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Robyn
"Andiamo Robyn non puoi fare tardi anche oggi" imprecò Blair, venendo verso il mio letto e togliendomi rapidamente le coperte da dosso

"Sei impazzita??? Io oggi salto" risposi, rimettendomi di nuovo sotto le coperte

"Che significa salti?"

"Blair, le vacanze natalizie iniziano domani e io ho deciso di iniziarle con un giorno di anticipo" risposi tirando solo la testa fuori dal piumone

"Ma oggi è l'ultimo giorno, di solito non si fa niente" Blair si sedette sul letto e iniziò ad accarezzarmi i capelli, tentativo ruffiano di convincermi ad alzarmi

"Non siamo più al liceo" risposi girandomi dall'altra parte

"Questo è vero ma non puoi sprecare una giornata così"

"E va bene ci vado, ma mi devi una cioccolata calda" risposi uscendo una volta per tutte da quel caldo riparo.

"Sarà fatto"

Mi alzai dal letto trionfante e andai subito a vestirmi per poi lavarmi i denti. Scesi velocemente verso il cortile per andare a far colazione insieme a Blair. Come sempre ci sedemmo al tavolo con Niall, Luke, Liam e Calum. David aveva deciso di non sedersi più con noi da un bel po', più o meno da quando aveva saputo che io e Niall ci vedevamo alle sue spalle, insomma era piuttosto comprensibile. La relazione fra me e Niall andava avanti ed era davvero un ragazzo d'oro, nei weekend neanche tornavo a casa, volevo solo stare con lui; andavamo spesso in giro per Londra e un paio di volte aveva dormito in camera con me in assenza di Blair. Fino ad allora non ci avevano scoperti quindi la routine rimase invariata.

"Ti prego salvami" lo chiesi come se fosse grave. Appoggiai la testa sulla spalla di Niall e pensai alla terribile giornata che mi aspettava.

"Che hai combinato?"

"Non vuole andare a lezione oggi" Blair mi anticipò e Niall alzò gli occhi al cielo seccato, vista la mia infantilità.

"Robyn, davvero?" annuii e notai che al tavolo mi stanno guardando tutti, era imbarazzante.

"Non mi va, sono già in modalità vacanza. Però ci vado, ho fatto una promessa" sorrisi guardando Blair e già m'immaginavo la cioccolata calda. Niall rise leggermente mettendo un braccio intorno alle mie spalle così avvicinai la mia sedia, per quanto fu possibile, e cercai di stargli vicina.

Lo sguardo ricadde sugli altri ma soprattutto su Luke che stava guardando Blair, come al solito. Lei neanche se ne accorge quando succede, ma probabilmente stava provando a far finta di nulla; lei cercava di evitarlo, ma sapevamo tutti che prima o poi ci sarebbe stato qualcosa che li avrebbe fatti ricredere. Lei pensava che a lui non interessasse o che comunque le sta intorno solo per me. Non aveva la minima idea di quanto potesse sbagliare. Luke era un ragazzo strano, lo è sempre stato. È vero, sapevo parecchio di lui, molti segreti in realtà, non che li volessi sapere, ma era successo: ero lì al momento giusto nel posto sbagliato, sapevo tutto quello che una persona non avrebbe voluto sapere su di lui e Blair ne rimarrebbe scossa. Ricordavo tutto quello che era successo ed averlo visto mi rende colpevole almeno quanto lui che rimase lì a non far nulla.
Blair voleva sapere e prima o poi glielo avrei dovuto dire, ma preferivo fosse lui a parlargliene, nel caso fosse cambiato qualcosa tra loro.

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"Buone vacanze ragazzi" tre dolci parole che mi rincuorarono e così uscii subito dalla classe senza pensarci due volte. Le vacanze erano appena iniziate e volevo godermi ogni millesimo di secondo.
Non vidi nulla oltre al corridoio deserto dei dormitori.
Improvvisamente mi trovai con le spalle contro il muro e per un secondo non capii granché.

"Robyn. Scusa, era l'unico modo per parlare seriamente con te e avere la tua attenzione allo stesso tempo" disse Luke liberandomi dalla sua presa

"Luke, Dio ma che fai? Sei pazzo? Potevo rompermi la testa" chiesi infastidita, toccandomi ripetutamente dietro la nuca dolorante

"Seguimi" iniziò a camminare e lo seguii a ruota, le uniche volte che aveva voluto 'attirare la mia attenzione' erano faccende serie, quindi non feci troppe domande, sarebbe stato lui stesso a parlare.

"C'era davvero bisogno di venire qui dentro? La gente parla" mi aveva trascinata in uno sgabuzzino che sembrava più un archivio inutilizzato per tutti gli scatoloni che c'erano.

"Ti pare che qui ci possa ascoltare o vedere qualcuno?"

"Potevamo uscire come fa la gente normale, ma no sei sempre pieno di idee geniali"

"Invece di rimproverarmi potresti ascoltarmi?" chiede sedendosi su uno sgabello pieno di polvere accanto a lui

"In teoria" avevo abbassato il tono della voce così da poter almeno far finta di essermi calmata.

"Bene. Ti ricordi di quella volta in ospedale?" e come potevo dimenticarmela...

*flashback*

L'ospedale, ah quanto odio star qui. Se solo non fosse per le mie fisse non ci entrerei mai, e invece eccomi qui, di nuovo. Odio vomitare ma non mi piace mangiare ed essere costretta mi porta sempre alla stessa soluzione. Sono stata scoperta fin troppe volte. Forse oggi mi ricoverano. Non voglio. Ci sono troppe cose che non potrei mai fare qui. E John? Come faccio a dirglielo? Non ne avrei il coraggio.

-Robyn che ci fai qui?-

-La stessa cosa di ogni settimana, lo sai. Piuttosto che ci fai tu qui, Luke?-

-Lily...- Lily è una mia carissima amica che, dopo l'incidente, è entrata in coma.

-Ci stavo andando anche io. Tanto so già cosa devono dirmi-

Arrivati davanti alla sua stanza il letto, dov'era fino a ieri, è vuoto, le lenzuola erano fresche di lavanderia. Chiedemmo subito ad un'infermiera che non fece altro che confermare i nostri pensieri.

*fine flashback*

"Sì, ricordo" gli urlai contro che era solo colpa sua e che se quella sera non fosse andata così lei ci sarebbe ancora.

"Ecco. Non l'hai detto a nessuno, vero?" chiese prendendomi dalle spalle, stringendo forte per farmi calmare

"A chi lo dovrei dire? Non è proprio un bel ricordo e tantomeno mi fa piacere parlarne" abbassai il tono, solo a pensarci sentivo le lacrime che lottavano contro l'orgoglio per uscire.

"Lo so, ma ad oggi sento il bisogno di far entrare qualcuno nella mia vita di nuovo per una volta. Non voglio apparire come la persona a cui non interessa, quello freddo e senza sentimenti. Tu sai come sono."

"Perciò?"

"Voglio dirlo a Blair."
#SpazioAutrice
ecco a voi il capitolo 12! Scusate è corto, lo so, ma ci saranno delle sorprese nel 13! Promesso. Kisses.

Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora