capitolo 11

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"Ti fa male?"chiese Mattia.
"Abbastanza"dissi stingendo gli occhi a causa del dolore.
Eravamo sul divano e Mattia mi stava tamponando le ferite che Mirko mi aveva procurato.
"È stato prorio uno stronzo a ridorti così"disse tamponando l'ultima ferita.
"Bhe...hai qualche livido,ma resti sempre bellissima"disse accarezzandomi la faccia.
Feci un sorriso e il mio volto arrossì.
"Grazie"dissi.
"Per cosa?".
"Per avermi salvato la vita..e per avermi detto che sono bellissima"dissi.
Fece un sorriso e mi strinse nelle sue braccia.
Le lacrime cominciarono a scendere come fontane.
"Vuoi vedere un film?"disse.
Annuii asciugandomi il viso.
Ci accovacciammo sul divano e poggiai la testa sulla sua spalla mentre mi accarezzava con delicatezza.
"Sei così bella quado sei dolce"disse guardandimi negli occhi.
"Anche tu lo sei quando non fai l'aggressivo"dissi ridendo.
Rise.
"Perchè fai il duro,mentre sei una persona con un cuore enorme?".
"Non lo so....è per proteggermi".
Gli sorrisi e continuai a guardare il film.
"Hai fame?"chiese.
Annuii.
Si alzò dal divano e ritornò con una fetta di torta ricoperta di panna.
"Mhh..."dissi leccandomi il labbro.
Mi porse il piatto e cominciai a mangiare.
Mattia mi gurdava ridendo e a me mi innervosiva molto.
"Cosa c'è?"dissi.
Scosse la testa.
Mi sporcai un dito di panna e glielo strofinai sul naso.
"Come ti permetti"disse rincorrendomi.
Corsi per tutta la casa,ma alla fine riuscì a prendermi e mi scaraventó a terra.
Era sopra di me e aveva smesso di ridere.
Ci gurdavamo profondamente negli occhi.
Erano qualcosa di unico,un mare di verde.
Sentivo il suo respiro caldo sulla mia faccia.
Vedevo le sue labbra morbide a pochi centimetri dalle mie.
Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sorrise.
Si avvicinò al mio viso fin che i nostri nasi si toccassero,e poi in un gesto rapido si attaccò alle mie labbra.
Restammo per qualche secondo così,fichè capii cosa stessimo facendo così mi staccai da lui e mi alzai imbarazzata.
"Emhh...meglio che vada"dissi prendendo la borsa.
"Ok"disse mettendosi una mano dietro la testa.
Tra noi si era creato un forte imbarazzo.
Chiusi la porta e rimasi lì per qualche minuto a toccarmi le labbra.
Quel bacio era stato bello,ma per me non valeva niente.
Non ero innamorata di Mattia,non potevo esserlo...i miei non lo avrebbero mai accettato.
Mi staccai dalla porta e mi incamminai verso casa con la testa nella più totale confusione.

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