LXXIII

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Un piccolo appunto prima di lasciarvi alla lettura: non mancano molti capitoli alla fine della storia. Quindi non aspettatevene troppi, all right?

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Vivono nuovamente insieme da qualche settimana, tutto è perfetto e Louis non potrebbe essere più felice.

La mattina si sveglia fra le braccia di Harry, gli bacia le labbra e quest'ultimo ridacchia e lo ripaga con una sessione di solletico.

Lo ama, si amano.
Stanno bene e tutti, persino i loro genitori, sono rimasti piuttosto colpiti dal modo in cui erano riusciti a risolvere tutti i loro problemi.

Anche lui, in realtà, era abbastanza scioccato - in senso buono -, ma andava più che bene.

Si passa una mano fra i capelli, puntando lo sguardo sulla porta d'ingresso, dopo aver sentito Harry infilare la chiave nella serratura.

Dopo qualche secondo il riccio entra nel loro appartamento e gli sorride, sfilandosi la giacca e le scarpe.

"Ciao, amore" lo saluta, avvicinandosi a lui, sedendosi poi sul divano.

"Ehi, com'è andata?" chiede, accoccolandosi al suo fianco, portando un braccio attorno al suo busto.

Harry gli bacia la fronte, per poi "Bene, ho chiuso qualche pratica e cercato di portarne avanti altre. Tu, amore, cos'hai fatto?"

"Nulla in particolare; sono passato da mia madre e poi sono tornato qui, ho guardato un po' di televisione e poi basta" racconta, poggiando la testa sulla sua spalla.

Harry annuisce, accarezzandogli il braccio con le dita. "Ti ricordi quand'è la cena da Niall?" domanda dopo qualche minuto passato in silenzio.

"Penso sia venerdì, ma non ne sono sicuro. L'ho segnato sul calendario, però, quindi dopo possiamo controllare" dice, sbadigliando appena. "Ora, possiamo non pensare a nient'altro che noi? Ti vedo troppo poco" si lamenta, avvicinandosi maggiormente al corpo di Harry.

Il riccio ridacchia e gli bacia nuovamente la fronte. "Lo so, lo so. Non immagini nemmeno quanto mi manchi mentre sono in quell'ufficio. Ma non preoccuparti, i miei orari cambieranno durante i prossimi mesi ed avremo più tempo per noi" lo rassicura.

Louis sorride, alzando lo sguardo e puntandolo nel suo. Si allunga appena e fa combaciare le loro labbra in un bacio leggero, quasi impercettibile, come per ringraziarlo di tutto ciò che sta facendo per farlo stare bene.

"Grazie" sussurra poi, baciandolo a stampo e sfiorandogli il naso con il proprio. "Ti amo" aggiunge, qualche secondo dopo.

"Ti amo anche io, Lou, tanto"

Unprotected ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora