Capitolo 19

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- Povera ragazza, quel mostro si è accanito su di lei-

- Professore, vuole sapere dove l' abbiamo trovata ?-

- Sì per favore-

- Era sepolta in mezzo alla neve vicino a scuola-

- Povera ragazza-

- Professore dove sta andando ?-

- Sul luogo del ritrovamento-

Sul luogo del ritrovamento il professore analizzò a fondo il terreno senza trovare niente , almeno così gli era parso in un primo momento, ma dopo aver guardato meglio si accorse di qualcosa che luccicava tra la neve. Era un piercing, pensò che dovesse essere stato fatto male se si era staccato, gli tornò in mente il giorno in cui Charlotte incontrò Erba, il ragazzo aveva vari piercing, ma solo uno di quel genere ed era attaccato al suo naso. Tutti gli indizi portavano a lui, ma il professore non voleva essere troppo frettoloso a trarre conclusioni, si ricordò in fatti che Lamberti aveva ricevuto una chiamata in presenza di Erba e se ne era andato poco dopo. Il sospettato poi, secondo il professore, sì era un tipo poco raccomandabile, ma non avrebbe mai ucciso, ne era certo. Ma togliersi ogni dubbio si recò a casa del ragazzo con la polizia. Il commissario aveva ascoltato ciò che il professore aveva pensato e trovato e gli aveva permesso di andare ad interrogare il ragazzo.
- Erba piacere sono il professor Alighieri-
-Se ne vada-
-Non temere ragazzo, io sono qui per parlare, voglio solo farti qualche domanda-
-Se ne vada ho detto-
-Mi ascolti, entrerò solamente io, la polizia non saprà nulla di quello che mi hai detto-
-Davvero ?-
-Sì, puoi fidarti-
-Entri allora, ma se scopro che la polizia sa qualcosa non ne uscirà vivo-
Entrato in quella casa il professore si accorse subito di pochi ma fondamentali indizi, prima di tutto la casa profumava di pulito, soprattutto candeggina, in secondo luogo, notò che in un punto della casa la carta da parati era strappata.
-Si sieda-
-Cosa hai fatto al naso ?-
-La mia ex ieri mi è venuta a trovare e dopo aver litigato abbiamo fatto la pace scopando, a lei piace violento, ma durante l'orgasmo mi ha preso il piercing e me lo ha strappato-
-Caspita-
-Il dottore mi ha dato qualche punto, ma niente di grave-
-È per caso questa la tua ex ragazza ?- chiese il professore mostrando una foto della vittima.
-Sì, perché ?-
-È stata trovata morta immersa nella neve, dove ho trovato questo, il tuo piercing, questo fa di te un sospettato-
-Ho un alibi-
-E quale sarebbe?-
-Ieri dopo che lei se ne è andata, sono andato dalla mia ragazza e sono rimasto lì tutto il giorno-
-Oltre alla ragazza qualcun'altro ti ha visto?-
-Suo padre, il sig. Sergio Ermigni-
-Andrò a sentire cosa ha da dire, ma occhio a ciò che fai, hai capito ?-
Il professore si alzò, si sistemò il farfallino e si avviò verso la porta, arrivato sulla soglia si girò e disse
-Ah mi sono dimenticato, è meglio che cambi il posto dove nascondi la coca perché a forza di metterla e di tirarla fuori il muro e la carta da parati si sono rigati-
Il ragazzo salutò il professore con grande imbarazzo e subito si mise a guardare il muro dove notò subito i segni di cui parlava.
-Cosa le ha detto?-
-Niente, mi ha solo parlato delle sue prestazioni sessuali, ah mi serve qualcuno che mi accompagni dai signori Ermigni, Cassetta si dia una mossa-
-Sì professore, subito professore-
-Grazie a tutti per laiuto, da qui in avanti solamente Cassetta e Montalto mi aiuteranno e riferiranno tutto al commissario-
I poliziotti fecero il saluto militare e se ne andarono. Il professore e Cassetta nel frattempo arrivavano a casa dei coniugi Ermigni.

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