capitolo 13

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Ero stesa sul letto a pensare ai giorni passati.
Erano stati i giorni più belli della mia vita.
Non ero andata a scuola,avevo fumato e avevo dato un bacio al ragazzo che pensavo di odiare.
All'improvviso il telefono vibrò.
Mi allungai fino al commò e lo presi leggendo il messaggio di Mattia.
Vuoi uscire? Ti porto in un posto.
Gli risposi.
Ok 10 minuti e scendo.
Mi alzai dal letto,misi le scarpe e scesi giù.
Quando uscii di casa Mattia era già lì ad aspettarmi.
Lo salutai con un sorriso e lui ricambiò.
"Dove mi porti oggi?"chiesi.
"Vedrai,è un posto molto importante per me"disse.
Feci spalluce e salii sulla moto dietro di lui.
"Tieniti forte"disse.
"Si ma tu vai piano".
Rise.
Le nostre voci furono coperte dal rumore della moto che partì.
Mi strinsi alle sue spalle poggiandoci la testa.
Sentivo il suo forte profumo entrare nel mio naso.
"Eccoci"disse.
Mi staccai da lui e scesi dalla moto.
Alla vista del posto rimasi in pò perplessa.
"Un parco?dissi
Annuí.
"É un posto molto importante per me"disse.
Mi prese per mano e mi portò su una panchina.
"Perché é cosí importante?"dissi.
"Ci venivo sempre da piccolo con i miei genitori"disse.
Il suo volto si riattristò all'improvviso.
"Ti mancano cosí tanto?"chiesi.
Annuí.
Gli accarezzai la schiena con delicatezza.
"Andrà tutto bene"dissi.
Restammo per un pò in silenzio ad ammirare i bambini chiassosi che correvano da tutte le parti.
Molti ricordi invasero la mia mente...
I ricordi di quando ero bambina e il mondo sembrava essere solo un gioco,una vita senza problemi,ma solo felicità e divertimento.
"Ti va di andare sull'altalena?"chiese.
Rimasi scioccata.
"Ma abbiamo 19 anni..."dissi.
"Ahhh...io 26...e poi che ti importa"disse.
Pensai un pò su e in fondo non avevo niente da perdere.
Mi alzai e presi la mano di Mattia che mi trascinò fino all'altalena.
"Salta sú"disse.
Mi sederti sull'altalena e lui da dietro cominciò a spingere.
Per un momento mi sembrò essere ritornata bambina quando urlavo e ridevo come una natta sulle giostre,e piangevo se i miei non volevano portarmi.
"Mattia posso scendere"dissi.
Fermò l'altalena e mi fece scendere.
"É stato bello...non ricordavo che andare su una giostra fosse cosí divertende"dissi.
"Visto te l'avevo detto che era bello ritornare per una volta bambina".
Annuii sorridendo.
"I tuoi hanno chiamato per la scuola?"chiese.
Scossi la testa.
"No,ma lo faranno presto,e non voglio immaginare cosa succederà"dissi.
"Non fregartene,te sei piú felice cosí,e se non lo capiscono vuol dire che non ti amano"disse.
"Lo so,ma loro non vogliono che faccia queste cose,non vogliono perdere la loro reputazione di genitori perfetti...".
"Se ti amano faranno di tutto,anche perdere la loro reputazione"disse.
Mi fermai lo guardai negli occhi e lo abbracciai.
"E questo?"chiese.
"Non lo so é venuto"dissi.
Sorrise e con una mano sulla spalla continuammo a camminare per il parco.



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