È sabato sera e sono a casa da sola: i miei hanno appena festeggiato vent'anni di matrimonio e, come regalo, si sono presi una vacanza di un weekend a Tahiti. Mi hanno chiesto se avevo voglia di andare con loro, ma mi è sembrato giusto lasciarli soli.
Essendo appunto sola sto cercando disperatamente di capire se il vestito che mi sono messa mi sta bene, oppure no. È nero e lungo fino a metà coscia, con una fascia bianca che mi stringe la vita. Ha le spalline sottili ed è il mio vestito preferito. No, non l'ho messo per rendermi più bella agli occhi di Derek (ma figuriamoci), ma perché è l'unico vestito che ho. L'ho preso l'anno scorso a New York, in vacanza con i miei. Appena l'ho visto me ne sono innamorata, e per fortuna mi stava anche bene. L'anno scorso. Adesso non ne sono così tanto sicura.
Sento il campanello suonare e il mio cuore comincia a battermi all' impazzata. Faccio un respiro profondo e mi impongo di calmarmi. Cosa sarà mai un appuntamento con Derek? Respira, Emma, respira.
Mi avvicino alla porta e la apro. Oh ma dai! Come fa a essere sempre così perfetto? Derek indossa una camicia bianca che lo fascia alla perfezione e dei jeans neri. Con le mani in tasca poi, posso svenire tra cinque secondi. Cinque ... quattro ... tre ... due ...
«Ciao» dice. Okay, sono definitivamente morta. La sua voce è così profonda ... Emma! Riprenditi, datti un contegno!
«Ciao!» dico con voce stridula. Lui sorride. Ha i denti perfetti e bianchissimi. Mi sono lavata i denti?
«Sei bellissima». Oh. Beh ...
«G ... grazie». Lui mi osserva, sempre con le mani in tasca.
«Vogliamo andare?».
«Oh si. Arrivo subito, vado a prendere la borsetta» e richiudo la porta. Gli ho davvero chiuso la porta in faccia?
Vado a prendere la borsetta, una semplice pochette nera, e ritorno all'ingresso. Mi guardo allo specchio e riapro la porta. Derek è ancora lì, nella stessa posizione di prima.
Chiudo la porta a chiave e lo seguo. Mi accompagna ad un Audi A4 nera che sembra nuova. Oh adoro le Audi. Mi apre la portiera del passeggero, salgo in auto e Derek richiude la portiera. La macchina è ordinata e pulita, e ha il suo profumo. Lo inspiro senza farmi notare. Ah che buono ...
Derek accende il motore e parte.
«Dove andiamo?» chiedo.
«Sorpresa» dice con il suo solito ghigno. Tipico.
Dopo circa un quarto d'ora di macchina arriviamo in un grande parcheggio. Durante il viaggio c'è stato un silenzio profondo, un po' imbarazzante. L'unica volta che ho parlato è stato quando Derek mi ha chiesto come stavo dopo la febbre e io gli ho risposto che stavo bene, che già dal giorno dopo che è venuto a trovarmi stavo molto meglio. Lui ha sorriso e ha detto: «Non mi sorprende». Non ho capito cosa intendesse dire con quella frase, ma ero troppo nervosa per soffermarmici.
Il parcheggio è pieno e tante persone si dirigono verso nord. Dopo poco tempo capisco dove Derek mi ha portato: al Luna Park. Mi è sempre piaciuto andare al Luna Park.
Appena passata la grande insegna all' entrata del parco giochi, noto subito che c'è davvero tanta gente. Derek si ferma e, per il forte rumore che provocano le persone, si avvicina al mio orecchio per sussurrarmi: «È meglio se ti prendo per mano, rischio di perderti se non lo faccio». Il mio cuore comincia a battere forte, e come se non bastasse, quando mi prende la mano tra la sua comincio ad avere una strana sensazione allo stomaco. Che siano le famose "farfalle nello stomaco"? Tolgo quel pensiero dalla mente e cerco di rilassarmi. La sua mano è calda sulla mia e con il pollice mi accarezza il dorso andando avanti e indietro.
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L' Amante del Tempo ||Winner #Wattys2016||
Teen Fiction**** WINNER WATTYS 2016 **** ||Completa|| Emma McKarty è una ragazza semplice, ma con grandi potenzialità. Quello che non sa, però, è che il suo futuro, e forse anche il suo presente e il suo passato, stanno per cambiare. Quando la realtà dei suoi p...