Erano le cinque e quattro minuti del mattino del 23, le vacanze sarebbero iniziate quello stesso giorno. A quell'ora in pochi sono svegli e in molti dormono ancora. Il telefono squillò nel silenzio della casa del professor Alighieri.
-Pronto- rispose sbadigliando il professore
-Sto parlando con il professor Alighieri? -
-Sì, ma chi è-
-Sono il commissario-
-Ah salve commissario, mi dica-
-Ho saputo che sta indagando sui rapimenti-
-Sì, perché? -
-Penso che la polizia possa darle una mano-
-E in che modo? Siete voi che avete dichiarato questi rapimenti semplici fughe volontarie di adolescenti-
-Abbiamo un cadavere-
-Cosa? E dove lo avete trovato?-
-Nei giardini pubblici, ma deve venire di persona per vedere tutto-
-Arrivo tra una decina di minuti-
Il professore non volle svegliare Charlotte e si diresse verso i giardini pubblici. Lì il commissario e altri poliziotti avevano delimitato la scena del crimine.
-Buongiorno professore-
-Cosa succede ai suoi colleghi? -
-Hanno visto la vittima-
Il commissario accompagnò il professore davanti alla vittima, era seduta su una panchina con un libro tra le mani come se stesse leggendo. Il professore di avvicinò e notò subito un profondo taglio alla gola che andava da orecchio a orecchio, ma non era l'unica ferita. Alla ragazza era stato mozzato il naso e tolti tutti i denti, uno ad uno.
-Avete guardato se sul corpo ci sono altre ferite? -
-No-
-Mi dia un paio di guanti di lattice-
-Ecco a lei-
-Ora mi dia una mano a distendere il corpo sulla barella-
-Certo-
-Dov'è il coroner? -
-Eccomi, scusate il ritardo, molto lieto Dottor Maniscalchi-
-Molto lieto io sono il professor Alighieri-
-Vuole venire con me all' obitorio e assistere all' autopsia? -
-Sì, se non le spiace-
-Bene, mi segua-
In un decina di minuti il professore e il dottor Maniscalchi arrivarono all' obitorio. Il coroner svestì la vittima, la lavò e iniziarono l'autopsia.
-Ragazza,sui 20 anni, dai tratti europei, germanici per la precisone, bionda, occhi azzurri, in stato di denutrizione molto avanzato. Professore secondo lei quale è la causa del decesso? -
-Beh direi il profondo taglio alla gola-
-Sembrerebbe di sì, ma in realtà come può ben notare mancano anche il naso e i denti. Se tagliati e tolti con la forza avranno prodotto anche forti perdite di sangue-
-Invece non è così-
-Esatto, come ha fatto a capirlo-
-Se il naso fosse stato tagliato quando era ancora viva, noteremmo un taglio più mosso, perché la vittima non sarebbe rimasta immobile-
-Esattamente, per i denti invece, le gengive sarebbero arrossate dal sangue, invece sono rosee-
-Quindi cosa l'ha uccisa? -
-Non l'ho fatta entrare subito perché ho dovuto ricucire un po' questa povera ragazza-
-Ossia?-
-Gli è stato asportato l'utero, questa è la causa della morte, è stata vivisezionata-
-Come in un macabro esperimento-
-Esattamente professore-
-Sa ora che la guardo bene mi sembra di averla già vista questa ragazza-
-Ah sì? -
-Sì, ma non ricordo in quale frangente-
-Non si preoccupi, i test per il riconoscimento arriveranno tra qualche ora, nel frattempo può tornare a casa e aspettare-
-Grazie dottore mi è stato di infinito aiuto-
-Tenga questo è il mio biglietto da visita nel caso avesse bisogno-
-Grazie, arrivederci-
Il professore tornando a casa pensava a quel volto. Bionda, ne aveva viste tante di ragazze bionde, ma quella aveva un qualcosa di particolare. Erano le sei e quarantacinque, aprì silenziosamente la porta e vide che Charlotte dormiva ancora.
-Ehi Charlotte? Sveglia- le sussurrò dolcemente all'orecchio.
Lei si stirò e sbadigliò, sbattè le palpebre, poi avvicinò il suo viso a quello del professore, lo prese tra le mani e lo baciò sulle labbra.
-Buongiorno- disse staccandosi dalle sue labbra e guardandolo negli occhi.
-Ti preparo la colazione-
-Grazie- disse sbadigliando e stirandosi nuovamente. Quando il professore si girò e la guardò meglio si accorse che la ragazza era in intimo e si coprì velocemente gli occhi per l'imbarazzo.
-Oh,mi scusi, si vede che ieri sera ci siamo addormentati mentre mi stavo vestendo-
-Già, forse- disse il professore facendo andare lo sguardo a destra e a sinistra per l'imbarazzo, poi però non resistette e il suo sguardo si fermò su di lei. Era bellissima, da mozzafiato.
-Vado a fare una doccia e arrivo-
-Va bene Charlotte-
La ragazza stette nel bagno per un ventina di minuti e ne uscì con un vestito da sera nero, i capelli raccolti in uno chignon, orecchini, una collana e le scarpe da ginnastica.
-Dove vai vestita così elegante? -
-Pensavo che oggi essendo il suo giorno libero potremmo andare a fare un po' di shopping natalizio-
-È vero che oggi e il mio giorno libero- disse il professore con un tono di meraviglia
-Oppure potremmo andare a teatro o a cena o in un museo-
-Potremmo pranzare in un ristorante, visitare la mostra d'arte che c'è in paese su Monet,Manet, Degas e Van Gogh, andare a cena e poi a teatro a vedere Shakespeare-
-Sì, sì- saltellando dalla gioia lo afferrò al collo e lo baciò sulla bocca. Il professore si andò a vestire: camicia bianca, pantaloni color sabbia, scarpe da ginnastica Adidas, bretelle, gilet elegante blu, maglione Montgomery lungo blu e farfallino blu.
-No, non metterti quello-
-E quale farfallino mi metto? -
-Era il regalo che ti avremmo dato alla cena di classe in vista del Natale, ecco a te-
Il professore aprì la scatolina e vi trovò dentro un farfallino bordeaux.
-Grazie mille, è, è bellisimo- la strinse a sé e la baciò sulla bocca, rossa per il rossetto.
-Prof quindi lei prova qualcosa per me? -
-Sì, provo qualcosa-
-Cosa? -
-È un segreto, e i segreti non si svelano mai-
Lei fece li broncio, ma lui la abbracciò e le diede un bacio sulla fronte.
-Bene andiamo a fare shopping, poi seguiremo il nostro programma-
Salirono in macchina e si diressero verso la città, dove avrebbero fatto shopping e pranzato, per poi tornare in paese per visitare la mostra d'arte, cenare e andare a teatro.
-Sei pronta Charlotte? -
-Sì prof-
-Allora, Allons-y!- gridò il professore facendo retromarcia per fare manovra, poi la guardò negli occhi e lei gli prese la testa fra le mani e lo baciò sulle labbra, che dopo il bacio si erano tinte di rosso per colpa del rossetto e scoppiarono entrambi a ridere.
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Una famiglia per bene
Mystery / ThrillerIn un piccolo paesino vive il professore Filippo Alighieri. Il professore conduce una vita piena di voglia di dimenticare, ma qualcuno rapisce una sua alunna e sta a lui investigare sul caso, dato che la polizia non vuole svolgere il suo lavoro. Nel...