Capitolo 22

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La mia mano tremava, mentre la tenevo stretta a quella di Sadie. Andammo insieme dal suo medico, anche se aveva fatto molte storie prima di accettare la mia proposta.
-Lou, ho capito quello che vuoi fare. Non ci sono somme di denaro che tengano... Sono troppo malata.
Lo disse con una sicurezza tale da farmi rabbrividire.
-Voglio assicurarmi che venga fatto tutto il possibile. Non riuscirei a sopportare di vederti stare ancora più male di così!
Sadie non era in grado di faticare più del limite a lei possibile, così aspettammo l'ascensore che ci portò al terzo piano dell'ospedale. Nel reparto in cui arrivammo, vidi uomini e donne ma anche bambini ridotti in fin di vita dal cancro. Non era ancora chiaro quanto il male di Sadie fosse espanso, ne sapevo di cosa si trattasse precisamente. Non ero uno stupido però, avevo già visto persone avere i suoi stessi sintomi.
-Bene, tocca a noi-le dissi non appena uscirono dei pazienti dallo studio del medico - dammi la mano. Ci sono io con te.

-Salve Sadie!- esclamò l'uomo in camice non appena vide lei sulla porta
-Salve dottore, lui è...un mio amico.
Non sapeva quale parola usare per descrivermi. Quel suo tentennamento mi fece sperare che da me, desiderasse qualcosa di più di una semplice amicizia. Non era quello che provavo io, lo sapeva benissimo.
-È un piacere conoscerla di persona Louis.
Mi guardò dubbiosa, non capendo come facessi a conoscerlo.
-Zio, è un piacere rivederti.
Avere un familiare come medico a quei livelli, sono fortune. Non finirò mai di ringraziarlo per quanto riuscì a fare per Sadie.
-Non mi avevi detto che fosse tuo zio! Perché non l'hai fatto?- mi chiese lei a bassa voce
-Dopo ne parliamo.
-Allora Sadie, come ti senti oggi?- chiese lui mentre scriveva qualcosa in modo veloce su di un foglio. Lei sospirò, il che mi rese ancora più nervoso
-Questa mattina ho avuto dei forti dolori al petto- mi guardò  un po' imbarazzata, infondo l'avevo costretta a rivelarmi cosa avesse.
Sentivo tutto come dovuto però, mi stavo innamorando di lei.
-Le cure però stanno funzionando. La massa tumorale si sta ritirando a poco a poco...- disse mio zio- non è cambiato molto dalla scorsa settimana.
-Voglio sapere nei minimi dettagli, tutto!
dissi io senza peli sulla lingua.
Lei mi guardò per un momento, poi abbassò gli occhi sul tavolo
-Louis, la tua amica ha un tumore ai polmoni. Lo abbiamo scoperto in tempo, le cure stanno funzionando. Queste cose però... devono essere controllate ogni momento. Per adesso, è tutto nella norma.
Terminò con un sorriso, mi fece sperare per il meglio.

-Ora sai tutto...- mi disse lei in tono acido
-Mi dispiace averti costretta a farlo!
-Invece, sono contenta che qualcuno sappia la verità- il tono della voce era diventato malinconico
-I tuoi genitori?- le chiesi io aprendole lo sportello della macchina
-Abitano in Europa ora, non li vedo da un anno...
-Non pensi sia il caso di sentirli?- volevo a tutti i costi metterla a suo agio
-Andiamo a casa ora...
Misi in moto il motore della macchina per portarla a casa quando l'angoscia iniziò a travolgermi.
-Lou, ti vedo molto giù.
-Affatto! Sono contento di essere qui con te, ora. Che ne dici di vedere un film questa sera?
-Ma non ti sei riposato neanche un momento da quando sei tornato!
-Non ne ho bisogno... Ogni istante che passo insieme a te mi da la carica!

Guardammo un film insieme quella sera, tutto era andato bene. Non ci fu nessun bacio, me ne preoccupai. Sadie però aveva vissuto tante emozioni diverse quel giorno, così come me.
Cercai di non dar peso alla cosa.
Quando tornai a casa si erano fatte ormai le due del mattino, ma non mi importava. Presi il telefono e chiamai mio zio, volevo sapere se quello che aveva detto davanti a Sad era la verità.

In the Shadows; L.TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora