Capitolo 23

239 6 4
                                    

                                                                     Pov Andrea  

13 novembre. Oggi è il mio compleanno
Ho chiesto al mister se mi dava due giorni liberi per andare a festeggiare  con Elena , ma la sua risposta É stata un no . Di nuovo.
Non mi lasciano andare, ed è una cosa che mi rende nervoso. Ho bisogno di vedere Elena ,di baciarla , di accarezzarla. Sta andando tutto male con lei. Ci sentiamo pochissimo e quando lo facciamo finiamo sempre per litigare. Sono pieno di dubbi, penso che mi stia nascondendo qualcosa. Devo trovare una soluzione.
-buongiornooooooooo- disse Giacomo entrando in camera mia e buttandosi sul mio letto
-ma tu sei pazzo! - dissi ridendo
-auguri amico- disse Alberto sul ciglio della porta
-stasera si festeggia hai capito???-
-ma...-
- no no no no! Nessun ma! Vieni e basta , abbiamo già prenotato un posto -
-davvero? E dove? -
-sorpresa! - disse Alberto

                                                                 Pov Elena
Dopo quella sera non avevo più visto, né sentito Riccardo. Non è più venuto al pub dopo quel 31 ottobre. Devo dire la verità , mi mancava parecchio, ero stata tentata più volte di mandargli un messaggio o di chiamarlo ma poi ho resistito. Dovevo salvare la mia storia con Andrea.

                                                                Pov. Andrea
-sei pronto ???-'grido Giacomo dal salotto-
- guarda che io  sono pronto da 2 ore! È mezzanotte e noi ancora non siamo usciti, lo sai che domani abbiamo gli allenamenti ?-
- ohhh Andrea! Rilassati! Non te ne pentirai !-

Ci mettemmo in macchina, dopo circa un quarto d'ora di viaggio Alberto parcheggió la macchina e scendemmo.
-dove andiamo ?-
-aspetta e vedrai- disse Giacomo -intanto metti questa-
-cosa? Una benda?-
- certo,'deve essere una sorpresa-
Camminammo un po' e alla fine entrammo in un locale, la musica era altissima.
-beh, tutto questo per portarmi in un semplice locale con la musica a palla?!-
-e zitto un po'!!-

Durante il tragitto avevo pensato che mi avessero fatto una sorpresa, ovvero che avessero contattato Elena e lei fosse qua , ci speravo davvero.

Invece , quando Alberto mi tolse la benda rimasi shoccato.
Eravamo in un night club!! C'erano ragazze mezze nude praticamente ovunque!
-voi siete pazzi ragazzi ,'io non posso stare qua-
- è lui il festeggiato??- disse una ragazza brasiliana
-è lui, il ragazzo è un po' teso, fallo divertire- disse Giacomo e si alzò dal divanetto
-no, no Giacomo. Alberto, tornate qui !!-

-dai amore , lasciali andare , non vuoi stare qui con me? - disse
-no,'cioè si, ma ....-
-shhh lasciati andare-
Inizió a baciarmi il collo e mettere le mani ovunque mentre si strusciava su di me E ballava.
Mi stavo eccitando parecchio
-amore dai balla con me -
Ci baciammo varie volte , mi sentivo un verme ma in quella circostanza io non riuscivo proprio a fermarmi. Fortunatamente quelle ragazze non erano pagate per andare oltre con in clienti, perché sinceramente non so quanto avrei potuto resistere.
Tornammo a casa verso le 4
- ragazzi voi siete malati lo sapete ??-
- non dire che non ti è piaciuto!-
-beh sì che mi è piaciuto ma quella brasiliana mi ha fatto eccitare e voi lo sapete che non posso "sfogarmi" con nessuno eccetto Elena-
-mamma miaa dopo questa serata hot ancora pensi ad Elena ??-
-mi sento uno schifoso ... Addirittura in un night club-
- puoi sempre dare la colpa a noi quando glielo dirai.-
-beh comunque grazie ragazzi , siete pazzi ma vi voglio bene-

I giorni continuavano a scorrere e io non ce la facevo davvero più! Avevo bisogno di un contatto fisico con Elena perché sennò rischiavo di impazzire , inoltre mi sentivo in colpa per quello che era successo la settimana scorsa al night e volevo , anzi dovevo chiarire tutti i problemi che avevo con Elena.
-posso ??- disse Giacomo entrando nella mia stanza
-certo , proprio te cercavo-
- ma... Che stai facendo ?-
-sto preparando la valigia , voglio fare una sorpresa ad Elena , non ce la faccio più, voglio vederla.-
-ma cosa ti dice il cervello? Abbiamo gli allenamenti, cosa dici al mister?-
-mi servi tu per questo!-
- no senti ,non rischio così..-
- Giacomo dai, sei un mio amico o no?-
-uff... Cosa vuoi che faccia ?-
-devi dire al mister che sono malato , ho la febbre a 39 e non mi posso muovere dal letto-
- ti odio-
-grazie amico-'dissi abbracciandolo
- quando parti ?-
- fra poco -
-fino a quando ?-
-starò via fino a mercoledì-
- va bene, spero di riuscirti a coprire per questi 3'giorni-
-puoi farcela , avvisa anche Alberto , io ora vado..-
- torna presto-
- ciao jack!!-

Finalmente mi stavo dirigendo da Elena, non vedevo l'ora di vederla e di stringerla forte a me.
Arrivai a Milano verso le 11:30 , avevo le chiavi ed entrai in casa.
-oddio Andrea -
-sshhhh , non gridare... Ciao bea!-
- grazie a Dio sei venuto- disse venendomi ad abbracciare
-perché?? - chiesi io
-Elena ha bisogno di te -

Sorrisi .
-lo so , vado da lei-

Entrai in camera di Elena, piano piano , cercando di non svegliarla.
Anche di inverno dormiva in intimo e senza coperte, sorrisi ancora , era stupenda. Mi tolsi la maglietta e mi misi su di lei, e cominciai a baciarle il collo
-ma che ca.... Oddio Andrea !!-
-ciao amore -
- è un sogno?-
- no, sono reale , mi sono preso qualche giorno-
-oddio mi sei mancato tanto - disse e mi baciò.
-non ce la facevo più a stare lontano da te - dissi contro le sue labbra
- ti voglio Andrea-
-'sono qua- dissi
Riprendemmo a baciarci ma il momento bellissimo fu interrotto.
- Andreaaaaa - sentii qualcuno bussare alla porta
riconobbi subito le voci : erano Ignazio e Leonardo
-apri o no??-
- vai ad aprire- disse Elena
- tu copriti, sennò ti vedono - dissi facendole l'occhiolino
-abbiamo interrotto qualcosa ?? -mi dissero ridendo
- bastardi -
- ragazzi perché non andiamo al ristorante a mangiare oggi per festeggiare la visita di Andrea ?- disse Laura
- si ottima idea - rispondemmo tutti
-buongiorno ragazzi - Elena uscì dalla camera con addosso solo la mia maglietta -grazie per aver rovinato la mia intimità con il mio ragazzo- disse ridendo.
Era così bella.
- non ti preoccupare , è solo rimandato - dissi io baciandola
- dai allora prepariamoci- disse Beatrice

Andammo in un ristorante molto carino che avevano aperto da poco.  Mi mancava tutto questo, il freddo di Milano , il posto, lo smog , tutto era così bello, mi sentivo proprio a casa. Quello era il mio mondo , forse avrei dovuto abbandonare il calcio, non volevo più andare via.
Il pomeriggio lo passammo tutti insieme sul divano vicino al camino, con una cioccolata calda tra le mani. Verso sera andai ad accompagnare Elena a lavoro e poi mi diressi verso casa dei miei genitori per salutarli.
Era mezzanotte quando Elena mi avvisò che aveva finito il turno e potevo passare a prenderla.
-ciao amore- dissi mentre si mise  in macchina
- hey-  rispose e mi diede un bacio.

Finalmente eravamo in camera,  non vedevo l'ora di stringerla, mi era mancata davvero tanto.
Cominciai a spogliarla, avevo una voglia matta della sua pelle nuda sulla mia.
-Amore mio, mi sei mancata tanto!-
- Anche tu!-
Le sfilai il vestito, era senza reggiseno, lei fece lo stesso togliendomi la camicia.
Eravamo intenti a baciarci, e io le abbassai gli slip.
Lei era completamente nuda, la stesi sul suo letto, e mi sfilai subito pantaloni e boxer.
Lei era eccitata, e io ripresi a baciarla ma avevo anche io troppa voglia e mi infilai subito tra le sue gambe,e cominciai a muovermi, Dio, quanto mi era mancato il profumo della sua pelle!
Raggiunsi l'orgasmo urlando il suo nome.
-ELENA.....TI AMO!-

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora