LVI

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Harry esce di casa passandosi stancamente una mano fra i capelli e sbadigliando sonoramente, fregandosene delle buone maniere.

Ha sonno e non vede l'ora di nascondersi sotto alle coperte con il corpo di Louis spalmato addosso al proprio.

Sono abituati a rimanere appiccicati per tutta la notte, l'uno fra le braccia dell'altro; e anche quando non succede, le volte in cui Harry rimane da Niall per una serata fra amici, si cercano fra le lenzuola, tastando il posto vuoto accanto.

Sono proprio fottuto, non è vero?, pensa mentre mette in moto l'auto e si dirige verso il locale in cui si è svolto - o forse ancora si sta svolgendo - l'addio al celibato di Oli.

Ci mette poco, grazie al traffico inesistente della notte, e parcheggia poco distante dall'ingresso.

Si avvicina alla porta e spiega al buttafuori che è solo venuto a recuperare il suo ragazzo e che sarebbe uscito nel giro di cinque minuti, perciò l'uomo lo lascia passare tranquillamente, dopo aver visto un suo documento.

Una volta dentro viene subito assalito da un forte odore di alcol e fumo - seppur sia vietato farne uso all'interno di qualsiasi locale -, mentre si guarda attorno e cerca invano la figura minuta di Louis.

Si sposta sbuffando, il labbro inferiore stretto fra i denti ed una voglia pazzesca di uscire da quel posto.

Un paio di ragazzi lo adocchiano, salutandolo con un cenno del capo, sogghignando. Li ignora bellamente, continuando per la sua strada, dirigendosi verso i bagni, visto che Louis sembra non essere da nessun'altra parte.

Apre la porta e la sua attenzione viene catturata da una risata dai tratti quasi femminili. Louis.

Alza lo sguardo, già pronto a salutarlo e a dirgli che è venuto a prenderlo, quando le parole gli muoiono in bocca e si ritrova a sgranare gli occhi.

Louis è schiacciato contro la parete, stretto fra le braccia di un uomo che non è lui e sta ridendo, lasciandosi marchiare il collo come se nulla fosse.
È probabilmente ubriaco, ma non gli importa.

È con un altro e fa male. È con un altro ed ora lo sta baciando, davanti ai suoi occhi. È con un altro e vorrebbe solamente scomparire dalla faccia della terra.

Non di nuovo. Non di nuovo. Non di nuovo.

Si avvicina ai due, il passo più svelto e gli occhi pieni di rabbia ed un pizzico di dolore.

"Spostati" ringhia, poggiando una mano sulla spalla dell'uomo che ha ora le dita strette attorno ai fianchi di Louis.

Quest'ultimo alza lo sguardo e perde il sorriso, una volta riconosciuto il suo ragazzo.

"H-Harry, i-io" prova a parlare, ma Harry lo blocca con un'occhiata gelida, prendendolo poi per un braccio e trascinandolo fuori dal locale.

È ferito, arrabbiato, deluso. Si sarebbe aspettato di trovarlo ubriaco, magari anche fatto di qualche strana sostanza, ma non si sarebbe mai aspettato questo, soprattutto perché Louis sapeva.

Quindi fa salire il castano in macchina e poi si appresta a fare lo stesso, mentre Louis congiunge le mani in grembo e le osserva, con gli occhi lucidi e le labbra che tremano. Evidentemente è abbastanza lucido da sapere di aver fatto un gravissimo errore.

"H-Harry, per f-favore" sussurra, ma Harry scuote semplicemente la testa e non parla. Lo riaccompagna a casa alla svelta, superando il limite di velocità, fregandosene di tutto e tutti.

Una volta davanti a casa loro porge le chiavi a Louis e "Sali, io vado da Niall" dice, senza guardarlo in faccia.

"O-okay" mormora Louis, sfiorandogli appena il braccio con le dita, scendendo poi dalla macchina mentre comincia a singhiozzare.

'Fanculo Louis. 'Fanculo Richard. 'Fanculo tutti.

Una volta solo, lontano dagli occhi dispiaciuti del castano, Harry scoppia a piangere.

Unprotected ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora