Luke
Erano giorni che ripensavo alla conversazione lasciata in sospeso con Blair; era passata quasi una settimana e lei era rimasta con la madre, mentre io fui costretto, sempre da quest'ultima, a tornare al college.
"Hey amico sei tornato!"
"Ciao Cal" lo salutai con tono distaccato
"Che succede? Dove sei stato in questi giorni?" dischiusi la bocca per rispondere, ma non ottenni nulla. A Calum piaceva Blair, non potevo dirgli di essere stato con lei.
"Niente amico, sono stato dai miei" dopo aver detto quelle parole, mi resi conto di aver trovato una scusa pessima.
"Ma se non ci torni da quando sei venuto qui. Luke, ti ripeto la domanda, dove sei stato?" mi chiese nuovamente Calum, accorgendosi dell'enorme bugia che gli stavo raccontando
"...sono stato con Blair" dissi un po' titubante, temendo la sua reazione.
"Ah. E-e come mai eravate insieme? Credevo vi odiaste" abbassò lo sguardo e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, in attesa di una mia risposta.
"Be'..noi.." cercai le parole giuste, ma mi anticipò prendendomi per il colletto e minacciandomi con lo sguardo "C'è qualcosa tra voi, Luke? Per una volta nella tua vita sii sincero con me" lasciò la presa, gettandomi rabbiosamente sul letto
"Senti, Calum, sei nervoso ed è normale, ma non puoi prendertela con me"
"Ah no? Sbaglio o tu eri a conoscenza della mia cotta per Blair? A quanto pare non te ne fregava un cazzo e dovevi rovinare tutto." imprecò, tirando uno schiaffo sulla scrivania
"Non ti permetto di dirmi certe cose, tu mi conosci e sai che non ti tradirei mai." risposi a denti stretti, stringendo le mani in pugni.
"Oh andiamo Luke, sei ridicolo. Eri a conoscenza di tutto ma te ne sei fregato, mentendo a me, ma soprattutto a te stesso." rispose puntandomi l'indice al petto. Non sapevo cosa rispondere, aveva ragione.
La discussione venne interrotta da qualcuno che bussò alla porta
"Luke ho sentito che-" si zittì Robyn, notando le condizioni del mio labbro inferiore "Cosa ti è successo?" chiese preoccupata, osservando la mia faccia sbiancata
"Chiedilo pure al signorino" dissi indicando Calum, il quale era seduto su letto con la testa fra le mani.
"Perché stavate litigando?" chiese Robyn entrando nella stanza. Entrambi rimanemmo in silenzio, nessuno dei due aveva voglia di parlare, tantomeno con l'altro.
"Se non volete parlare, allora vi farò parlare io. Stavate litigando per Blair, ragazzi?" dopo aver sentito la domanda, Calum si alzò e si diresse verso il bagno, barricandosi al suo interno.
"Luke, dimmi cos'è successo" chiese nuovamente, quasi pregandomi, Robyn
"Gli ho detto che sono stato da Blair e, non ha reagito bene" Robyn non rispose, si alzò e si diresse verso il bagno, dal quale Calum non era ancora uscito.
"Calum esci subito da qui. So che non ci siamo mai parlati e né tantomeno consolati, ma ora dobbiamo risolvere questa situazione." fece una pausa ma non ottenne alcuna risposta "Va bene allora mettiamola così: o esci dal bagno senza che io continui a sbraitare o chiamerò Blair e potrei raccontarle tutto, rigirando la situazione a favore di Luke. Ora, a te la scelta." senza alcuna esitazione, Calum uscì dal bagno, mollando uno sguardo assassino a Robyn, la quale gli sorrise con fare soddisfatto.
"Avanti, dimmi come vuoi risolvere la situazione, Miss SoTuttoIo" chiese provocante, Calum.
"Allora: innanzitutto ti ringrazio per il titolo, te ne sono davvero grata; poi vorrei aggiungere che Luke si è trovato con Blair in un suo momento di debolezza e credo le sia rimasto accanto per buon cuore" a quelle sue ultime parole le feci cenno di fermarsi "Be' non è proprio così che è andata." le risposi cercando di trovare le parole giuste per spiegarmi, così feci un sospiro e continuai "Non abbiamo ancora chiarito la nostra situazione, quindi non posso essere certo di quello che sto per dirvi: credo che tra me e Blair ci sia qualcosa, non saprei spiegarvi perfettamente cosa, ma posso confermarvi che è un qualcosa di speciale; è difficile da capire, nemmeno io l'ho ancora capito, ma provandolo tutto cambia." cercai di trattenermi nel divulgarmi, poiché mi stavo procurando varie occhiatacce da parte di Calum
"Io ci crederò solamente se sarà Blair a dirmelo. Fino ad allora, io non mi arrenderò" e queste furono le sue ultime parole, dopodiché si alzò e uscì dalla stanza, lasciando me e Robyn da soli.
"È normale che reagisca così. Tu cosa avresti fatto al posto suo?"
"Credo di aver sofferto abbastanza per amore, Robyn. Non so più cosa farò, nemmeno voglio saperlo. Ma credo che lascerò perdere tutto. Non è giusto che lo faccia soffrire così." le risposi alzandomi a mia volta per uscire dalla mia stessa stanza per andare a prendere una boccata d'aria. Sentii un "Non farlo" provenire da Robyn, ma la ignorai, continuando a camminare. A quanto pare, andar via non bastava. Mi seguì, la conoscevo abbastanza bene per poter dire che non avrebbe mollato facilmente. Le dissi che non l'avrei fatto davvero perché Blair mi piaceva, ma non volevo essere d'intralcio a nessuno, né tantomeno al mio migliore amico. So che al cuore non si comanda, ma a volte è meglio farsi da parte.Blair
Quella fu la settimana più straziante per me e per mio fratello: la mamma peggiorava sempre di più e i medici non facevano altro che allarmarci sulle sue condizioni, non pensando che probabilmente avremmo preferito essere rassicurati piuttosto che affrontare la nuda e cruda verità.
"È ora di andare, Blair" sentenziò mio fratello entrando nella stanza. Mi voltai verso di lui e annuii, mentre le lacrime iniziarono a farsi spazio sul mio viso.
"Verrò il prima possibile, mamma. Promesso." le strinsi forte la mano, mentre le lacrime continuavano a scendere. Lei stava ancora dormendo, ma non sapevamo se si sarebbe svegliata oppure no.
"Ti voglio bene." le mollai un bacio sulla fronte e, prima di crollare definitivamente, uscii dalla stanza insieme a Louis.
"Torneremo questo fine settimana, sta' tranquilla" mi rassicurò mio fratello, salendo in macchina.
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"Hey, siamo arrivati" sussurrò dolcemente Louis, scuotendo leggermente il mio braccio.
Mi svegliai, stropicciai gli occhi per l'enorme quantità luce che penetrava dai vetri e scesi dalla macchina, dirigendomi verso il portabagagli per prendere la mia valigia.
"Louis"
"Dimmi"
"Ho paura" dissi con voce tremante, non ero pronta ad affrontare quella situazione
"Hey non dire così, noi dobbiamo essere forti, cercando di trasmettere la nostra forza anche alla mamma. Va bene? Mi prometti che sarai forte?" annuii alle sue parole e lo abbracciai forte sussurrandogli un "grazie"
"Bene la situazione si sta facendo fin troppo sdolcinata per i miei gusti" disse scherzosamente Louis, smorzando l'atmosfera e prendendo la mia valigia, portandola verso l'ingresso del college.
"Un momento..." corsi verso di lui e lo bloccai per un braccio, facendolo voltare verso di me "Tu stai piangendo!"
"Io non sto piangendo!"
"Ah no, e quegli occhi pieni di lacrime allora cosa vogliono dire?" chiesi incrociando le braccia al petto
"Vogliono dire che sei davvero antipatica" detto questo si girò e iniziò a camminare a passo svelto verso la mia stanza. "Bene e ora non farti vedere fino al prossimo fine settimana" disse liquidandomi con un sorrisetto ironico
"Lo so che mi adori" gli urlai, a causa della distanza che ci divideva.
Dopodiché entrai nella stanza e notai che Robyn non c'era, così posai la valigia e decisi di andarla a cercare.
Durante il tragitto notai un ragazzo alto, che indossava un cappello sportivo e uno scalda collo, nonostante fosse giugno. Mi avvicinai, ma cercai di non dare nell'occhio, e non appena lo superai notai una caratteristica che me lo avrebbe fatto riconoscere anche in mezzo a milioni di persone.
"Luke"#SpazioAutrice
scusate per l'enorme ritardo, ma la scuola è finita da poco e la settimana prossima ho gli spettacoli di danza e quindi spendo la maggior parte della giornata a provare. Spero che vi piaccia detto questo vi lascio, vi auguro una buona giornata. Baci
-cris
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Kiss me
FanfictionQuesta è la storia di due ragazzi, Blair e Luke: Blair è una ragazza di diciotto anni dall'animo buono e sincero, e, come ogni adolescente, in cerca del vero amore. Luke è un ragazzo di diciannove anni, chiuso, scontroso, con un passato ignoto alle...