Capitolo Sedici - Monday.
Cammino lungo il corridoio della scuola affiancata da Lisa e Katy, stringendo al petto i libri della materia precedente. Stanno intrattenendo una conversazione, di cui ho perso il filo perché sono assorta nei miei pensieri.
Ieri, dopo essere tornata a casa, mi sono rifugiata nella mia camera e sono scesa soltanto all'ora di cena. Mia madre voleva sapere dove fossi stata la sera precedente e le ho detto che ero rimasta da una mia amica per una "serata tra ragazze". Lei ci ha creduto.
Durante la cena ero silenziosa e non ho mangiato quasi niente, per questo mio padre mi ha chiesto se andasse tutto bene. L'ho fulminato con lo sguardo ed ho annuito mordendomi la lingua, o avrei rischiato di urlargli contro.
Come può farlo questo?
Dopo tutti questi anni di matrimonio... Tradirla con la prima sciaquetta in minigonna.
Trattengo le lacrime che minacciano di rigafe il mio viso e presto attenzione alla conversazione. «Delia, vieni con noi?» mi chiede Lisa ed io dischiudo le labbra, confusa.
«N-Non prestavo attenzione, scusatemi» sussurro abbassando gli occhi.
«Oggi pomeriggio ci ritroviamo a casa di Niall, vieni?» ripete Katy con un sorriso.
«Oh, si» annuisco. Ho proprio bisogno di distrarmi.
«Sicura che vada tutto bene?» mi chiede Lisa accarezzandomi un braccio.
Sospiro e scuoto la testa. «Dei problemi in famiglia»
«Puoi parlarmi di tutto, lo sai vero?» dice con un dolce sorriso, prima di abbracciarmi. La ringrazio e ricambio, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
«I ragazzi ci stanno aspettando in mensa» a riportarci alla realtà è la voce di Katy, ci allontaniamo e Lisa mi sussurra all'orecchio che ne parleremo dopo.
Entriamo in mensa e raggiungiamo gli altri, che ci stanno aspettando seduti intorno al solito tavolo. Intravedo Harry con lo sguardo basso sul cellulare, mi accomodo al suo fianco e aspetto che si accorga di me.
«Ehi D. Come stai?» riporta il cellulare nella tasca dei pantaloni, circonda le mie spalle con un braccio e mi attira a se, lasciandomi un bacio sulla guancia. Ieri mi ha chiamata tre volte per sapere se andasse tutto bene, è stato molto premuroso da parte sua.
«Potrebbe andare meglio» sospiro e gli scompiglio i capelli, mentre gli altri ci guardano confusi. «Cosa?» chiedo loro trattenendo una risata a causa dei loro buffi sguardi.
«Che cosa succede tra voi due?» chiede Lisa con un sorriso malizioso alzando ripetutamente le sopracciglia.
«Niente. Siamo amici» spiega il riccio con un'alzata di spalle..
Ridacchio ma mi blocco quando sento una voce familiare, troppo familiare. Alzo lo sguardo e vedo Lizzie attraversare la mensa per dirigersi al suo tavolo, accompagnata da altre cheerleaders. I capelli corvini le ricadono sulle spalle, gli occhi sono azzurri, le labbra sono ricoperte da un lucida labbra chiaro e indossa la divisa delle cheerleaders, che mette in risalto le sue gambe chilometriche.
Sospiro, distolgo lo sguardo e sento la mano di Harry stringermi una spalla, come per confortarmi. Vorrei alzarmi dalla sedia, andare da lei e spaccarle la faccia, ma so che non avrei la meglio. Lizzie è alta un metro e ottanta, io sono un metro e sessanta... Potremmo mettermi fuori gioco anche solo con lo sguardo.
Ma, la voglia di parlarle è forte e senza rendermene conto sto camminando a passo deciso verso di lei, sotto lo sguardo confuso dei miei amici.
«Lizzie» richiamo la sua attenzione e si volta verso di me, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
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Ricordati di noi. |H.S|
FanfictionMi avvicino a lei sorridendo facendo comparire due fossette ai lati delle mie labbra, mi metto seduto sulla sedia accanto al suo letto, le prendo le mani e me le porto alle labbra lasciandoci un bacio. «Finalmente sei qui, non hai mollato» una lacri...