Melchior si annidò da noi. Non fermandosi a dormire o roba del genere, no, si rese semplicemente indispensabile. Indoli più perfide della mia avrebbero forse insinuato che faceva il ruffiano, perché a partire da un certo momento la nonna considerò una buona idea tutto ciò che veniva suggerito da Melchior.
"Cosa dice, signora Langestrett, facciamo già il rifornimento di gasolio per il riscaldamento, così in autunno non ci deve più pensare? Ah, a proposito, al Museo civico c'è una mostra meravigliosa, magari potremmo andare tutti insieme...? E cosa ne pensa di un picnic questo fine settimana, signora Langstetter, previsto bel tempo!" Mamma accennava un sorriso e scrollava le spalle.
E improvvisamente accadde che parlassimo di un furto che non avrebbe avuto luogo nella minicasa della nonna, accadde persino che la mamma mettesse in relazione questo furto con una zona residenziale a noi molto familiare.
Un giorno mi prese da parte e mi fece delle domande curiose.
Se potevo immaginarmi di tornare indietro.
Che cosa ne pensai. No, non nella nostra vecchia casa.Questo no. Ma nel nostro quartiere. Che ci piaceva tanto. Questo quartiere un po' campestre, un po' selvatico, vicino al Danubio, dove eravamo stati sempre tanto bene.
E Melchior aveva una casa talmente grande con un giardino talmente grande intorno, e le aveva chiesto se avrebbe potuto immaginare, con me e i due ragazzini...
E ora per prima cosa lo chiedeva a me, perché io ero la maggiore.
La guardai con gli occhi sgranati e mi sforzai di darle una risposta. Ma non ne trovavo una.
Quando si fece buio i bambini vennero in camera mia e allora capii che aveva parlato anche con loro. Si sdraiarono accanto a me sul letto e mi fecero delle domande. Se credevo che Melchior sarebbe diventato il nostro nuovo padre. Che cosa ne pensassi. Se allora avrebbero dovuto chiamarlo papà. Se in tal caso dovessero addirittura obbedirgli, perché questo lo trovavano strano, visto che in realtà un padre ce l'avevano.
E come trovassi la cosa, la cosa con la casa di Melchior. E che era chiaro che non avrebbe funzionato se nella minicasa della nonna fosse venuto a stare Melchior... perché già adesso era minipiccola. Non seppi rispondere a quasi nessuna delle loro domande, il più delle volte mi limitai ad alzare le spalle.
Erano sdraiati uno alla mia destra e l'altro alla mia sinistra e tutti e tre rimanemmo a fissare il soffitto e poi Felix chiese se riuscivo a immaginarmi che gli Spinger se ne andassero prima o poi dalla nostra casa in modo che ci potessimo rientrare, perché in realtà dovevamo rientrarci , chi se non noi?
"Sei scemo" disse Oliver.
"La casa è stata venduta, non ci rientreremo mai più. O sbaglio. Susanne?"
Io deglutii. E pensai a lungo. E disse infine che neanch'io credevo che potessimo tornare alla nostra vecchia csa.
A quel punto Felix si mise a piangere, pianissimo, come a rallentatore, e io non sapevo come consolarlo, e nemmeno Oliver lo sapeva, e alla fine lo prendemmo semplicemente fra noi stringendolo forte.
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Non abito più qui
RandomI genitori della quindicenne Susanne si separano, perchè il papà si è innamorato della segretaria.Così la loro bella casa con il grande olmo, che la protagonista guardava tutti i giorni della sua camera, viene messa in vendita e lei, la mamma e i du...