Capitolo 6

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Lauren si svegliò in un letto vuoto. Si prese qualche minuto per realizzare che c'erano davvero due persone che mancavano e non era come un paio di giorni prima, quando si sarebbe svegliata da sola a prescindere. Guardò l'orologio. Era poco dopo le 9 del mattino. Come aveva fatto a dormire così a lungo? Prese una felpa dato che faceva un po' freddo e si diresse al piano di sotto. Come si avvicinò alla cucina, rimase dietro, così da poter guardare quello che stava succedendo. 

Camila teneva Brooklyn sui suoi fianchi e la faceva volteggiare intorno al ritmo di musica che riempiva l'aria. Loro si fermarono giusto il tempo che serviva alla ragazza più grande per girare alcuni pancakes e dopo ritornarono alla loro ottima coreografia da ballare in cucina. Lauren catturò gli occhi di Camila e la coppia smise di girare, i sorrisi ancora incollati sui loro volti. "Di ciao a Lauren, piccola" Camila mise giù Brooklyn così che lei potesse correre verso Lauren. Una volta che fu vicina abbastanza, Lauren la tirò su e la tenne stretta contro il petto.

"Ciao" sussurrò la piccola bambina nel suo orecchio. Lauren si chinò per darle un bacio sulla fronte. Brooklyn sorride e mosse le gambe avanti e indietro felicemente.

Lauren ritornò a guardare Camila. "Allora, da quanto siete sveglie, ragazze?" Camila girò i pancakes rimanenti e li mise in tre piatti diversi, prima di incominciare a tagliare quelli di Brooklyn in bocconcini.

"Beh, Miss coniglietto energetico qui ha deciso che le 5 del mattino fossero un perfetto orario per svegliarsi. Così siamo scese al piano di sotto per passare un po' il tempo in modo che tu potessi avere ancora un po' di riposo."

"è la verità, Brooksie?"Lauren ammirò la piccola bambina tra le sue braccia. Lei annuì con la sua testa e sfoderò quel premiato sorriso.

"Dora!" disse, come se quello spiegasse tutto quanto.

"Tesoro, penso che dovremmo andare a comprare ogni singolo episodio che Dora abbia mai fatto." Camila rimase scioccata da se stessa per aver usato quel soprannome, ma Lauren non sembrava averlo notato. Lei era preoccupata per come avevano lasciato le cose ieri, quando Brooklyn si era svegliata dal suo riposino e aveva interrotto il loro "discorso".  In quel momento avevano abbandonato i loro sentimenti, ma c'era una decisione da prendere. Avevano bisogno di un po' di tempo per se stesse per parlare di quello. "Laur?" disse lei d si sedette di fronte alla sua pila di pancakes.

"Mhmm" disse Lauren, la sua bocca era piena della colazione.

"Credo che oggi durante il riposino dovremmo provare a finire la conversazione che abbiamo avuto ieri. Sono sicura che al Sig. Murdock farebbe piacere una nostra risposta ufficiale." Lauren annuì con la sua testa e si sporse oltre per mettere una mano su quella di Camila. Il gesto caldo colse Camila di sorpresa, ma lei non aveva intenzione di lamentarsi. 

Lauren guardò Camila negli occhi. "Grazie per averci preparato la colazione, Camz. Noi amiamo i pancakes! Li amiamo, dolcezza?" Guardò verso dove era seduta la bambina, che quasi aveva finito il suo pasto. ERa fantastico quanto potesse mangiare. Se non lo avesse saputo meglio, Lauren, sarebbe rimasta convinta che in realtà fosse Camila ne prendeva del suo. Brooklyn guardò verso la mando di Lauren su quella di Camila e decise che avrebbe fatto la stessa cosa per mostrare la sua gratitudine, fece scorrere la sua mano e la posiziono sopra alle due che erano già lì. Lauren rise e baciò la bambina sulla guancia.

*****

Essere sedute nella sala di attesa nel ufficio di Pediatria era l'ultimo posto dove entrambe Camila e Lauren avrebbero mai pensato che sarebbero state solo pochi giorni fa. Loro avevano firmato "un nuovo paziente" e compilato tutte le informazioni che potevano, che onestamente non erano molte. Lauren teneva d'occhio Brooklyn non volendo che vagasse troppo lontana. C'erano 20 bambini nella sala d'attesa con i loro genitori. Lauren si ritrovò a chiedersi perché avessero tutti bisogno di vedere un dottore e tenne stretta la piccola bambina tra le sue braccia. Ora più che mai Lauren sentì come se lei potesse realmente vedere i germi galleggiare nell'aria. Questo era come si sentivano tutti i genitori, pensò dentro di se. Benvenuta nel mondo della paranoia.

A Reason To Love (Camren) [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora