Il professore e Charlotte si incontrarono davanti all' Osteria all' Angolo. Lì si sedettero ad un tavolo e, dopo aver mangiato, iniziarono a parlare del caso.
-Abbiamo due scomparsi, una ragazza e un ragazzo, del tutto differenti, provenienti da due famiglie diversissime-
-Prof non si dimentichi che una delle due famiglie ha ricevuto una mail-
-Esatto, ma probabilmente anche gli altri la riceveranno presto-
-Forse, non è detto-
-Tutto sta nei loro effetti personali e nelle loro vite private, forse è qualcosa di strano-
-Conoscenze su Internet? -
-Forse, ma non è assolutamente detto-
All'improvviso vennero interrotti dalla suoneria di un cellulare, era il signor Lamberti che chiamava il professore.
-Pronto? -
-Salve professor Alighieri, sa la mail di cui ci aveva parlato, n'è arrivata una che ho copiato e le ho inviato-
-Qual era la scelta da compiere? -
-Se rivolgiamo vedere nostro figlio dobbiamo dargli in cambio Berenice Attili, che è la fidanzata di nostro figlio. Noi abbiamo deciso di dire di sì alla mail-
-Cosa? -
-Sì, noi diremo di sì-
-Non fatelo, cosa gli impedirà di ridarvi vostro figlio morto- ma proprio mentre diceva questo, il signor Lamberti buttò giù.
-Caspiterina, si può essere così idioti?-
-Perché prof?-
-Perché i coniugi Lamberti hanno deciso di accettare lo scambio, ma se risponderrano di sì cosa impedirà al rapitore di ucciderlo e di riconsegnarlelo morto?-
Il professore era adirato, pagò e si diresse verso casa con Charlotte. Arrivati si sedette in poltrona, prese il portatile e lesse la mail.
Cari signori Lamberti, sono la persona che ha sequestrato vostro figlio, visto che ha osato ribellarsi, l'ho frustato con la sua cintura dei pantaloni. Se lo volete rivedere dovete portarmi la sua fidanzata, se no chissà che fine farà vostro figlio. A voi la scelta e ricordate il tempo scorre.
Poi si mise a guardare il link e notò che il figlio dei Lamberti non era legato con una catena attorno al collo,ma era legato con delle cinghie di cuoio ad un tavolo, come se su di lui dovesse sperimentare qualcosa il rapitore, forse era l'esperimento della morte. Il professore vide un'ombra girare attorno al tavolo, sembrava un uomo, di bassa statura probabilmente, ma non poteva capire altro, il buio non lo aiutava. Charlotte lo guardava e sentiva la sua preoccupazione, lui si levò il portatile dalle gambe e si mise la testa fra le mani, disperato. Charlotte allora gli si avvicinò e si sedette su un bracciolo della poltrona. Lui si mise a guardarla, lei lo strinse in un abbraccio per provare a consolarlo, si spostò allora sulle sue gambe e lui la guardò negli occhi.
-Caspita perché non ci avevo pensato prima? -
-Cosa prof?-
-È tutto grazie ai tuoi occhi- e le diede un bacio sulla bocca per ringraziarla, lui si staccò subito, ma lei non voleva lasciarlo andare e lo iniziò a stuzzicare.
-Basta Charlotte torna in te per favore, ho avuto un lampo di genio-
-Scusi, forza mi dica a cosa ha pensato-
-Vedi se io salvo una foto o estraggo un fotogramma da un video posso ingrandire e modificare la foto-
-Sì-
-Bene, quindi se io prendo un fotogramma in cui i due ragazzi rapiti hanno gli occhi aperti, posso ingrandire, rendere nitida la foto e vedere quello che vedono loro-
-Sì-
-Per fortuna ci sei tu con i tuoi bellissimi occhi-
Le prese il mento delicatamente e portò le sue labbra sulle sue e la baciò, ma si ritrasse scusandosi, lei però gli si avvicinò di nuovo e continuarono a baciarsi per cinque minuti buoni. Il professore stava per essere preso dalla passione, ma si trattenne, allontanò dolcemente Charlotte, che lo baciò sulla punta del naso, e le disse che era ora di andare ad investigare. Camicia bianca, gilet blu, cappotto blu scuro, farfallino blu, pantaloni con bretelle e scarponi. Lei leggings grigi, felpa lunga fino alle ginocchia grigia con un orsetto sul petto, scarponcini e berretto sulla testa, il professore le presto una giacca nel caso avesse freddo.
-Dove andiamo? -
-Sul luogo del secondo rapimento a cercare indizi-
-Scusi per l'abbigliamento poco consono, d'ora in poi mi metterò l'abito da sera e un farfallino tra i capelli per farmi la coda-
-Non preoccuparti, mi piaci molto così, devi essere te stessa, non pensare che se sei elegante mi piacerai di più, a me piaci per quello che sei-
-Ha appena detto che le piaccio?-
-No-
-Si invece-
-Non inventarti di frottole, io non ho detto una cosa del genere-
Lei gli si strinse ad un braccio e gli appoggiò la testa sulla spalla.
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Una famiglia per bene
Mystery / ThrillerIn un piccolo paesino vive il professore Filippo Alighieri. Il professore conduce una vita piena di voglia di dimenticare, ma qualcuno rapisce una sua alunna e sta a lui investigare sul caso, dato che la polizia non vuole svolgere il suo lavoro. Nel...