Blair
"...devi stargli alla larga." queste sue ultime parole continuavano a rimbombarmi in testa, avevo le idee abbastanza confuse al momento.
"Tranquillo Lou, non avevo nessuna intenzione particolare" risposi dandogli una pacca amichevole sulla spalla e lui ricambiò il gesto con un sorriso.
Ormai l'accoglienza era terminata e vidi Robyn camminare verso di me con alcuni fogli in mano.
"Ohw Blair, finalmente ti ho trovata." disse affannata "Tieni, questo è il regolamento, ne ho preso uno anche per te." riprese tra un affanno e l'altro, porgendomi il piccolo libretto
"Grazie mille Robyn.
Louis, ora vado in stanza, ci vediamo dopo" salutai mio fratello e m'incamminai verso la camera insieme a Robyn. Entrammo nella stanza e riposi il libretto sopra la scrivania
"Andiamo a farci un giro?" propose, sedendosi accanto a me
"Con piacere!" risposi gioiosamente, prendendo le chiavi e uscendo dalla stanza, seguita da Robyn.
"Dimmi di te" chiesi esplicitamente a Robyn, che continuò a camminare al mio fianco
"Be' non ho granché da dire." fece una pausa rivolgendomi uno sguardo che parlava da sé. "a casa vivevo con i miei genitori e sono figlia unica. Non ho un rapporto confidenzale con i miei, non abbiamo mai avuto una grande intesa, ho sempre pensato che a loro non gli importasse niente di me." sospirò per poi riprendere "ed ora eccomi qui, in cerca di avventure. E tu? Come mai qui?"
"Volevo solamente tornare da mio fratello." risposi sinteticamente, abbassando lo sguardo.
D'un tratto venni travolta da un corpo più grande del mio che mi scaraventò del tutto addosso a Robyn.
"Mi faresti la cortesia di guardare avanti mentre cammini?" mi affrontò quest'ultimo con spavalderia, ma appena si voltò verso di me si bloccò, senza dire neanche più una sillaba.
Era Luke insieme alla sua solita gentilezza e appena focalizzò la mia figura, corse via indifferente.
"Ho fatto qualcosa per caso?" dissi allibita rivolgendomi a Robyn "In fin dei conti è stato lui a travolgermi.."
"Ma quello è Luke Hemmings?" esclamò con un tono pieno di stupore
"Se Hemmings è il suo cognome, credo proprio di sì. Perchè?" chiesi piuttosto stranita
"Niente di che, frequentavamo lo stesso liceo."
"Oh mamma, condoglianze." la abbracciai ironicamente dispiaciuta, provocando la sua risata.
"È sempre stato così...così...antipatico?"
sì, era questa la sua esatta definizione, o almeno per quello che mi aveva dato modo di conoscere.
Giunte in cortile, mi fece cenno di sedermi di fianco a lei sulla panchina.
"Be' no, non è stato sempre così.." abbassò lo sguardo prima di continuare a parlare. "Prima Luke era il tipo di ragazzo al-"
"Perdonami Robyn se ti interrompo, ma non mi interessa più di tanto conoscere il passato di Luke." non so se lo dissi più per paura o per puro menefreghismo.
"Vedo che non scorre buon sangue tra voi" ormai se n'erano accorti tutti.
"Vedi bene anzi, no, direi che questo sangue tra noi non scorre affatto..." risposi sarcasticamente.
"Da dove vieni?" domandai cercando di cambiare completamente argomento. L'aria in cortile iniziò a farsi pesante, faceva davvero caldo lì ed eravamo a settembre.
"Vengo da Holmes Chapel e tu?"
"Da Doncaster."
"Anche Luke è di Holmes Chapel?" chiesi senza nemmeno sapere il perché di quell'improvvisa curiosità.
"Allora non è vero che non ti interessa..." rispose con tono malizioso
"Oh no, assolutamente. Ignora la mia ultima domanda. Be' che mi dici invece della tua vita sentimentale?" chiesi cambiando argomento, di nuovo.
"Avevo un ragazzo, si chiamava John, abbiamo provato ad avere una relazione a distanza, ma non ha funzionato." rispose abbassando lo sguardo, concentrandosi sulle sue mani poggiate sulle gambe.
"Ohw, mi dispiace." risposi, strofinandole la mano sulla schiena per tranquillizzarla un po'.
"Non fa nulla, si va avanti" fece un sospiro profondo, per poi continuare
"E tu? Immagino avrai fatto una strage di cuori a Doncaster!" esclamò guardandomi dall'alto verso il basso, provocando la mia risata alquanto contagiosa, e così mi seguì a ruota
"Oh non pensarci proprio, con un fratello come Louis non si può avere una vita sentimentale!"
"Non vorrei essere nei tuoi panni" rispose continuando a ridere
"Be' sarà geloso, ma è pur sempre adorabile" dissi sfoggiando un sorriso a trentadue denti, mettendo in mostra le mie fossette.
"Ti si illuminano gli occhi quando parli di lui" fece questa giusta osservazione, io senza di lui sarei persa.
"Posso dire che lui è la mia colonna portante. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altra e spero che tutto l'amore fraterno che c'è tra noi, duri per sempre." sorrisi dopo questa mia affermazione, era quello che pensavo e speravo con tutta me stessa.
"Hey dolcezza" fu di nuovo il cinesino di prima ad apparire magicamente da dietro un albero e ad inrerrompere la conversazione tra me e Robyn. Dopo questo saluto fuori luogo, si sedette al mio fianco senza neanche chiedere il mio consenso.
"Ciao" risposi passandomi nervosamente le mani tra i capelli, per spostarli da davanti ai miei occhi. Qual era il suo nome? Calim? Cam? Non riuscivo proprio a ricordarlo
"E tu sei?" chiese a Robyn, la quale era situata dall'altra parte della panchina.
"Io sono Robyn, tu devi essere Calum." Calum, giusto!
"Sì, sono io." rispose quasi fiero di aver sentito fuoriuscire il suo nome dalla bocca di Robyn alla mia destra.
"Vi disturbo?" ci chiese cortesemente, con un po' di ritardo.
"No no, assolutamente." rispose al posto mio Robyn facendo dei gesti teatrali con le braccia.
"Posso rubartela un momento?" le chiese Calum indicandomi. Ero io il soggetto in questione? A quanto pare sì. Perché non chiederlo a me?
"Non dovresti chiedere a me se ho voglia di interrompere la mia conversazione con Robyn per andare con uno sconosciuto che ho visto per poco più di un minuto fuori la porta della sua stanza?" sputai tutto ad un fiato.
"Ti va di fare un giretto, riccia?" riformulò la domanda, questa volta rivolta alla diretta interessata.
"Proprio per il modo in cui me lo hai chiesto, ti dico di no"
"Ok, ricomincio. Egregia signorina Tomlinson, le andrebbe di accompagnarmi per una tranquilla passeggiata nel gradevole e lussuoso cortile di codesto college?" chiese provocando la mia risata
"Oh con piacere" risposi imitando il suo tono di voce, provocando, di conseguenza, la sua di risata. Mi porse la mano e aiutò ad alzarmi, mimai con le labbra a Robyn un 'ci vediamo dopo' e mi incamminai con l'asiatico verso il retro del college...
La conversazione con Calum si fece sempre più interessante, era davvero simpatico, la sua compagnia era piuttosto piacevole. 'Se lo venisse a sapere mio fratello, sarei morta' questo fu l'unico pensiero che mi frullò nella testa per tutto il tempo. Detto fatto. In lontananza riconobbi la figura imponente di mio fratello e con una scusa cercai di liquidare Calum.
"Be' si è fatto tardi, grazie per la piacevole chiacchierata. A presto." cercai di essere più sintetica e delicata possibile
"Non finisce qui, eh!" esclamò sorridente. "Ci si vede in giro, riccia." detto questo, mi volatilizzai nella mia stanza e vidi Robyn alle prese con il computer...
#SpazioAutrice
ecco a voi il capitolo due, spero vi piaccia!
~cris
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Kiss me
FanfictionQuesta è la storia di due ragazzi, Blair e Luke: Blair è una ragazza di diciotto anni dall'animo buono e sincero, e, come ogni adolescente, in cerca del vero amore. Luke è un ragazzo di diciannove anni, chiuso, scontroso, con un passato ignoto alle...