Una famiglia per bene

Capitolo 20

-Charlotte sveglia-
-Chi è ?-
-Sono il professore, dobbiamo fare in fretta prima che si accorga di qualcosa-
-Chi ?-
-La cicciona contro il muro no?-
-Professore come mai è così volgare e come mai allunga le mani, tu non sei il professore, no lasciami, lasciami-
-Charlotte svegliati è solo un incubo-
-Oh Sabrina per fortuna sei tu, non è un altro sogno vero ?-
-No purtroppo-
Le due ragazze si abbracciarono impaurite. All' improvviso da un megafono uscì una voce che diceva.
-Buon giorno prigioniera numero 0009, spero tu abbia dormito bene perché oggi vedrai morire tutte le persone che ti sono intorno, persino il tuo amato professore- la voce roca chiuse violentemente l'audio con una risata tetra.
-Chissà se il professore ha ritrovato Leone, lui lo potrebbe aiutare-
-Chi è Leone ?- chiese curiosa Sabrina
-È il cane del professore-
-Come potrebbe mai aiutarlo?-
-Ho nascosto una cosa importante nel suo collare, una "briciola di pane"-
Charlotte e Sabrina smisero di parlare proprio mentre la porta si apriva con un tetro cigolio, un' ombra scura entrò nella stanza e prese per un polso Sabrina, che iniziò ad urlare.
-Zitta o la tua fine sarà più dolorosa-
-Lasciala, oppure...-
-Oppure ?-
-Oppure quando il professore ti troverà non ti lascerà nemmeno il tempo di chiedere scusa-
-Non ci troverà mai, quando ti troverà sarai morta-
L'ombra uscì dalla stanza portando con sé la ragazza che continuava ad urlare e a dimenarsi. Le mise un sacco in testa e la narcotizzò. Sabrina si risvegliò davanti alla scuola, circondata da poliziotti.
-Dove sono?-
-Sei davanti alla scuola, nuda e insanguinata, cosa è successo?-
-Non mi ricordo, ma devo parlare con il professor Filippo Alighieri, subito-
-Il professore è irraggiungibile, il suo cellulare è spento-
-Ho un messaggio per il professore-
-Appena lo troveremo, ti ci faremo parlare, sino ad allora tu rimarrai in una cella in commissariato-
-Ma non ho fatto niente-
-Non si direbbe dal sangue che hai addosso, portatela dentro-