Capitolo 31

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Pov Riccardo
-ogni volta è sempre più bello- sussurra Elena al mio orecchio mentre era intenta a rivestirsi. Mi diede un veloce bacio a stampo e scappó di nuovo a lavoro. Io rimasi un altro po' di tempo in cantina a pensare a lei, a quanto era bella e a come era stato possibile che mi fossi innamorato di lei.

Dopo circa un quarto d'ora risalii al pub, mentre Elena stava lavorando.
-Elena io vado a casa... Sono un po stanco e poi sono le 4:30-
-va bene , ci sentiamo in questi giorni.-

Pov Elena
Tornai a casa verso 6 di mattina. É stata una nottata impegnativa e stancante e non solo per quanto riguardava il lavoro. Era stato difficile cercare di gestire la serata tra Andrea e Riccardo. Apri la porta di casa che dormiva nel silenzio più totale, così decidi di togliermi i tacchi per non fare rumore. Piano piano entrai in camera da letto e vidi Andrea, in mutande che dormiva beatamente con una mano penzolante fuori dal letto e i vestiti sparsi per la camera. Immaginai che avesse bevuto parecchio quella sera.
Andai in bagno, mi feci una doccia veloce e mi misi a letto insieme a lui con solo le mutandine. Sentivo il corpo caldo di Andrea vicino al mio, e improvvisamente mi venne voglia di fare l'amore con lui nonostante la stanchezza che avvertivo.
Mio Dio, stavo forse diventando una ninfomane?
Decisi di mettere in modalità "off " il mio cervello e mi misi a dormire.

Erano forse le 4 di pomeriggio quando sentii Andrea muoversi sopra di me, di conseguenza mi sveglió.
-mmmh Andrea, fai piano...-
-ho un mal di testa terribile...-
Mi girai verso di lui. Aveva le labbra gonfie e i capelli tutti scombussolati. Era tremendamente sexy! Mi morsi il labbro, cercando di tenere a bada i pensieri che stavano emergendo. É inutile negare che Anche Andrea continuava a farmi un certo effetto...
-mmh ti stai mordendo il labbro... É un segnale o cosa...? -
-ho voglia di te..-
Appena dissi quelle parole Andrea si catapultò sopra di me...iniziò a baciarmi prima le labbra e poi piano scese lungo il collo, dove però incontró i capelli...alzó la testa e mi fece spostare i capelli di lato per baciare il collo liberamente.
-Ehi..-
-che c'è? -
-Elena perché hai un succhiotto?-
In quel momento mi venne in mente la notte appena passata e andai in panico.
Riccardo, la cantina, il furgone, É li che mi ha fatto un succhiotto.
Elena pensa a qualcosa...
-me l'hai fatto tu stanotte.. Non ricordi?-
-Elena non mi dire sciocchezze, stanotte io sono tornato a casa prima di te-
-si poi quando io sono tornata tu ti sei svegliato e abbiamo fatto l'amore-
-è impossibile, non me lo ricordo-
-eri ubriaco Andrea, è ovvio-
-non ci credo-
-amore ma che dici? Ti sto dicendo la verità.. Mi devi credere..-
-in effetti ero molto ubriaco..-
-appunto... Dai, non perdere tempo..-
-hai ragione- disse e riprese a baciarmi

Pov Andrea
Purtroppo le mie ferie si erano concluse. Ancora una volta dovetti salutare Elena, i miei amici e la mia città con la speranza di rivederli al più presto.

Erano passata due settimane quando il mister mi chiamó nel suo ufficio dopo un allenamento.
-Andrea, dobbiamo parlare-
-certo, mi dica- dissi entrando nell'ufficio e salutando con una stretta di mano due uomini che erano seduti vicino a lui.
-do la parola a loro visto che É per loro richiesta che ti abbiamo convocato-
Il signore più anziano prese la parola.
-caro Andrea, devo dire la verità.. Non mi era mai capitato di commettere un errore così grave in ambito lavorativo, come è successo nel tuo caso. So che non mi conosci, sono il vice presidente della squadra di calcio della città di Milano. -
Sgranai gli occhi.
-ammetto di aver fatto uno sbaglio molto grave nel rifiutare la tua proposta per entrare nella nostra squadra.- continuó - e sono qui, oggi, disposto a ritrattare, a pagare il tuo mister e la presidenza della squadra della città di Bologna, per ottenere il tuo trasferimento a Milano.-
-cosaaaaaa?- chiesi io meravigliato e stupito. Mio dio! Non ci potevo credere.
Rivolsi lo sguardo incredulo al mister che prese la parola.
-Andrea, hanno offerto una cospicua somma di denaro per averti nella loro squadra che al nostro club sarà sicuramente di aiuto, non ci resta che decidere in base alla tua volontà. A te la scelta, se rimanere qui o tornare a Milano.-
-se vuoi pensarci su, abbiamo tempo..- disse l'altro uomo più giovane
-assolutamente no! Non ho bisogno di pensarci, sognavo questo momento ! Ho sempre sognato di giocare nella squadra della città in cui sono nato, ed è per questo che accetto la vostra proposta!- dissi pieno di entusiasmo.

Tornai a casa dai miei due compagni di squadra nonché coinquilini e diedi loro la bella notizia. Furono felici per me ma dall'altro lato erano anche tristi perché ci saremmo dovuti separare. Anche io lo ero, ma gli promisi che ci saremmo visti spesso.
L'indomani mi dissero che avrei potuto già iniziare il mio trasferimento, Così misi in macchina i bagagli e tutto quello che avevo e mi preparai per iniziare un altro capitolo della mia vita.

Pov Elena
Ero accoccolata sul divano insieme a Riccardo quando sentimmo squillare il telefono.
Era Andrea.
-rispondi- disse Riccardo
-andre-
-amore, dove sei..-
-sono in giro con la mia collega per un caffè, perché ?- mentii
-sono a casa-
-cosa??-
-torna a casa e ti spiego- disse pieno di entusiasmo.
-ok arrivo-
Chiusi la telefonata .
-cos'è successo? - Mi chiese Riccardo mentre giocava con una mia ciocca di capelli.
-devo andare- mi alzai dal divano -Andrea è tornato a casa e ne ignoro il motivo-
-ok vai, fammi sapere poi-
-si- gli depositai un bacio sulla guancia e mi misi in macchina.

Arrivai a casa dopo 10 minuti.
-amore-
-Hey, che ... Che cosa...ci fai ?-
-mi hanno trasferito a Milano!- disse venendomi ad abbracciare
Ero sconvolta
E adesso?
-Elena, di qualcosa, sembra che tu non sia contenta-
-no no ... Cosa dici? So..sono felicissima é che non me lo aspettavo-
-un 'accoglienza peggiore non potevi darmela... Scusa se ti ho disturbata!- disse andando in camera e sbattendo la porta.
-Andrea dai..- dissi bussando -non fare il bambino-
-quando me ne sono andato,'a settembre, piangevi disperata perché ti mancavo, a distanza di 4 mesi già ti sei abituata alla mia assenza ?? Eh Elena ??
- ti calmi per favore ? Non ho voglia di sentire le tue lamentele, ti lamenti sempre, qualsiasi cosa faccia non ti va mai bene! Io non ce la faccio più! - dissi e improvvisamente sentii le lacrime scendere lungo il viso.

Pov Andrea
Vedere Elena che piangeva mi ha fatto sentire in colpa, non volevo che stesse male a causa mia. Avevo esagerato, era normale che si sentisse spaesata dopo il mio ritorno improvviso.
-ok Elena... Scusa, hai ragione-
-fai sempre così Andrea, alzi sempre la voce contro di me..-
-lo so...ti chiedo scusa. Mi perdoni?
Annuii
L'abbracciai .
Come nuovo inizio non è stato un granché. Ma nonostante questo ero fiducioso che sarebbe andato tutto meglio da qui in avanti.

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora