capitolo 18

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La notte non dormii molto a causa dei mille pensieri di Mattia che navigavano nel mare della mia testa.
Mi alzai ancora molto assonata e iniziai a prepararmi per andare a scuola.
Mancavano solo qualche giorno alle vacanze,e finalmente sarei ritornata per qualche giorno a Napoli,lontana da tutto e tutti.
Lontana da tutte le persone che mi stavano facendo del male,ma soprattutto lontana da Mattia.
Indossai un paio di jeans con una canotta bianca,indossai le ballerine di pizzo e uscii.
Speravavo con tutta me stessa di non incontrare Mattia,non avevo voglia di vedere i suoi  occhi e il suo sorriso che lo rendeva ancora piú perfetto.
Continuai a camminare a testa bassa gurdando i miei piedi.
Poteva sembrare imbarazzante,ma era l'unico modo per sfuggire a tutti.
All'improvviso sotto i miei occhi vidi delle scarpe a me molto familiari,alzai lo sgurdo e mi ritrovai a pochi centimetri dal viso di Mattia.
"Bea.."disse.
Feci qualche passo indietro per allontanarmi dal suo viso.
"Ciao...scusa ma adesso devo andare a scuola"dissi cominciando a camminare a passo veloce.
"No aspetta"disse prendendomi per il braccio.
"Cosa vuoi?".
"Voglio sapere perché ieri sei scappata".
Abbassai lo sgurdo e tolsi la mano di Mattia dal mio braccio.
"Mhh...ho avuto un imprevisto"mentii.
Mi gurdò profondamente..
"Non é vero. Dimmi la verità"disse.
"Scusa...non posso"dissi allontanandomi.
Avrei tanto voluto dirglielo,ma sicuramente mi avrebbe riso in faccia,in fondo Ludovica era una bellissima ragazza,invece io ero solo il brutto anatroccolo della situazione.
Arrivai a scuola e feci giusto in tempo ad entrare prima del suono della campanella.
Mi sedetti al mio posto e iniziai a leggere un libro mentre tutti gli altri ridevano e urlavano tra di loro.
Molte volte mi chiedevo se avessero 19 anni o 5 anni.
"Bea.."sentii dire.
Alzai lo sgurdo dal libro e mi ritrovai  Vanessa che mi gurdava.
"Cosa vuoi?"dissi.
Si sedette vivino a me e iniziò a parlarmi.
"Ti devo chiedere scusa,forse hai ragione Mattia é diverso da come lo vediamo noi,forse é un ragazzo dolce e anche carino"disse sorridendo.
Sorrisi e scossi la testa.
"Scuse accettate...amiche?"dissi.
"Amiche".
L'abbracciai forte.
Mi era mancato il suo calore e la sua voce.
Mi era mancato tutto di lei,era una persona d'avvero speciale anche se a volte rompi scatole.
"Allora cosa farai per le vacanze?"chiese.
"Andrò qualche giorno a Napoli".
Sgranò gli occhi.
"E io come farò senza di te?"disse piagnucolando.
"Sopravviverai per qualche giorno".
Scosse la testa.
"E tu?"chiese.
"Mhh...solo casa,letto,divano e mare"disse sorridendo.
"Pigrona"dissi spingendola.
Era bello poter di nuovo ridere e scherzare con lei,e sapevo che dopo questa litigata saremo state ancora piú unite di prima.

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