Capitolo 2

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Camila rimase congelata una volta arrivata in cima alle scale. Sentiva Lauren parlare con la bambina. Si mise seduta sullo scalino e ascoltò la loro conversazione.

"Che ne dici se ti metto un po' nella vasca, piccolina? Forza,  sarà bello e caldo." Camila poteva capire dal tono di voce di Lauren che era piuttosto difficile convincere la piccola e che parlare di un bagno fu una buona idea. "Adesso, togliamo questi sporchi vestiti. Ti daremo qualcosa di bello e caldo da indossare dopo il bagno" sussurrò Lauren. Dal suono di quello, quella conversazione sembrava fatta solo da un lato. Camila doveva ancora sentire la voce della piccola. Dopo aver raccolto il coraggio, girò l'angolo e si fermò nella soglia della porta del bagno.

Lauren alzò lo sguardo verso Camila, quando la vite appoggiata allo stipite della porta e poi tornò a rivolgere la sua attenzione sul compito che aveva a portata di mano. Era riuscita a sfilare una mano e una gamba da lei dei suoi capi di abbigliamento. Camila decise di provare a essere d'aiuto. "Ehi piccolina" disse con un tono di voce morbido. "Ti piacerebbe avere delle bolle nella tua vasca?" sorrise quando la bambina si girò a guardarla. Il suo viso si illuminò ed era riuscita a catturarla, apparentemente imbarazzata ma, in ogni caso, lentamente annuì con la testa. Camila incominciò a guardare nei cassetti del bagno alla ricerca del bagnoschiuma. Tirò fuori una bottiglia, respirando profondamente al ricordo dell'ultima volta che venne usata.

"Camila sono seria. Smettila con gli spruzzi!" gridò Lauren mentre cercava di afferrare la mano della moglie, per impedirle il suo assalto sull'acqua.

"E dai Laur. Che divertimento c'è nel fare un bagno se non posso bagnarti?" Camila sogghignò e Lauren sentì il suo viso arrossire. Conosceva Camila da tutta una vita e ancora non riusciva a controllare il modo in cui la faceva arrossire ogni volta che la stuzzicava seducentemente. Sentiva che lei questa volta aveva avuto il sopravvento, infatti, Camila si mise a cavalcioni su Lauren, sedendosi sulle sue ginocchia e facendo si che i loro corpi scivolassero l'uno contro l'altro. Mise una maso sulla schiena di Lauren e appoggiò l'altra sul petto, per poi avvicinarsi per un bacio. Aveva iniziato con un estrema lentezza, le loro labbra a mala pena si toccavano. Solo quanto bastava per creare una sensazione di formicolio. Lauren spostò la mano sui fianchi di Camila, accarezzando la sua pelle morbida, e là, quando non riuscì più a prenderla in giro, approfondì il bacio. 6 anni di baci alla stessa persona e lei non avrebbe voluto nessun altro modo.

"Camz, lo hai trovato?" Camila si risvegliò dal suo ricordo, quando sentì una voce familiare, ma con un tono distante che la fece rabbrividire. Diede la bottiglia a Lauren e la guardò mentre la versava dentro.

"Posso aiutarti a togliere il resto dei tuoi vestiti, principessa?" Camila chiese tranquillamente, mentre si sedeva con le gambe incrociate davanti alla bambina. Doveva aver detto qualcosa di giusto, perchè la bambina sollevò le proprie braccia, così da riuscire a togliere il resto della sua maglietta, e dopo alzò le gambe, così da fare la stessa cosa con i pantaloni. Una volta che ebbero rimosso ogni vestito, Lauren tese le mani verso la bambina, aiutandola ad entrare nella vasca. Quando ebbe fatto, Lauren guardò nella direzione di Camila. C'era qualcosa nei suoi occhi che non era più stato lì da un po'. C'era meraviglia, panico e bisogno. 

"Ti dispiacerebbe aiutarmi con questo?" chiese Lauren tranquillamente, temendo ancora di spaventare la bambina se avesse parlato con voce troppo alta. Non aveva importanza quello che stava dicendo, Camila si stava per sciogliere proprio lì sul posto dopo aver sentito la moglie parlare con lei dopo così tanto tempo. Sapeva che questo era lontano da una riunione felice e non c'era una vera promessa di riconciliazione dalle sue parole, ma qualcosa dentro Camila esplose a causa del puro valore della semplice speranza che questo sarebbe potuto essere un punto di svolta.

Avendo quasi dimenticato che le era stata fatta una domanda, Camila annuì con la testa. "Certamente. Certo che lo faccio. Penso che tu ce l'abbia già fatta, ma sono qui se hai bisogno di me" Lauren annuì, senza guardarla negli occhi e ritornò a guardare la piccola bambina nella vasca da bagno. Lauren aveva incominciato a lavorare diligentemente, le aveva lavato i capelli e pulito ogni centimetro di pelle della loro visitatrice inaspettata. Camila le rimase vicino, come supporto morale, ma soprattutto lei faceva smorfie alla bambina, sperando di farla sorridere. Una volta che ebbe guadagnato con successo una risatina, Camila si alzò e prese un asciugamano, tirandolo fuori dall'armadio.

"Sei pronta per uscire?" la bambina annuì con la sua testa e Lauren passò la responsabilità a Camila. Camila la aiutò ad uscire dall'acqua e la posizionò sul tappetino del bagno, mentre la asciugava il meglio che poteva. Ed è stato lì che notò quanto fosse realmente tenera la piccola bambina. Aveva dei lunghi, ricci e castani capelli e luminosi occhi blu. Avvolta nuovamente nell'asciugamano, Camila la prese in braccio e la trasportò nella camera da letto che lei e Lauren una volta condividevano. 

"Hey piccola. Che ne dici di metterti questi per dormire. Noi laveremo i tuoi vestiti così potrai rimetterli domani." disse Lauren mentre tendeva le braccia, facendo cenno a Camila di trasferire la bambina da lei. Incominciò a vestirla con la maglietta più piccola che possedeva, la quale era ancora comicamente troppo grande per la piccola ragazza. "Sei affamata o assetata?" le chiese, ancora un po' agitata per il fatto che non avesse ancora udito nessuna parola da parte della bambina. La piccola bimba dai bei occhi blu annuì con la sua testa e Lauren fece cenno a Camila di unirsi a loro mentre scendevano le scale per la cucina.

Camila si sedette in una sedia al tavolo della cucina e Lauren posizionò la bambina sulle sue ginocchia mentre infilò la mano in un armadietto per prendere del pane e del burro di arachidi e poi versò in una piccola tazza del latte. Entrambe guardarono con stupore come la magra bambina mangiò un intero panino in meno di un minuto. Gli occhi di Lauren vennero catturati da quelli di Camila e condivisero un breve senso di incredulità della situazione. "Sei ancora affamata?" chiese Lauren. La bambina scosse la testa e si voltò, accoccolandosi contro Camila. Sia Lauren che Camila sentirono i propri cuori fermarsi. Era la cosa più tenera che entrambe avevan mai visto. In pochi istanti, la bambina tra le braccia di Camila russava dolcemente.

"Dovremmo portarla di sopra nel letto?" domandò Camila, facendo attenzione a non svegliare la bambina. Lauren annuì ed entrambe salirono le scale verso la camera che una volta condividevano. Lauren scostò le lenzuola e Camila appoggiò delicatamente la bambina. Come lei stava per andarsene, una piccola mano l'afferrò. Abbassò lo sguardo e sorrise a se stessa. Aveva una nuova amica.

"Dovresti restare," sentì Lauren sospirare. "Lei vuole te qui e non voglio che lei si rattristi se svegliandosi non dovesse trovarti" Camila annuì e fece a Lauren un triste sorriso prima di muoversi verso la bambina al centro del letto, in modo che ciascuna di loro potesse stare nei rispettivi lati. Che interessante notte si era rivelata essere. Nessuno si sarebbe mai aspettato questa cosa. Che cosa avrebbero fatto con la bambina? Dove erano i suoi genitori? Perchè non parlava? Era una situazione così folle, ma Camila sapeva una cosa: quella folle situazione la aveva riportata nel letto della moglie dopo i 6 mesi più lunghi della sua vita.

A Reason To Love (Camren) [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora