41 ~ Breath.

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One Direction - You & I.

Dal capitolo precedente:

«Deliami chiama qualcuno alle mie spalle.

Mi volto.

Capitolo Quarantuno - Breath.

Spalanco gli occhi, dischiudo le labbra e mi porto le mani davanti ad esse, lasciando cadere il bicchiere a terra, in modo che si frantumi in mille pezzi.

«Ehi» ridacchia avvicinandosi a me. «Non pensavo di spaventarti»

«Harry!» esclamo saltando, nel vero senso della parola, tra le sue braccia. Porta e braccia intorno al mio corpo e nasconde il viso nell'incavo del mio collo, lasciando dei baci sulla mia pelle. Il profumo della sua acqua di colonia m'inebria, sento che il mio cuore potrebbe esplodere dalla felicità da un momento all'altro. «Che cosa ci fai qui? Cioè, come- quando sei arrivato? Dove alloggi? Credevo fossi-» mi allontano da lui e inizio a parlare velocemente, fino a quando lui non mi blocca.

«Una domanda alla volta, D» ridacchia scompigliandomi i capelli. «Sono arrivato questo pomeriggio. Non potevo lasciarti sola in un momento così importante per te. Ho chiesto due giorni a Mike, ho preso il primo volo per Parigi ed ho prenotati una camera in un bed and breakfast, ma la cosa più difficile è stato trovare questo posto» spiega e, alle sue parole, sento delle sensazioni dentro di me aumentare.

Sono felice, felicissima che lui sia qui.

È una sorpresa bellissima.

Non posso ancora crederci!

Circondo il suo collo con le braccia, mi alzo sulle punte dei piedi e poso le labbra sulle sue.

Mi sono mancate da morire.

Appoggia le mani sulla mia vita, stringendola tra le dita e ricambia il bacio.

Si allontana di poco, giusto per riprendere fiato, appoggia la fronte contro la mia e mi guarda negli occhi. «Non dobbiamo dare spettacolo in terrazza» avvicina le labbra al mio orecchio. «Dopo, nella tua stanza, ci divertiremo» sussurra com voce roca ed io rabbrividisco.

«Godiamoci questa mostra, allora» afferro una sia mano e incrocio le nostre dita, sorridendo.

Poi, però...

Abbasso lo sguardo sul bicchiere rotto e mi mordo il labbro inferiore. «Non possiamo lasciarlo qui. Devo pulire» borbotto ed Harry rotea gli occhi, prima di attirarmi a se.

«Non preoccuparti, D. “Quel tipo" può permettersi tutti i bicchieri del mondo. Guarda dove ha organizzato la mostra» dice indicando il paesaggio mozzafiato davanti a noi. I suoi occhi verdi vengono illuminati dalla luce che trasmettono i lampioni.

Scuoto la testa e inarco un sopracciglio. «Ancora con questa storia? Si chiama Pierre» borbotto.

«Uhm. Pierre, quel tipo. Che differenza fa?» alza le spalle e fa una smorfia, facendomi sorridere.

«Beh, quel tipo mi ha fatto molti complimenti questa sera ed è stato gentile» lo provoco con un sorrisino sulle labbra, mentre inizio a camminare verso l'entrata

Lo sento respirare profondamente al mio fianco. «Dov'è questo maniaco francese? Deve capire che sei impegnata e non può infilarsi nella tue mutandine» dice guardandosi intorno come un cane da tartufi ed io scoppio a ridere, piegandomi in due.

Ricordati di noi. |H.S| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora