Blair
Ero lì per parlare con Calum e puntualmente mi ritrovavo sempre Luke tra i piedi. Mi stavo davvero annoiando così mi alzai e iniziai ad osservare la bacheca appesa al muro difronte al letto. Improvvisamente mi girai e osservai Luke che si avvicinava minacciosamente, indietreggiai impaurita, ma finii per inciampare e cadere sul letto di Luke. Vorrebbe avanzare, ma non lo fa. Ci guardammo restando in silenzio.
"Blair, che ci fai qui?" chiese Calum entrando nella stanza. Mi alzai di scatto e mi avvicinai a lui, cercando di distogliere l'attenzione da me e Luke.
"Sono qui per chiederti scusa per quello che è successo." risposi abbassando il capo. Nei momenti di imbarazzo le scarpe sono sempre un ottimo soggetto da osservare.
"Hey tranquilla, si sa com'è fatto Louis. Io non posso fare nulla, l'unica che può cambiare le cose qui sei tu." mi rassicurò alzandomi il capo con due dita, cercando di far unire nuovamente le nostre labbra, ma immediatamente ritrassi il capo, prima che potesse accadere di nuovo contro la mia volontà.
"Certo che non resci proprio a frenare il tuo istinto." dissi iniziando a strofinare la mano sul mio braccio, torturandolo per trattenere la rabbia.
"Non quando sono con te." sorrise compiaciuto. Ero talmente confusa dall'intera giornata, da non avere alcuna voglia di discutere, così preferii mantenere la calma e scappare via il prima possibile.
"Ora devo andare. Ci vediamo, Calum." scossi la testa nervosamente e mi avviai verso la porta.
"A dopo." mi girai verso Luke, che stava osservando la scena contraendo più volte la mascella e mordendosi l'interno della guancia. "Ci-ciao Luke." salutai titubante. Non rispose, fece semplicemente un cenno con il capo. Poco dopo varcai la soglia della loro stanza e mi avviai verso la mia.
"Che giornata." imprecai, chiudendo la porta della camera alle mie spalle, scivolando su di essa.
"Dai su, racconta." disse Robyn facendo cenno di sedermi accanto a lei. Feci come mi disse e le raccontai di come trascorsi il pomeriggio.
"Non ci credo! Stava per baciarti?!" esclamò sconvolta dopo averle raccontato dell'accaduto con Luke.
"Allora: Calum mi ha baciata e questo mi ha dato davvero fastidio, odio il contatto fisico molto ravvicinato, soprattutto se è contro la mia volontà e poi, come se non bastasse, ho litigato con mio fratello, e l'unica cosa di cui sei rimasta sconvolta è questa?!" chiesi quasi incredula.
"Be' sì. Litigare e baciare è una routine comune a tutti, il tuo rapporto con Luke no." rimasi a fissare il vuoto, riflettendo sulle parole che aveva appena detto Robyn. Avevo baciato Calum, o meglio, lui aveva baciato me, ma non avevo provato la stessa sensazione che avevo provato quando Luke si trovava vicino a me: sentii come un vuoto nello stomaco, come se qualcuno mi avesse dato una forte pugnalata, provocandomi un dolore piacevole.
"Terra chiama Blair? Hey che ti prende?" chiese Robyn scuotendo la sua mano davanti ai miei occhi, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Ehm niente, niente. Andiamo a cena?" scossi la testa cercando di scacciare via quei pensieri dalla mia mente.
"Va bene." presi le chiavi e ci dirigemmo verso la mensa, ovviamente già piena. Ci mettemmo in fila e appena ricevemmo tra le mani i vassoi pieni di cibo, camminammo in cerca di un tavolo vuoto.
Stavamo camminando frettolosamente, quando incrociai lo sguardo freddo di mio fratello ritrovandomelo difronte: lo sorpassai, ignorandolo completamente.
"È tutto okay?" chiese Robyn preoccupata.
"Guarda, un tavolo libero laggiù!" indicai il tavolo cercando di cambiare discorso. Ci fiondammo al tavolo e finalmente ci sedemmo.
"Io ti ho fatto una domanda." girai e rigirai la forchetta nel piatto ma non riuscii ad ingerire niente e le lacrime iniziarono a sfocare la mia vista.
"I-io vado a prendere una boccata d'aria." dissi ormai con gli occhi pieni di lacrime.
Uscii fuori, verso il cortile del college, sicura di essere solamente io, quando vidi Luke appoggiato al muretto che si torturava le mani. Non sopportavo l'idea che mi potesse vedere così debole e fragile, così mi girai per tornare indietro ma..
"Ciao" disse il biondo che continuò tranquillamente a torturarsi le mani. Alzò lo sguardo, iniziò a fissarmi e ciò iniziò ad infastidirmi.
"Che c'è?" chiesi acidamente
"Cos'è successo? Piangi perché sono cattivo con te?" mi chiese quasi compassionevole
"No, non sei degno neanche di una sola delle mie lacrime." risposi continuando ad asciugarle.
"Ho cercato di fare il gentile per una volta, ma non accadrà più" si avvicinò a me per mantenere un contatto visivo.
"Sai quanto può fregarmene, ho di meglio da fare nella vita"
"Be' novellina allora gira a largo se non vuoi finire nei guai." mi minacciò ormai a pochi centimetri dal mio viso.
"E se non lo facessi?" chiesi mentre mi avvicinavo ancora di più: sentii i nostri nasi sfiorarsi, il suo fiato pesante sul mio collo e un piccolo movimento in avanti da parte sua fece incontrare le nostre labbra, all'inizio sgranai gli occhi per la sorpresa e, anche se non ne capii il motivo, ricambiai il bacio. Forse non avrei dovuto farlo. Ma, in fondo, scavando negli abissi più profondi, credevo di provare un qualcosa per Luke, anche se non sapevo ancora cosa significasse di preciso quel 'qualcosa'; probabilmente mi stavo semplicemente confondendo con lo stomaco e quindi quel qualcosa era un semplice conato di vomito.
Dire che ero confusa era poco, non riuscivo a controllare le mie emozioni quando i nostri sguardi si incrociavano. Questo bacio è stato probabilmente il più sentito che abbia dato fin'ora. Luke si allontanò da me e se ne andò quasi subito. Io rimasi da sola fuori, ancora nel tentativo di realizzare l'accaduto. Perché l'aveva fatto? Quel ragazzo mi lasciava piena di dilemmi. Dovevo parlarne con qualcuno che lo conosce e chi meglio di Robyn? Corsi in mensa, la cercai con lo sguardo ma niente, nessuna traccia della rossa. Andai verso la nostra stanza, entrai e non era neanche qui. Sbuffai gettandomi sul letto ancora vestita, cercai di aspettare Robyn finché ne ebbi le forze, ma pian piano chiusi i miei occhi fino a cadere in un sonno profondo.
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Sentii scricchiolare la porta della stanza, mi svegliai di soprassalto e aprii un occhio per controllare la situazione e vidi Robyn in punta di piedi che si dirigeva verso il bagno.
"Dove sei stata?" chiesi tra uno sbadiglio e l'atro girandomi su un fianco.
"Ero con il mio ragazzo..." mi alzai di scatto, mi avvicinai a lei e appoggiai le mie mani sulle sue spalle.
"Hai un ragazzo? E quando avevi intenzione di dirmelo?" non ero mai stata così energica ed entusiasta di prima mattina, soprattutto a quell'ora.
"Be', si chiama David, è biondo, alto, occhi azzurri.."
"Un bel tipo, insomma." sbadigliai e mi risedetti sul mio letto.
"Sì" rispose ridendo.
"Tu non puoi capire cosa è successo ieri sera.."
"Dopo che sei uscita dalla mensa?"
"Esatto.." mi bloccai un momento ripensando a quella scena..
"Allora? Non tenermi sulle spine! Racconta!"
"Oh, ehm, sì, Luke mi ha baciata.."
"Che cosa?!" sgranò gli occhi incredula. "Be' era ora.." aggiunse poi
"Mi sta facendo impazzire, Robyn. Ho bisogno di sapere qualcosa su di lui."
#SpazioAutrice
ecco a voi il capitolo 5, spero davvero che questa storia vi stia piacendo! Se è così mettete i like e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. Kisses.
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Kiss me
FanfictionQuesta è la storia di due ragazzi, Blair e Luke: Blair è una ragazza di diciotto anni dall'animo buono e sincero, e, come ogni adolescente, in cerca del vero amore. Luke è un ragazzo di diciannove anni, chiuso, scontroso, con un passato ignoto alle...