Quando stacca le sue labbra dalle mie, inizia subito a mancarmi qualcosa. Qualcosa, che vuoi che non se ne vada e resti li, appiccicato alle tue labbra. Poi, finalmente i battiti del cuore si Ristabilizzano e inizio un po a respirare. Poi però, Daniel dice qualcosa di inaspettato
«Scusami Victoria, non volevo, perdonami ho sbagliato. Non dovevo farlo»
Ero imbarazzatissima, non sapevo che dire.
«Tranquillo Daniel, è solo un bacio»
Che cosa stupida che ho appena detto
«Certo, solo un bacio. Io vado a rubare un po di soldi per domani, a dopo»
«No, Daniel perfavore. Non lasciarmi qui sola. Domani mattina andiamo insieme, per adesso dormiamo un po»
L'affero dal polso, non voglio rimanere sola qui
«Vabene, ti spaventi così tanto a stare sola la notte? »
Mi dice sorridendo
«Si, sono piccola io»
Gli dico con la vocina da bimba
«Allora buonanotte, piccolina»
«Buonanotte»
E quando siamo entrambi sotto le coperte, avvolgo il mio braccio nella sua pancia. Stare qui, fra le sue braccia, mi fa sentire al sicuro. Mi fa stare bene, perché so che fra le sue braccia sono al sicuro.
Mi sveglio con la luce che penetra dalla piccola finestra che c'è in questa stanza. Sono in un pezzettino di letto, Daniel lo occupa tutto. E non riesco proprio a muovermi, ho le sue braccia che mi tengono stretta. Ma poi, Quando i miei occhi incontrano la sua bellezza. Ma quanto Può essere perfetto? Il sole che sbatte nei suoi ricciolini che sembrano d'orati. Il suo viso, è una cosa troppo bella.
«Perchè mi fissi?»
Ma come ha fatto? Ha ancora gli occhi chiusi.
«Stavo cercando un modo per liberarmi senza svegliarti, e andare a fare pipi»
Bugia, mica posso dirgli che stavo ammirando la sua perfezione. Subito dopo mi lascia andare in bagno, dopo essermi fatta una doccia vado a buttarmi sopra a Daniel per svegliarlo.
«Alzati dormiglione, dobbiamo andare a fare la mia prima rapina»
Ero felicissima, e emozionatissima
«Ho sonno Dai, lasciami dormire un altro po»
«No, devi alzarti adesso»
E stavolta sono io che inizio a fargli il solletico. Lui inizia a ridere, ma quando si stanca mi prende dai polsi mi mette sopra il letto e si posiziona sopra di me. Mi tiene i polsi bloccati, poi lentamente si avvicina, e arriva un'altra volta il Bacio. Nel frattempo io mi sono già liberata, e poggio le mie mani nei suoi ricciolini d'orati, sono così morbidi. Le nostre lingue iniziano a danzare, e Questo è sicuramente il miglior bacio del mondo.
«Victoria come fai ad essere cosi?»
Si sposta di lato nel letto, e mi guarda con quei occhioni blu
«Cosi come?»
«Prima scappi con un perfetto sconosciuto perchè la tua vita è troppo noiosa, poi ci dormi assieme, nello stesso letto. Poi lo baci anche, sei disposta a rubare e andare a finire in un giornale, e essere ricercata a vita? A soli 18 anni, nessuna ragazza lo farebbe. »
«Per me è strano Daniel, con te è come se ci conoscessimo da una vita. Lo vedo a pelle se qualcuno è pericoloso o no, e tu di certo non lo sei. Sono disposta a rendere la mia vita più movimentata, ad andare a finire nei giornali ed essere ricercata. Si, perché voglio aiutare quelle persone. Non voglio una vita normale, forse quando mi troverò dietro le sbarre me ne pentiro. Ma avrò aiutato tantissime persone, E quindi sarei orgogliosa di me stessa »
«Cosa ti aspetti allora da me? »
Perchè questa domanda?
«Niente che dovreì aspettarmi? »
«Sappi che non ci sarà nessuna storia d'amore tra di noi, quindi prendere o lasciare»
Ma per chi cavolo mi ha preso?
«Tu sei cretino, tranquillo non voglio niente di tutto questo. Ci vediamo Giù! Coglione»
Brutto stronzo, perché ha detto quelle cose? Certo, avrà un'altra ragazza. Perchè mi ha baciata allora? Andava tutto perfetto, non c'era proprio bisogno di quelle parole. Se ha una ragazza, e se è innamorato, non doveva propio baciarmi. Brutto stronzo. Che cosa ho fatto? Perchè non me ne sono stata a casa bella tranquilla, sono una cretina. Adesso gli faccio vedere io a lui. Poco lontano da me, c'è un'anziana signora che ha poggiato la borsa sul pavimento. In questo momento non c'è nessuno. Il piano è questo corro, prendo la borsa e inizio a correre. Nessuno dovrebbe seguirmi.
OK, inizio a prendere la rincorsa, affero la borsa, esco dall'hotel e inizio a correre. Nel frattempo la Signora ha iniziato ad urlare all'adro, e la Signora grossa che ieri sera ci ha portato nella stanza ha il telefono in mano che sicuramente sta chiamando la pulizia. Vado nel residence dove abbiamo abbandonato la macchina ieri sera, spero Daniel capisce che sono qui. Apro la borsa della signora, e all'interno c'è bancomat, e qualche moneta e poi solo cartacce, dentiera. Non ci sono soldi, solo monetine. Sicuramente tiene tutto nel bancomat, che cretina che sono. Rubare una borsa a una povera vecchia. Magari adesso si sente anche male. Che vergogna. Non riesco neanche a trovare una borsa con d'entro i soldi. E poi ci sono le parole di Daniel. Mi metto dietro la macchina, mi siedo a terra e inizio a piangere. Inizio a pensare che hanno ragione tutti, io sono una pazza. Nessuno avrebbe mai fatto quello che sto facendo io, andare con un ladro, dormirci insieme e dopo anche baciarlo. Anche se è stato lui e non io. Non riesco a fermare le lacrime, se avessi un telefono chiamerei a papi e mi verebbe a prendere subito. Chi l'avrebbe mai detto che mi sarebbe mancata la mia mamma, La mia pazza e dolce mamma. Mi mancano i miei genitori, adesso mi manca anche la mia Quotidianità. Quella che ho sempre odiato.
«Victoria sei qui? Victoria dove sei?»
Sento Daniel urlare, mi asciugo le lacrime. Non voglio che veda che ho pianto per lui.
«Sono qui»
Mi alzo da terra, e lui mi guarda con quei occhi appena si accorge che ho gli occhi rossi dalle lacrime.
«Victoria ma che hai fatto»
Ed eccole che le lacrime riscendono, che ho fatto? Anche io lo voglio sapere. Ma come mi è venuto in mente?
«Volevo soltanto farti vedere che potevo rubare, ma nella borsa ci sono solo due monete. »
Le lacrime non vogliono propio smettere di uscire, che bambina che sono.
«Ma dovevamo farlo assieme, perché te ne sei andata? »
«Perchè me ne sono andata? Ho visto che ti dava fastidio la mia compagnia quindi ti starò più lontano possibile e non ti creero problemi. Anzi se vuoi puoi anche portarmi a casa»
«Ma io non voglio che tu te ne vada Victoria, Scusami per le parole di prima non dovevo. Vieni qui, non devi piagere. Devi imparare ancora tantissime cose, non puoi fare tutto da sola piccolina»
Dopo quelle parole, era già vicino a me che mi stringeva sul suo petto. Piccolina, che bello pronunciato da lui. Qui fra le sue braccia, quanto ci sto bene cavolo. Se ci sta bene anche lui, perché quelle parole oggi?
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~Quel ladro dagli occhi blu
RandomVictoria è una ragazza con un carattere forte, disubbidisce sempre ai suoi genitori, e fa sempre di testa sua. Ha appena compiuto 18 anni, e si sente già donna. È una bellissima ragazza prepotente. Un giorno incontra un ragazzo in un modo abbasta...