Capitolo Undici - Dad.
Apro gli occhi a causa della fastidiosa vibrazione del cellulare e mi guardo intorno alla sua ricerca, ma il mio sguardo finisce sul posto vuoto al mio fianco e mio cuore fa un balzo nel petto.
Dov'è Harry?
Se n'è andato mentre dormivo?
Mi rattristo, afferro il cellulare da sopra il comodino, senza vedere di chi si tratta digito il pulsante verde e lo avvicino all'orecchio. «Pronto?» chiedo con voce assonnata e stropicciandomi un occhio con la mano chiusa in un pugno.
«Delia» la dolce voce di Noel arriva al mio orecchio e sussulto.
«N-Noel, ehi» dico nervosa giocando con le coperte e mordendomi il labbro inferiore.
«Stai bene? Questa mattina ti ho mandato un messaggio, ma non hai risposto» borbotta quasi offeso ed io mi sento in colpa. Ho pensato solo ad Harry e mi sono completamente dimenticato di lui.
«Mi... Mi dispiace, sono stata poco bene e mi sono dimenticata di controllare il cellulare. Scusami ancora» sussurro alzando lo sguardo incontrando quello del ragazzo riccio che, qualche ora prima, si è addormentato al mio fianco.
Gli rivolgo un sorriso forzato, picchietto la mano accanto a me e, solo ora, noto che con le mani sorregge un vassoio con una tazza e dei biscotti con le gocce di cioccolato, abbastanza per due persone.
Ripensandoci mi ritornano in mente le sue parole nei confronti di suo padre e mi mordo il labbro inferiore. Se glielo chiedessi ora Noel scoprirebbe che sono in compagnia di un ragazzo e non voglio sembrare impertinente.
«Piccola, mi stai ascoltando?» la voce di Noel mi fa distogliere lo sguardo da Harry, ora seduto sul letto.
«C-Cosa? No, mi dispiace» rispondo passandomi una mano tra i capelli.
«Stai bene?» chiede ed io scuoto la testa, anche se so che non può vedermi.
«No, ho-ho ancora il mal di testa»
«Oh, allora ti lascio riposare» dice rattristito ed io mi sento sempre più in colpa.
Non gli ho mai mentito.
«Ti chiamo stasera» dico.
«Okay. Ti amo» sussurra dolcemente prima di riattaccare.
Ti amo.
Riporto il cellulare sul comodino e punto lo sguardo su Harry, sorridendo.
«Era il tuo ragazzo? Noel, se non sbaglio» ricambia il sorriso prendendosi poi il labbro inferiore tra i denti.
«Si. Come lo sai?» chiedo confusa inarcando un sopracciglio.
«Lisa è una chiacchierona, ormai la conosci» si passa una mano tra i capelli ridacchiando, contagiando anche me.
«Già» annuisco passandomi la lingua sulle labbra e il mio sguardo finisce sul vassoio.
«Tua madre pensava che avessi fame» dice porgendomelo ed io alle sue parole arrossisco.
Mia madre ci ha visti nel letto abbracciati?
Come avrà reagito?
Che cosa avrà pensato di me?
Annuisco, afferro un biscotto e me lo porto alla bocca, mordendolo e gustandolo.
«Prima... Prima mi hai chiesto di mio p-padre» balbetta nervoso giocando con le sue dita. Alzo lo sguardo su di lui e in silenzio aspetto che continui. «Lui ci ha abbandonato dopo la mia nascita. Mia madre aveva appena vent'anni, come lui d'altronde, mentre Gemma due anni. Non... Non è riuscito a sopportare lo stress ed è partito per non so dove, in realtà non m'importa nemmeno» scuote la testa, infilandosi le mani tra i capelli.
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Ricordati di noi. |H.S|
FanfictionMi avvicino a lei sorridendo facendo comparire due fossette ai lati delle mie labbra, mi metto seduto sulla sedia accanto al suo letto, le prendo le mani e me le porto alle labbra lasciandoci un bacio. «Finalmente sei qui, non hai mollato» una lacri...