Capitolo 3

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Pov's Emma
Stefano mi salutò con un semplice 'ciao' io cercai di non dargli molta importanza e risposi con la stessa parola ma in un modo troppo freddo, che mi fece mancare il cuore dal petto.
Ero ancora innamorata di lui. Lo sono sempre stata, d'altronde. Anche quando mi aveva tradita con Giulia. Ma ormai io avevo girato pagina con un'altro uomo, e lui era sposato e aveva un figlio bellissimo con una strafiga quindi...ormai non pensava più a una piccola paffutella con la pancetta come me.
Io cercavo di non pensare più a lui. Ma fu invano, anche se stavo con un'altro non riuscivo a smettere.
Ma quando ha pronunciato il 'ciao' mi sembrava un po' a disagio, sentii la sua voce tentennare come se fosse in imbarazzo, o magari lo era. Ma perché? Magari provava ancora qualcosa per me? Nha, non credo, non poteva.
Cercai di distrarmi da questi pensieri parlando con Davide. Per me era come un fratellino, anche quando stavo con Stefano e veniva a casa nostra o io andavo da lui, mi chiedeva sempre se gli potevo leggere le fiabe prima di andare a letto, e io lo facevo molto volentieri, accoccolandomi nel letto con lui, che non mi lasciava la mano finché non si addormentava.
"Amore lo sai che mi sei mancato tanto tanto tanto? Anche a Tano sei mancato, chiedeva spesso di te! Mi diceva:'Bau bau dove è il mio zietto bau bau" dissi facendole il solletico e sorridendo.
Lui si dimenò cercando di staccarsi dalle mie grinfie mentre rideva come non mai.
Ad un certo punto mosse la mano così vicina alla mia faccia che vidi il braccialetto che aveva al polso. Il braccialetto 'speciale' che gli avevo regalato io. Per me quel braccialetto era molto importante perché me lo aveva regalato mia nonna Uccia, ma avevo deciso di darlo a lui perché un giorno mi regalò il suo peluche preferito (un piccolo orsacchiotto, chiamato da lui Teddy, di un marrone chiaro, con un bellissimo fiocco celeste nel collo), quello a cui teneva di più perché glielo aveva dato il nonno prima di andare in cielo...
Gli avevo detto che quel braccialetto gli avrebbe sempre ricordato me e che doveva indossarlo fino a quando avrebbe smesso di volermi bene.
Lo ha tenuto al polso per tutto questo tempo, vuol dire che non mi ha mai scordata, e questa cosa mi fa sentire speciale☺️
"Hai ancora il braccialetto? Quindi non ti sei dimenticato di me? E non hai smesso di volermi bene?" Dissi con un faccino dolce.
"Certo che no! Non l'ho mai tolto, è sempre nel mio polso da quando me lo hai regalato😊 e tu il mio orsacchiotto lo hai tenuto?"
"Ti posso dire una cosa all'orecchio?"
"Si"
Mi avvicinai piano piano al suo orecchio e le sussurrai dolcemente:"Teddy dorme sempre con me nel mio letto, e ogni volta che lo abbraccio penso sempre a te❤️" mi staccai dal suo orecchio e lui mi abbracció fortissimo, così le dissi:"Ti voglio bene amore"
Davide mi abbracció più forte e rispose:"Ti voglio un mondo di bene anche io, zia💕"
Appena sentii pronunciare il nome 'zia' mi si illuminarono gli occhi. Mi mancavano i momenti in cui mi chiamava con quel nome, così mi staccai dall'abbraccio e lo guardai fisso nei suoi fantastici occhi color mare, così sorridendo gli dissi:"Come mi hai chiamato?"
"Zia, perché?" Disse in tono preoccupato.
"Amore lo sai che io amo quando mi chiami così, ma mo non mi puoi chiamare 'zia'...ce..capisci?"
"Anche a me piace molto quando mi chiami 'amore' mi fai sentire importante ahahah ma se a me piace chiamarti zia e a te piace tanto quando lo faccio, perché non ti devo più chiamare così?"
"Allora io ti chiamerò sempre 'amore' perché per me sei molto molto importante ahahah quindi AMORE, tornando al fatto della zia, ormai io non sono più la fidan...ce...ormai tuo fratello ha un'altra ragazza al suo fianco che, credo, ami alla follia, quindi devi chiamare lei 'zia' non me..." Dissi mordendomi il labbro inferiore e guardando su per non far scendere le lacrime.
"No dai zia non piangere" mi abbracciò forte. Io non riuscii a trattenere una piccola lacrima che mi scese veloce rigandomi il viso. Davide si staccò dall'abbraccio e con la sua piccola manina mi asciugó il viso e sorridendo disse:'No zia! Mi dispiace, ma non posso"
"Non puoi cosa?" Dissi guardandolo negli occhi
"Non posso chiamare quella lì 'zia', non ce la faccio...non posso. Punto! Per me l'unica vera zia che mi tratta come un suo vero nipote sei tu! Non lei, capito?"
"Amore, intanto 'quella lì', come dici tu, ha un nome"
Stefano intervenne subito dicendo:"Belen..."
In tutto il nostro discorso lui è stato li fermo, imbambolato come...boh non so come, ma sembrava sconvolto dalle nostre parole.
"Si infatti...Belen...almeno chiamala con il suo nome, perché è lei adesso tua...zia"
Lui non sa quanto mi fa male parlargli di queste cose, ma non posso fare altrimenti, è per il mio bene, per il suo e per quello di Stefano
"No zia, no! Lei non sarà mai mia 'zia' ok? Lei per me sarà SEMPRE 'la fidanzata di mio fratello', non di più!"
"Dai Davidì..."
"Solo perché me lo stai chiedendo tu la posso chiamare al massimo, Belen!"
"Bravo, amore" sorrisi
"Ma zia, tu sarai sempre la mia zietta preferita, anche se non stai più con Stefano" pronunció il nome del fratello con un tono di sfida e si girò da lui fulminandolo con un solo sguardo.
Amo quel bambino ahahah. Mi difendeva anche se dall'altra parte c'era suo fratello maggiore.
Alle sue parole sorrisi ancora, ma mi scese una lacrima che non sono riuscita a trattenere per me, così Davide mi guardò triste e mi prese la faccia con le mani dandomi un bacino in fronte, poi sorridendomi mi disse con dolcezza:"Dai zia lo so che questi discorsi ti fanno male, anche se non lo dai a vedere, ma ormai ti conosco. Su adesso asciugati le lacrimucce e abbracciamoci forte, così ti passa tutto"
Sorrisi, feci quello che mi aveva detto e lo abbracciai, stringendolo forte a me.
"Tu sarai sempre la mia 'zietta' come io sarò sempre il tuo 'amore' ve?" Mi sussurró nell'orecchio.
"Certo, amore mio!"
"Ti voglio bene zia❤️"
"Anche io te ne voglio, amore❤️"
Così dicendo lo abbracciai ancora più forte prima di lasciarlo andare verso Stefano che sembrava allibito, disorientato...non so, era un misto di tutto.
Per svegliarlo dall'incantesimo che aveva mi alzai e gli schioccai due dita sulla faccia.

Pov's Stefano
Scossi veloce la testa come a togliermi i pensieri che avevo e dissi balbettando come un deficiente:"Ehm...E-E-Emma...c-come stai?"
Dopo aver formulato la domanda mi resi conto che era una domanda stupida. MOLTO stupida. Lo vedevo bene come stava, era distrutta, aveva il viso sofferente con ancora una lacrima che le bagnava le sue guancette paffutelle che io amavo tanto...che AMO tanto.
Lei abbassó lo sguardo e asciugandosi la faccia con le maniche della maglia disse:"Bhe...non saprei...ora come ora...non..."

•Amore infinito~Emma&Stefano•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora