Capitolo 10

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L'uomo con il cappuccio in testa era difronte a noi, a qualche metro di distanza.
Di Anne non c'era traccia.
La paura mi assalì.
Guardai Thomas in cerca di una risposta.
-Abbiamo i soldi. Dove è la ragazza?-chiese lui con tono deciso.
Forse era meglio lasciar parlare lui.
La polizia era nelle vicinanze, ma quella situazione non era di certo delle più tranquille.
-La ragazza comparirà non appena mi darete i soldi.-disse l'uomo con la voce ovattata dal cappuccio
-Come facciamo a fidarci di lui?-chiesi a Thomas sottovoce
-Lancia a metà distanza il sacchetto. Se Anne compare, andrà bene ...altrimenti credo che gli agenti interverranno. In ogni caso, sarà arrestato.
-Cosa diavolo avete da parlare? Datemi i soldi!-urlò il tizio incappucciato senza farsi problemi.

Mi fidai di Thomas, e così lanciai i soldi ad un metro circa da noi.
Passarono diversi minuti, prima che l'uomo tendesse la mano per afferrare il sacchetto da terra.
Ad un tratto, un agente comparve all'improvviso, gettandosi sull'uomo e ammanettandolo.
-Lasciatemi! La ragazza è qui, lasciatemi!-gridò con tutto il fiato che aveva in petto.

Mi voltai verso sinistra, catturato da un movimento improvviso tra gli alberi.
Era Anne.

Ad un tratto un colpo di pistola squarciò l'aria, non molto distante da me
-Non avrete mai la ragazza!-gridò il bastardo.
Un tonfo pesante, tra le foglie, fu quello che seguì dopo.
Anne era stesa a terra, con un colpo di pistola dietro la schiena.

Senza pensare, iniziai a correre verso di lei seguito da mio fratello.
Gli agenti iniziarono ad inseguire il presunto omicida, mentre altri cercarono di rianimarla.
Io rimasi li, inerme.
Non riuscivo a pensare, non riuscivo a muovermi.
Era come se tutto il mondo si fosse fermato.
-Spostiamoci da qui..-era la voce di Thomas , che cercava di riportarmi al presente.
Mi prese per un braccio, e mi trascinò lontano  dalla scena più dolorosa che avessi mai visto.

Anne era stesa a terra.
Era pallida e ricoperta di sangue.
I suoi capelli erano lunghi e mossi, mentre i suoi occhi erano chiari e senza espressione. 
Le labbra si stavano facendo sempre più viola.
"Ora del decesso, le diciotto e ventuno minuti."
Disse il poliziotto più giovane che aveva cercato di rianimarla.

Quello che successe dopo, non riesco ancora a ricordarlo alla perfezione.
Andammo alla centrale di polizia, essendo testimoni della vicenda, dovevamo partecipare a tutti gli atti giudiziari.
L'uomo che tolse la vita ad Anne fu arrestato, così come il suo complice.
Erano già noti alla polizia, per aver commesso qualche estorsione a gente benestante. Non era ancora chiaro però, quanto tempo sarebbero rimasti in carcere.
L'uomo che aveva fatto partire il colpo, avevo avuto l'occasione di vederlo più volte.
Era un ragazzo di appena trent'anni, con uno sguardo terribilmente cattivo. Forse non era del tutto sano di mente...
Cercai di trattenere la mia rabbia, anche grazie al supporto di mio fratello.
-Ha chiamato papà. Hanno saputo di questa storia... Vogliono che andiamo da loro per il weekend. Forse, è meglio se per un po' non ci facciamo vedere in giro Lou.-mi disse Thomas comparendo all'improvviso sulla sedia accanto alla mia
-Non ci sarà un funerale per Anne. Verrà cremata oggi stesso...-continuò lui.
Quella decisione, era stata presa da lei stessa, molto tempo prima. Quando era alla clinica, aveva lasciato scritto di voler essere cremata, non appena avesse perso la vita.
Non ero molto d'accordo con quella scelta, ma non potevo farci nulla.

Eleanor uscì in lacrime dall'obitorio , che per poco ,avrebbe ospitato ancora Anne.
-Non posso accettare tutto questo...come è potuto succedere?!-cadde tra le mie braccia, disperandosi.
-Calmati. Purtroppo siamo stati impotenti davanti a tutto questo... Non potevamo salvarla, purtroppo. Non hai idea di quanto mi dispiace. -gli dissi accarezzandogli i capelli.
In quel momento non pensai a lei come la mia ex ragazza.
Stava soffrendo, esattamente come stavo soffrendo io.

In the Shadows; L.TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora