Unprotected ⚓︎ l.s.

XXIII

Continuano a baciarsi per un tempo che pare infinito, mentre Louis intreccia le gambe dietro la schiena di Harry per reggersi meglio.
Posa una mano fra i suoi capelli, giocandoci appena e facendoli passare ripetutamente fra le dita.
Vorrei che fosse sempre così, pensa, stringendosi maggiormente al corpo del riccio, mente quest'ultimo gli accarezza la schiena ininterrottamente.

Lo squillare del telefono li interrompe, facendoli sobbalzare appena.
Harry scrolla le spalle, impossessandosi nuovamente delle sue labbra, ma Louis lo ferma, poggiando le mani sul suo petto.

"Dovresti rispondere, Harry" gli dice, accarezzandogli il viso con il dorso della mano.

"No, non devo. È Richard e si ricorda di me solo quando finisce di scopare con Smith" mormora, scuotendo energicamente il capo.

Louis, a quel punto, si avvicina nuovamente, catturando le sue labbra in un nuovo bacio, abbracciandolo forte.
Ci sono qui io, Harry, pensa, mentre approfondisce il contatto e fa sgusciare la lingua fra le sue labbra, intrecciandola con la sua.
Un gemito fuoriesce dalla bocca illegale - come gli piace definirla - di Harry, ed istintivamente si ritrova a far scivolare una mano dentro ai pantaloni del riccio, infilandola poi nei boxer e cominciando a massaggiare lentamente la sua erezione, facendolo ansimare indecentemente, senza mai staccarsi dalle sue labbra.
Gli sfiora la punta con il pollice svariate volte, per poi tornare a pompare lentamente, a ritmo impostato, mentre con le labbra si sposta a martoriare il suo collo, lasciandovi un segno violaceo che pare urlare "sei mio".
Harry lascia andare la testa all'indietro, poggiandola contro il muro e "Ti voglio" sussurra solamente, tornando a guardarlo negli occhi.