20 ~ Nothing Happend.

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*Leggete lo spazio autrice, è importante*

Capitolo Venti - Nothing Happend.

«Terra chiama Delia!» esclama Katy passandomi una mano davanti al viso.

Sbatto ripetutamente le palpebre e punto lo sguardo su di lei, confusa. «Cosa?» chiedo inarcando un sopracciglio.

«Ti eri incantata» ridacchia la rossa.

«Si» mi passo una mano tra i capelli, imitandola. «Stavo pensando al quadro per la mostra»

Siamo in cortile ad aspettare il suono della campanella e chiacchieriamo del più e del meno. Sean e Lisa si sbaciucchiano, Niall, Katy e Zayn si fumano una sigaretta, Maira aiuta Cameron con i compiti di matematica e poi... Ci sono io. Seduta sulla panchina accanto a loro con lo sguardo fisso davanti a me, mentre navigo tra i miei pensieri.

Manca solo Harry.

Non so dove sia. Di solito, a quest'ora, dovrebbe già essere arrivato.

«Io presenterò una scultura» dice Zayn formando dei cerchi con il fumo.

«Davvero?» chiedo curiosa.

«Si, un cane enorme» ridacchia gesticolando con le mani.

Ridacchio.

«Allora, hai prenotato i biglietti?» al suono della sua voce il mio cuore perde un battito e mi volto verso di lui, dischiudendo le labbra. Indossa un maglione bianco a collo alto, un cappotto nero, skinny jeans dello stesso colore e i capelli svolazzano intorno al suo viso.

Abbasso lo sguardo sulla persona al suo fianco e inarco un sopracciglio quando vedo Gale. Che - Mi sono persa qualcosa?

Esce con lei?

Per questo si è pentito del nostro bacio?

Al menzionarlo mi rattristo, ma continuo a guardarli: ha i capelli raccolti in uno chignon ordinato, il suo viso leggermente truccato e indossa la divisa da cheerleader, che le lascia scoperta la pancia e le gambe.

Ma non sente freddo? Siamo in pieno inverno, penso roteando gli occhi.

«Yep. Dovrebbero arrivare questo fine settimana» batte le mani felice.

«Perfetto» annuisce il riccio.

«Ci vediamo alla lezione di fisica» si alza sulle punte e lascia un bacio sulla sua guancia, facendo fischiare i ragazzi al mio fianco. Si allontana da Harry e raggiunge il suo gruppo di amiche, mentre lui si avvicina a noi.

«Devi, per caso, dirci qualcosa, Harold?» gli chiede Lisa con un pizzico di malizia.

«No, è una cosa nostra» borbotta agitando una mano, prima di accomodarsi al mio fianco.

«Ooh» ridacchia Niall gettando la cicca della sigaretta per terra.

Harry rotea gli occhi e si passa una mano tra i capelli, scostandoseli dal viso. «Ho, uhm... Parlato con mio padre ieri sera» dice ed io sposto lo sguardo su di lui. «Partiremo alle sei del mattino il ventidue dicembre dall'aeroporto di Washington con Gemma, lui ci aspetterà all'arrivo e torneremo il ventisette» sorride con gli occhi che brillano.

Sono felice di vederlo così.

«Benissimo» annuisco.

Parla con me come se ieri non fosse successo niente.

Forse... Dovrei farlo anche io.

La campanella suona, raccogliamo le nostre cose e entriamo nell'atrio, dividendoci per andare nelle nostre aule.

Ricordati di noi. |H.S| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora