fare.
-vorrei che fosse sempre così-
-così come?- risposi
-come in questo momento... Io che ti prendo per mano, oppure che ti bacio davanti a tutti liberamente, poterti portare a fare shopping e consigliarti quali vestiti prendere, ma anche il solo vederti dormire tra le mie braccia, é bellissimo-
Sorrisi, era davvero molto dolce
-anche a me piacerebbe continuare a farlo-
-ti chiedo di darmi solo una possibilità, e poi potrai prendere le decisioni in base a ciò che ritieni più opportuno fare-
-te la sto già dando una possibilità, altrimenti non sarei qui-
-Elena, io non sono mai stato l'amante di qualcuna.... E la cosa non mi entusiasma per niente... Però per te mi sforzerò di fare un eccezione... Non riesco a staccarmi da te, non riesco a lasciarti andare...-
-mi serve solo un po di tempo...io... Sono molto confusa-
- avrai il tuo tempo per capire e decidere ok?-
Annuii

Ritornammo a casa.
-a che ora devi andare a lavoro?- mi chiese
-alle 6:30-
-sono le cinque, il tempo passa troppo veloce quando stiamo insieme -
-è vero- mi alzai dal divano e mi sedetti sulle sue gambe poi lo baciai
-ti aspetto qua dopo il lavoro...ti va? -
-si ma poi...cosa racconto alle mie amiche?-
-ti prego- disse stingendomi lasciandomi baci qua e la
-vinci sempre, non è giusto -dissi ridendo
-come fai a dirmi di no? -
-infatti ti dico sì -
Lentamente mi fece stendere sul divano e si mise su di me...e così facemmo l'amore ancora.

Il tempo al lavoro non passava mai, Riccardo mi mancava non vedevo l'ora di andare a casa sua quella sera.
Scambiai qualche messaggio con Andrea, mettendo a tacere la mia coscienza sporca.
Era finalmente arrivata l'ora di chiusura. Chiamai Beatrice per avvisarla
-bea -
-Elena é successo qualcosa ?-
-no no é tutto ok, ti volevo solo dire che anche sta sera vado a dormire dalla mia collega
-Elena....-
-che c'e?-
-niente- disse sospirando
-buonanotte bea.-

Pov Beatrice
Ok. Elena ha un amante. Ne sono quasi convinta. Due notti fuori, il pranzo fuori, la testa sempre tra le nuvole... Sono elementi sufficienti. Devo cercare di capirlo. Spero solo di sbagliarmi. Voglio il bene per lei ma lo voglio anche per Andrea. Non si merita questo... Devo scoprire!

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora