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Blair
Entrai in stanza cercando di fare meno rumore possibile, per non disturbare Robyn, ma puntualmente c'è sempre un qualcosa sul pavimento su cui si inciampa e tutti si accorgono della tua presenza, e fu proprio quello che mi successe, facendo sussultare Robyn a causa del tonfo che provocai scivolando su una busta posta appena sotto ai miei piedi.
"Ohw, non mi ero accorta della tua presenza, ti sei fatta male?" chiese alzandosi e venendo verso di me, che in quel momento stavo imprecando in tutte le lingue del mondo contro la piccola busta.
"No tranquilla, non è nulla. Che stavi facendo?" chiesi alzandomi dolorante da terra, avvicinandomi al suo computer.
"Prima di addormentarmi guardo sempre dei video, mi fanno rilassare." rispose prendendo il computer per poi stendersi sul letto. Lei, al contrario mio, era già in pigiama, così decisi di andarmi a fare una doccia rilassante..
Appena uscii dalla doccia, indossai il pigiama, mi scaraventai a peso morto sul letto e, dopo pochi istanti, caddi in un sonno profondo..
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Mi svegliai per l'ennesima volta, guardai l'ora e notai che erano le sei e mezza, così decisi di alzarmi, dato che non c'era alcuna possibilità che io mi potessi riaddormentare e vidi che Robyn dormiva ancora beatamente e cercai di non svegliarla come la sera prima. Poco dopo suonò la mia sveglia e fu quest'ultima a far svegliare Robyn.
"Sei già sveglia?" domandò tra uno sbadiglio e l'altro, stropicciandosi gli occhi come una bambina.
"Non ho dormito e quindi mi sono alzata prima." risposi mentre mi risedetti sul mio letto.
"Ma come fai?!" chiese incredula, rigettandosi nuovamente sul letto, mettendosi un cuscino sopra la faccia in segno di disperazione.
"Dai pigrona alzati, così andiamo a fare colazione." le dissi aiutandola ad alzarsi dal suo comodo letto. Mentre Robyn si preparava, guardai il mio orario e lessi che alla prima ora avevo psicologia.
"Tu che hai alla prima ora, Ro'?" chiesi assegnandole un nuovo nomignolo.
"Mi sembra inglese." rispose mentre usciva dal bagno. "Io sono pronta, scendiamo?" mi chiese prendendo un quaderno dal suo zaino.
"Andiamo." presi le chiavi e scendemmo al bar per la colazione.
Robyn ordinò un cappuccino ed io una cioccolata calda, odiavo il caffè. Il nostro ordine arrivò al tavolo dopo pochi minuti e mentre stavo bevendo il primo sorso dalla tazza mi accorsi di avere Luke al mio fianco.
"Ma che fai mi segui?" roteai gli occhi al cielo a questa sua affermazione, detta dopo che si fosse accorto di me.
"E perchè dovrei? Quale sarebbe il fine?" chiesi continuando tranquillamente a bere la mia cioccolata.
"Forse perché sei rimasta incantata dalla mia immensa bellezza." rispose accompagnando le sue parole da gesti teatrali delle braccia.
"No, sono rimasta accecata dalla tua modestia." dissi sarcasticamente, mi piaceva giocare col sarcasmo, soprattutto se si trattava di prendere in giro qualcuno, anche se non tutti hanno la capacità di percepirlo. Appena finii di bere alzai i tacchi lasciandolo lì, senza parole: queste sì che si chiamano "piccole soddisfazioni della vita."
Il suono strimpellante della campanella risvegliò tutti noi studenti riportandoci alla realtà e portandoci ognuno verso la propria aula.
"Buongiorno ragazzi." la professoressa fece il suo ingresso in classe "Io sono la professoressa Matthews e insegno psicologia." la sua presentazione non fu una delle migliori, ma esisteva di peggio. Era una donna sulla cinquantina, anni portati abbastanza bene a dire il vero, non era molto alta, aveva i capelli biondi, gli occhi color ghiaccio e la solita faccia da psicologa...sempre se quest'ultimi abbiano una faccia che li rappresenti..
La lezione non fu affatto noiosa, anzi. Parlammo di cosa si occupasse la psicologia, dei suoi vari rami, tra cui la psicologia infantile, e di quali fossero i suoi sbocchi lavorativi.
La prima lezione si concluse e la prossima sarebbe stata quella di inglese, ma prima di raggiungere la prossima aula mi avvicinai al mio armadietto per cambiare i libri, prima che risuonasse la campanella.
"Hey Blair, come sta andando il primo giorno?" ecco Louis che mi avvolse in uno dei suoi calorosi abbracci.
"Sta andando bene, ad essere sincera." risposi ricambiando l'abbraccio.
"Non abiutarti a questo clima sereno, non è sempre così." mi raccomandò. In realtà non sono mai stata abituata ai climi sereni.
Io e Louis rimanemmo a parlare ancora un po' davanti al mio armadietto, quando la campanella obbligò entrambi a salutarci.
Entrai nell'aula dove si sarebbe tenuta la lezione di inglese e presi posto in fondo alla classe. Sono sempre andata bene a scuola, ma questo non vuol dire che coloro che hanno dei bei voti debbano stare per forza davanti a tutto e a tutti.
La lezione andò avanti per un paio d'ore, ma per la maggior parte del tempo mi ritrovai a vagare con i miei pensieri in un altro mondo e il suono fin troppo familiare della campanella mi riportò alla realtà, indicando la fine delle lezioni. Uscimmo tutti dalla classe e dopo un paio di metri di camminata, riconobbi la figura Robyn.
"Arrivi giusto in tempo, andiamo in mensa?" mi chiese continuando a camminare.
"Certo, credo sia da questa parte." risposi seguendo una grande massa di ragazzi affamati.
Entrammo nella mensa e notai che era davvero immensa: tanti tavoli che variavano dalle forme quadrate a quelle rettangolari per poi finire con quelle circolari. Ci avvicinammo alla fila, che sembrava quasi infinita, e mi accorsi di arrivare contemporaneamente a Luke.
"Ma non è possibile." affermò seccato voltandosi verso di me. A questa sua affermazione non diedi una risposta, lo ignorai completamente, mentre Robyn ci osservava divertita.
"Hey riccia" Luke fu seguito da Calum, che mi salutò con un cenno del capo.
"Ciao Robyn" aggiunse poi.
"Blair, stavo pensando.." il suo tono divenne abbastanza serio "Ti andrebbe di fare qualcosa insieme nel pomeriggio?" per un momento rimasi in silezio, riflettendo sulla proposta del ragazzo difronte a me
"Va bene, a che ora?" chiedi qualche istante dopo.
"Per le cinque davanti alla mia stanza." detto questo sfoggiò un sorriso e vidi lo sguardo di Luke a dir poco sdegnato. Annuii, poi poco dopo arrivò il nostro turno e, io e Robyn, prendemmo il nostro pranzo e ci sedemmo al primo tavolo libero...
"Sono davvero piena." dissi continuando a strofinare la mia mano sulla pancia, dopo aver letteralmente divorato il mio pranzo.
"Ah guarda pensavo avessi ancora fame." aggiunse Robyn ironicamente provocando la mia risata, avevo veramente mangiato troppo.
"Io torno in stanza, devo prepararmi e poi credo che dopo questa mangiata dovrò fare una serie di addominali per farmi entrare ancora i jeans."
"Vengo con te, ma io non faccio gli addominali." scoppiammo in una risata e poi ci incamminammo insieme verso la nostra stanza..
#SpazioAutrice
ecco a voi il capitolo 3! Spero davvero che vi piaccia. Se è così votate e ditemi cosa ne pensate nei commenti! Baci.
~cris

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