Capitolo 26

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Probabilmente la nostra relazione era già in pericolo. Sono uno stupido a preoccuparmi così, ma non riesco a togliermi dalla testa quell'immagine. "Travis" era il nome del mio problema.
Feci alcune ricerche come era al mio solito, volevo indagare e sapere con chi stavo competendo. Sadie sembrava più che certa dei sentimenti che provava per me, ma non mi fidavo di lui.

In quei giorni tutto stava procedendo per il meglio. Io e Sadie ci vedevamo regolarmente e ogni volta passavamo dei bellissimi momenti insieme. Per lo più ci piaceva andare al cinema insieme, visto che avevamo i gusti molto simili non era difficile trovare un film che piaceva ad entrambi.
Su Travis non venni a sapere molto, solo che era stato bocciato più di una volta al liceo. Aveva la stessa età di Sadie, visto che  erano andati a scuola insieme.
Lo conosceva da più tempo di me, e questa cosa mi faceva impazzire.

-Non vuoi proprio demi chi è quel ragazzo che ti ha riportata a casa, vero?- le chiedo io con un sorriso.
Siamo sdraiati sul mio divano, mentre lei tiene le sue gambe incrociate sulle mie ginocchia
-È solo un mio amico Lou, perché ti preoccupi così tanto?- distrattamente rivolge gli occhi sul suo telefono che inizia a vibrare
-È lui...vero?- il tono della mia voce si fa più rude, ma non cerco di arrestarlo
-Si...vorrà sentire come sono andati i controlli. Ha scoperto da poco che non sto bene, si sta preoccupando per me.
Cavolo, ero stato uno stupido a pensare che potesse esserci qualcosa tra di loro.
-Rispondi, scusami mi sono sbagliato...
Mi alzo dal divano e mi dirigo in giardino. Sento la sua voce dolce parlare al telefono con un altro ragazzo, ma so che tutte le mie paranoie in realtà non esistono.
Cammino per il giardino , respirando a fondo.
L'ansia ormai faceva parte di me, da quando avevo perso Anne davanti ai miei occhi, tutte le paure del mondo si erano impadronite di me.
Mi siedo sulla fredda panchina di marmo che si trova ai piedi della piscina
-Lou!- la sua voce è distante ma riesce comunque a catturare tutta la mia attenzione
-Sono da questa parte!- mi alzo in piedi e le faccio cenno di raggiungermi.
Ha l'aria affaticata, così la raggiungo a passo veloce.
-Ehi ti senti bene?- domando poggiandole una mano sulla spalla
-Si. Travis mi ha chiesto di raggiungerlo a casa sua, ha organizzato una cena per me. Ci saranno tutti i nostri ex compagni di scuola..- aveva il fiato corto, ma tutto sommato era serena. Non avrei mai potuto dirle di non andare , anche se dentro di me era quello che volevo.
-Ti divertirai un sacco!- le dissi abbozzando un sorriso
-Vieni con me?- rimango basito, non mi aspettavo quella richiesta
-Credevo non mi volessi fra i piedi...- le dico ridacchiando
-Io ti voglio con me!- mi dice in tono coinciso.
Ancora una volta tutte le mie paure si sono dimostrate infondate.

Passai a prenderla alle otto in punto. Mentre aspettavo che uscisse da casa, mi ero appoggiato alla macchina con lo sguardo fisso sulla porta di casa.
-Ehi, puntuale come sempre!- si avvicina al mio viso e mi bacia con delicatezza. È incantevole. Indossa un vestito bianco(non aderente, non era da lei) i capelli erano ordinati all'indietro e aveva un profumo fruttato che mi ricordava un paese tropicale.
-Sei la bellezza fatta a persona!- le dico in tono fiero -Sali in macchina prima che ci ripensi e ti porti in braccio verso la tua stanza
-Agli ordini!- rispose con un occhiolino.

Non sapevo che la cena sarebbe stata a casa di questo "Travis". Parcheggiai l'auto davanti alla sua casa super lussuosa.
Doveva sicuramente essere nato in una famiglia abbiente a Toronto, ma non sapevo niente su di lui.
-Cerca di mantenere a freno la gelosia...- aveva paura che facessi qualche scenata. Louis controllati!
-Andrà tutto magnificamente, finché rimarrai incollata a me!- le diedi una pacca sul fondoschiena ed entrammo.

C'erano un sacco di persone. Più che una cena era stata organizzata una vera festa!
Travis non mantenne le distanze da Sadie, così fu costretto a subire tutti i miei sguardi intimidatori.
Si era presentato educatamente, ma sapevo che sotto sotto provava qualcosa contro di me.
-Lou, andiamo a ballare?- mi chiese Sadie porgendomi la mano
-Non credi di averlo fatto abbastanza?- avevo paura per la sua salute, esageravo ma non volevo rischiare che le succedesse qualcosa
-Mi sento benissimo, sai che sto meglio. Alza quel sedere e fammi ballare!
Tutti ci osservavano curiosi. Sapevano chi ero io e sapevano come stava la ragazza che tenevo stretta fra le mie braccia.
-Posso?- mi voltai al tocco di una mano sulla mia spalla. Travis era accanto a noi due impaziente che Sadie gli dicesse di "si".
-Ha ballato tanto, sei stanca vero?- le dissi sperando che stesse al mio stesso gioco
-Un altro ballo non mi farà cadere a terra! Andiamo!- non potei fare niente che lui la prese per mano e la portò al centro del salone.
Iniziai a maledirlo, ma rimasi anche deluso dal comportamento di lei.
Devo rimanere calmo.
Osservai tutto, i miei occhi erano attenti come non era mai successo prima di allora. Stavo tenendo d'occhio la cosa più preziosa che avessi.
I loro corpi si fecero sempre più vicini, lui le stava parlando all'orecchio e lei scostava il suo viso solo per ridere a qualcosa che le aveva detto.
Me ne vado. A grandi passi raggiunsi l'uscita.
Avevo la rabbia in corpo, non mi fermai e tornai a casa da solo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 27, 2015 ⏰

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