Capitolo 1

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- Prof non lo so-


- Non ti ho chiesto nulla di strano, ti ho solo domandato l' anno in cui Luigi XIV prese il potere-


- Forse il 1715?-


- Ma Lamberti come fa a prendere il potere nell' anno in cui muore?-


- Allora 1774-


- Lamberti quattro risolviamola così, ritorni poi mercoledì prossimo-


- Ma cosa dico ai miei genitori?-


- Dì loro di non preoccuparsi, lo recupererai con calma-


- Ma mio padre si arrabbierà e mi toglierà il cellulare-


- Meglio, così non perderai tempo e ti concentrerai sullo studio-


- Ma lei non capisce, come farò con la mia fidanzata ?-


- Mi spiace non so cosa farci-


- Mi dia un sei-


- No-


- La prego-


- Assolutamente no-


- Per favore-


- No !-


- La supplico-


- Smettila o da quattro diventa tre-


Lamberti Marco, un soggetto assai di disturbo nella classe 3°L del Liceo Scientifico Vittorio Emanuele II, figlio dell' industriale Lamberti Mauro e dell' imprenditrice Marchetti Laura, pensava di poter corrompere i professori con i soldi. Il professor Filippo Alighieri, laureato in filosofia all' università di Bologna e in storia a quella di Torino, insegnante nell' Istituto dal 2010. Prima aveva insegnato nel paesino in cui era nato, ma non ne parlava mai, non voleva far sapere nulla del suo passato. Lui era uno storico che odiava il suo passato, un uomo paradossale insomma. Quel mercoledì di dicembre la neve era scesa tutta la notte e aveva coperto le strade del paesino. La signora Ruggeri stava aprendo la piccola Osteria All' Angolo, quando il postino, il signor Caldei, le consegnò una lettera. Era una lettera che proveniva dalla Svezia, per la precisione da Ronneby; l' unica persona che conosceva e che abitava in Svezia era la sorella Carolina, andata a vivere all' estero quarant' anni prima per seguire lì uomo che amava. Carolina era sempre stata una ragazza piuttosto impulsiva. Sua sorella si ricordava benissimo che quando la nonna le dava mille lire lei le andava subito a spendere. La signora Ruggeri entrò nell' Osteria, accese le luci e iniziò a pulire per terra. Verso le dieci e mezza arrivò all' Osteria il signor Ruggeri. Uomo alto, magro, con i capelli bianchi, occhiali sempre sulla punta del naso e sempre ben vestito, persino quando stava in casa. Non rinunciava mai al suo te davanti al caminetto e non disprezzava mai un buon libro. Lui e sua moglie avevano avuto quattro figli : Carlo, Timoteo, Giovanna e Caterina. Tutti e quattro erano andati all' estero, ma i coniugi sapevano che sarebbero tornati a casa per festeggiare il Natale tutti insieme. Carlo, il fratello maggiore, era nato nel luglio del 1967 e si era laureato in Ingegneria a Milano. Durante li studi aveva conosciuto Eleonora, ragazza dai capelli rossi e dalle guance altrettanto rosse con occhi azzurri come il mare dei Caraibi. Si erano sposati l' anno dopo essersi laureati e andarono a cercare lavoro in Austria. Timoteo era del 1970 come la sorella Giovanna. Erano molto legati, ma presero strade del tutto diverse, il primo se ne andò in Giappone, la seconda,invece, si trasferì in Grecia dove conobbe Claudio, un' autista del luogo, che divenne il suo primo marito. Infatti Claudio era morto in un tragico incidente pochi anni dopo il matrimonio. Giovanna si era sposata subito dopo con il fratello di Claudio, Giacomo, che le era stato accanto nel momento del bisogno. Da lui aveva avuto tre figli: Giovanna, Giovanni e Claudio. Caterina, l' ultimogenita, nata nel 1975, era laureata in Scienze della Comunicazione ed era andata in Brasile per aiutare i bambini delle favelas di Curitiba.

Una famiglia per beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora