L' Amante del Tempo ||Winner #Wattys2016||

Prologo

Camminava per le vie strette di Greenwich in modo scosso. Sentiva il suo respiro diventare sempre più affannato e il battito del suo cuore accelerato nelle orecchie. Ogni tanto si guardava indietro, sentendosi osservato. Doveva aspettarselo: dopo il grande rischio che aveva appena commesso, doveva capire che sarebbe finita in quel modo.

Il tramonto aveva appena fatto il suo corso e, nella sera buia, lui camminava con la paura e un pizzico di speranza a fargli compagnia. La ferita al braccio non smetteva di sanguinare. Le sue gambe erano troppo vecchie e indebolite per correre, ma quanto gli sarebbe piaciuto.

Stava camminando da un bel po', tanto da sentirsi stanco, affaticato. Non poteva rinunciare proprio adesso e dopo aver fatto tutta quella strada.

Arrivò alla casa dove era diretto, e imbucò la lettera nella posta, destinata questa ad una bambina di cui solo lui conosceva il destino. Si augurò che la bambina, quando sarebbe diventata grande e avrebbe letto il suo messaggio, credesse sul serio a ciò che era scritto nella lettera.

All'improvviso sentì le grida festose della bambina mentre giocava all'aereo con il papà. Non poté fare a meno di sorridere. Le sarebbe mancata, lo sentiva nel battito del suo cuore. Almeno lei avrebbe avuto più speranze di quante ne abbia avute lui.

Con un sospiro tornò sui suoi passi.

Era pronto per quello che sarebbe accaduto nei prossimi trentacinque secondi. Aveva fatto del suo meglio e tutto quello che doveva fare, lo aveva finito con successo.

Vide i fari di quell'auto maledetta già in fondo alla via. Si mise in mezzo alla strada, con il viso rivolto verso l'automobile. Trasse un respiro profondo e aprì le braccia, come se fosse pronto a prendere il volo verso la pace. Ripensò alla sua famiglia, alla sua bellissima e ormai anziana moglie, che sicuramente lo aspettava seduta sulla poltrona in soggiorno, vicino al camino. E così si lasciò andare, verso la fine. Verso la morte.