*Contenuto per adulti*
Capitolo Trentatré - Perfect.
«Dove stiamo andando?» chiedo ad Harry curiosa, mentre guardo fuori dal finestrino della sua aumento le strade illuminate della città.
«Non preoccuparti, siamo quasi arrivati» ridacchia e appoggia una mano sulla mia gamba. Metto il broncio e incrocio le braccia sotto il seno.
È da questo pomeriggio che è misterioso, non ho idea di che cosa mi sta nascondendo.
L'auto si ferma, torno a guardare davanti a me e vedo lo Space Needle, uno del monumenti più famosi di Seattle. Da quando mi sono trasferita qui non ci sono mai venuta, mentre era la prima cosa che avrei dovuto fare una volta arrivata.
Scendo dall'auto e lo guardo meravigliata, con un sorriso che va da guancia a guancia.
«Che cosa ne pensi?» mi chiede Harry.
«Wow, è bellissimo!» esclamo, prima di gettarmi tra le sue braccia. «Ma, è tardi. Come facciamo ad entrare?» gli chiedo.
«Non preoccuparti» mi fa l'occhiolino. Prende la tracolla dai sedili posteriori e la sistema su una spalla, chiude l'auto, afferra una mia mano e ci dirigiamo verso l'entrata.
Osserva al suo interno per qualche secondo, per poi picchiettare contro il vetro della porta scorrevole. La porta si apre, entriamo ed io inarco un sopracciglio.
Mi guardo intorno incuriosita e seduto dietro al bancone, impegnato a guardare le riprese delle videocamere di sorveglianza, vedo Robin.
Non sapevo che lavorasse qui.
«Ciao ragazzi» sorride, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Ciao Robin. Grazie per questo favore» lo ringrazia.
«Non preoccuparti, figliolo. Devi solo promettermi che non vi caccierete nei guai»
«Stai tranquillo» gli fa l'occhiolino e digita il tasto per chiamare l'ascensore con la mano libera. «Grazie ancora!» esclama, prima che le porte si chiudano ed io lo saluto.
Dopo qualche minuto l'ascensore si ferma, le porte si aprono e mi ritrovo di fronte ad un panorama bellissimo.
«Wow» sussurro meravigliata avvicinandomi alla vetrata.
«Ti piace?» mi chiede Harry affiancandomi.
Annuisco, incapace di parlare.
«Venivo qui qualche volta, per pensare» appoggia la tracolla per terra, alza le braccia in aria e si stiracchia, prima di sedersi sul pavimento.
Abbasso gli occhi su di lui e lo trovo con lo sguardo puntato fisso in un punto. I suoi occhi sono illuminati dalle luci della città, sembrano parlare da soli e, in questo momento, vorrei essere nella sua mente per sapere che cosa sta pensando.
Sorrido, mi accomodo al suo fianco, mi porto le ginocchia al petto e le circondo con le braccia.
«Ho preso degli snack da casa» afferra la tracolla, la apre, ne estrae due pacchetti di pop corn e due piccole bottiglie d'acqua minerale.
Iniziamo a mangiare raccontando qualche nostra avventura passata divertente, ridiamo, scherziamo e, di tanto in tanto, ci lanciamo i pop corn per vedere chi ne afferra più con la bocca.
Sono davvero felice con lui.
Non ho mai provato delle sensazioni così forti con nessuno, nemmeno con Noel. Sono stata fidanzata con lui per ben due anni e non mi sono mai resa conto che, nei suoi confronti, nutrivo solo una grande amicizia.
STAI LEGGENDO
Ricordati di noi. |H.S|
FanficMi avvicino a lei sorridendo facendo comparire due fossette ai lati delle mie labbra, mi metto seduto sulla sedia accanto al suo letto, le prendo le mani e me le porto alle labbra lasciandoci un bacio. «Finalmente sei qui, non hai mollato» una lacri...