Capitolo 21

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Pov Elena
31 ottobre!
Ero così emozionata per quella serata ! Al pub c'era una festa allestita di proposito per halloween , nella mattinata io e i miei colleghi siamo andati a preparare tutto per la serata. La festa sarebbe cominciata alle 7 e durata fino all'2 del mattino.
Avevo voglia di vedere Riccardo e mi domandavo se fosse venuto alla festa.
Perché non invitarlo?
Così decisi di mandargli un messaggio.

DA ELENA:
~ciao Riccardo,'sono Elena, volevo invitarti stasera al pub per la festa di halloween, ti va di venire ?

La risposta di Riccardo arrivó quasi subito

DA RICCARDO:
~beh certo che verrò dato che ho avuto un invito specifico ;) ci vediamo stasera. Ciao

Woww, aveva accettato e quella sera volevo essere più sexy che mai!
Misi il mio solito rossetto rosso è un vestito nero di pizzo, con i tacchi alti. Speravo davvero di riuscire a starci tutta la serata , ma , per prevenire qualche malore ai miei piedi misi in una borsa anche un altro paio di scarpe , più comode , nel caso non avessi dovuto farcela coi tacchi.

La serata inizió, è il pub era davvero strapieno: musica , drink e gente ovunque.
Arrivarono anche Laura e Beatrice insieme a Ignazio e Leonardo.
-Elena fammi un Negroni- disse Laura
-arriva- gridai per farmi sentire
La musica era davvero alta e le persone stavano ballando ovunque, il pub si era praticamente trasformato in una discoteca: i tavoli erano stati spostati vicino alle pareti per lasciare libero lo spazio a chi voleva ballare.
Alle 23:30 vidi arrivare Riccardo.
- Laura! Bea! Eccolo...- dissi alle mie amiche indicando Riccardo
- caspita.. - disse Laura
- cosa vi dicevo!? È troppo sexy!!- dissi
- ma questo non è un buon motivo per fargli la corte- intervenne Beatrice

-ciao Elena - disse Riccardo avvicinandosi
- hey-
- non credevo ci fosse tutta questa gente,'di solito é un posto abbastanza tranquillo -
- di solito si .. Ma questa sera è diverso - dissi facendogli l'occhiolino
-mi prepari un mojito?-
- certo -
-te ne offro uno anche a te , vieni fuori a berlo insieme a me , ti aspetto - disse andandosene
Preparai i due mojito e andai da lui fuori nonostante Laura e Beatrice me lo avevano sconsigliato. Avevo già bevuto parecchio ma quella sera avevo proprio voglia di bere ancora.
-ecco a te - dissi porgendogli il bicchiere
-grazie - disse
- a te -
- brindiamo...-
- a cosa ?-
- a noi, alla nostra conoscenza... E alla tua macchina che ci ha permesso di fare amicizia-
-grazie macchina - dissi ridendo e bevemmo
-senti domani è domenica, però io ti farei vedere volentieri un'appartamento se vuoi-
-ma certo !! Sono disponibile-
- perfetto, vieni a casa mia alle 10:30 , così poi andiamo con la mia macchina-
-10:30 di mattina ??- domandai
- certo ... Troppo pesto ?-
-ah, no va bene dai -
Sorrise
Dopo aver finito il drink dovetti tornare a lavoro ,
Lui venne dentro, fece un altro giro di mojito mentre io continuai a bere qualche shortino qua e là.
- senti Elena io non ce la faccio più a stare qua, vado a casa , troppa confusione -
- come vuoi-
- ci vediamo domani ... Mi raccomando... Puntuale-
-certamente - dissi , poi mi allungai sul bancone per raggiungere l'altra estremità e gli diedi un bacio sulla guancia
-grazie -
-ciao-

La mattina dopo ero davvero uno zombie.
La sveglia suonò alle 8:00 e mi trovai sul letto mezza nuda con il trucco colato e i capelli tutti scompigliati.
Ieri sera dopo la chiusura del pub io e gli altri siamo andati a bere ancora in un altro locale e credo di essermi ubriacata. Fortunatamente avevo messo la sveglia per le 8:00 quando ero ancora sobria.
Mi alzai dal letto e avverti un forte senso di nausea e un forte giramento di testa.
Forse avrei dovuto chiamare Riccardo e dirgli che non era il caso di uscire oggi.
Ma poi pensai che era domenica e non era tenuto a lavorare eppure lo faceva per me, quindi decisi di prepararmi lo stesso.
Mi feci una doccia, lavai i capelli e mi truccai.
Per quella domenica optai per un paio di jeans chiarissimi con le Hogan e un cardigan grigio. Ero già in forte ritardo quindi decisi di saltare la colazione
Infilai il cappotto e mi misi in macchina.
Non so come, ma riuscii ad arrivare a casa di Riccardo nonostante la stanchezza.
Il cancello era aperto e sfilai con la mia 500 lungo tutto il viale di casa sua.
Eccoci
Appena mi vide, scese le scale e mi fece cenno di scendere
Aveva un cappotto nero aderente , e una sciarpa.
Quel giorno faceva davvero freddo!
Scesi dalla mia macchina e gli andai incontro
- freddo eh?- disse lui
-molto-
-buongiorno comunque -
-giorno-
Mi avvicinai e ci scambiammo un bacio sulla guancia.
-andiamo a vedere questo appartamento allora -
La testa iniziava a girare forte...
Riccardo parlava ma io non capivo cosa diceva...
-aspetta dissi-
-cos'hai?-
- non sto bene, mi gira la......-
Pov Riccardo
- non sto bene, mi gira la......-
Non fini nemmeno la frase che vidi Elena accasciarsi al suolo
Fortunatamente c'ero io li vicino e riuscii a prenderla giusto in tempo prima che cadesse
-Elena , Elena ....mi senti?- gridai dandogli dei piccoli schiaffetti in faccia sperando di farla rinvenire.
Ma Elena non si muoveva, così decisi di portarla dentro, al caldo.
La posai sul divano , era davvero fredda. Le toccai il polso. Tutto ok. Respirava ancora, era solo svenuta.
Le alzai i piedi come mi avevano insegnato tempo fa ad un corso di primo soccorso che feci.
Piano piano Elena apri gli occhi
-ahia- disse toccandosi la testa
-hey , come stai?-
- oddio Riccardo scusami davvero-
- non ti scusare-
- mi gira ancora la testa-
- allora fai una cosa, stai qui e dormi, non andiamo da nessuna parte, te ne andrai quando starai meglio ok?-
-no, non ti voglio disturbare-
- ma scherzi? Non mi disturbi affatto-
Mi alzai e le presi una coperta. Gliela misi addosso. Poi presi un cuscino e glielo misi sotto la testa.
-grazie - disse lei
-figurati- le sorrisi
Era davvero bella. Mi sarei messo allungato accanto a lei per coccolarla e stingerla a me, ma purtroppo non potevo, perché lei era fidanzata e io non mi voglio mettere in mezzo alle storie degli altri. Nonostante questo non riuscivo a starle alla larga, ma andava bene così , anche averla come amica, perché da quando c'era lei, la mia vita era più movimentata.
Si addormentò subito e sedendomi vicino a lei la contemplai mentre dormiva.

L'amore muore giovane,  per questo non ha etàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora