Pov's Stefano
Uscii dalla porta incazzato nero. Perché cazzo doveva menzionare sempre sto Fabio? Avevo capito che stava rientrando, non c'era bisogno che me lo dicesse trecento volte, e che cazzo!
Guidai come un'ubriaco, l'incazzatura mi fece distrarre dalla strada, infatti molti automobilisti mi suonarono inveendo contro di me, io ce li mandavo a fanculo urlando oppure mettevo il mio terzo dito fuori dal finestrino.
Arrivai a casa sano e salvo. Aprii di scatto la porta sbattendola dietro di me. Andai in cucina a prendermi una birra per poi buttarmi nel divano.
"Com'è andata Ste?"
Mi chiese Davide uscendo dalla cameretta.
"All'inizio benissimo! Abbiamo scherzato, ci siamo riempiti di farina giocando a rincorrerci, abbiamo dormito per quasi un'ora abbracciati nel divano. Fino a qua tutto ok. Tutto perfetto, ma poi..."
"Poi? Dai Ste, cosa è successo dopo?"
Feci un sospiro
"Beh...dopo mi sono incazzato con lei..."
Vidi Davide pronto a uccidermi, così continuai
"...ma avevo una buona ragione!"
"Spiega Stefano, spiega! Spera che sia una motivazione valida"
"Si! In pratica mi sono incazzato con lei perché non smetteva di ripetermi 'fra un po' arriva Fabio' 'sistemiamo prima che arrivi lui'. Sembrava che Borriello non ci potesse mai vedere nello stesso posto contemporaneamente, voleva cancellare tutte le prove della mia presenza prima che arrivasse quello! A me sta cosa mi ha mandato in bestia! Perché cazzo Fabio non deve sapere che io sono stato da lei? Ha paura di lui per caso?"
Davide mi guardó male poi si avvicinò a me e con un tono di rimprovero disse:"Stai scherzando? Gli hai fatto una scenata di gelosia? Ma tu si tutt sciem! Lei non è ancora tua, bello! Quindi è normale che voglia tenere nascosta la tua presenza al ragazzo, no? Tu, se ci fosse stata ancora Belen, avresti invitato Emma a casa o avresti fatto capire a Belen che lei era venuta qui?"
Beh sicuramente no, ma non volevo dare la soddisfazione a mio fratello quindi risposi:"Si! Che problemi ci sarebbero? È solo un'amica, quindi l'avrei fatta entrare a casa anche se ci fosse stata Belen."
"Non ci credi manco tu a quello che stai dicendo, dai!"
Aveva ragione quindi non risposi, ma mi alzai e andai in cucina.
Mi feci un panino con dentro metà frigorifero, poi addentandone un pezzo chiesi a Davide se lo voleva anche lui, visto che era ora di cena. Lui acconsentì allora mi alzai e gliene feci uno.
"Ma Santi? Dov'è? Non si è accorto che sono arrivato?"
"No, dorme già. Gli ho fatto il latte alle sette e mezza poi si è coricato e in un batter d'occhio era addormentato ahaha"
Gli passai la mano tra i capelli e dissi:"Oh che bravo zietto che abbiamo qui!"
Lui sorrise e rispose:"Bhe il migliore direi ahahah"
"Ahahah si si ahahah però adesso il miglior zio del mondo deve andare a letto ok?"
Sbuffó
"Va beene"
"Dormiamo nel lettone insieme? Adesso è diventato troppo grande per me soltanto"
"Certo fratellone! Ammetti però che mi vuoi nel letto con te anche perché hai paura di dormire da solo, dai ahahah😌"
"Certo! Solo al pensiero di dormire nel mio lettone solo mi vengono i brividi, brrr"
Davide sorrise e inizió ad andare a letto. Io pulii un po la cucina dalle briciole fatte, poi andai anche io sotto le coperte.
Davide si girò dalla mia parte e mi abbracció forte
"Buonanotte fratellone"
"Notte scriccioletto"Pov's Emma
Dopo circa mezz'ora dall'impanatura delle polpette rientró Fabio.
"Ciao Fa"
"Cià"
Di nuovo incazzato...non ha neanche salutato Francesca. Aveva una faccia imbronciata, come alla fine era sempre quando rientrava tardi da lavoro. Ma non capivo perché se la dovesse prendere con me, se ha problemi a lavoro! Ogni volta torna incazzato e quindi basta anche un piccolo sbaglio da parte mia per urlarmi contro.
"Cos'hai?"
"I cazzi tuoi? Mai eh"
"Scusa se volevo sapere perché il mio ragazzo era giù eh!" Dissi incazzata nera. Ma gli sembra modo di rispondere? Boh!
"Non sono giù e che ho avuto problemi a lavoro"
"Strano" dissi, con un fil di voce in modo da non sentirmi.
"Ah e ciao Fra"
Checca fece cenno con la testa per salutarlo. A lei non era mai piaciuto tanto Fabio. Lo reputava un donnaiolo concentrato solo sul lavoro e pensava che stava con me soltanto per non stare solo.
Ma a me non sembrava così, molte volte era dolce con me, mi faceva sentire serena. Non felice, attenzione...serena.
Fabio stava salendo le scale per andare in camera da letto quando gli chiesi se dopo doveva venire a cenare ma lui non mi rispose allora dissi:"T'arrangi! Se hai fame scendi se no vedi un po' te"
Ripresi a fare le polpette.
La cena la passammo a chiacchierare e spettegolare su tutti, naturalmente solo io e Fra, perché Fabio era sceso solo a prendersi due polpette poi era risalito su.
"Amo, mi dispiace ma ora devo andare."
"Di già? Ma sono solo le dieci e mezza"
"Si lo so, ma domani mi devo alzare presto che ho da fare"
Annuii e l'accompagnai fuori dalla porta. Mentre stava per salire in macchina si girò da me e disse:"Ricordati che domani alle cinque dobbiamo andare in studio"
Mi era proprio passato dalla mente!
"Ah si certo! Ci sarò"
"Non ritardare come sempre ahahah cerca di essere puntuale!"
"Si si tranquilla ahahah"
"Ahahah a domani, baci😘"
Gli mandai un bacio e rientrai dentro.
Siccome sono una maniaca dell'ordine, sistemai ancora una volta la cucina, lavandola da cima a fondo.
Dopo aver finito salii su da Fabio.
"Bhe ti sei calmato?"
"Scusa...lo sai che sono nervoso per il lavoro, non lo faccio a posta. Scusami ancora, vieni qua"
Così dicendo mi prese in braccio mettendomi sopra le sue gambe e mi abbracciò forte. Io sorrisi e ricambiai l'abbraccio. Tutte le sere faceva così, sempre la stessa storia: prima mi rispondeva alla cazzo di cane, sgarbato, poi come un cane bastonato mi chiedeva scusa. Sono tutti uguali gli uomini.
"Dai amó alzati, devo andare in bagno che sono dalle due che noi ci vado ahaha"
Ridendo mi scostai dalle sue gambe appoggiandomi al letto.
Lui entró in bagno e dopo un paio di secondi uscì incazzato come una bestia con una maglia tutta bagnata in mano.
Oh cazzo, la maglia di Stefano! Porca puttana...e mo come glielo spiego?
"Emma che cazzo ci fa una maglia da uomo nel nostro bagno? Di certo non è mia perché io robe del genere non ne metto! Dai Emma, spiega su! Voglio sentire le cazzate che ti inventi adesso!"
Oddio. Non sapevo che fare, che dire. Restavo ammutolita la, seduta sul letto a bocca aperta.
Vedendomi muta si incazzó ancora di più allora avvicinandosi minacciosamente a me mi ridisse, alzando la voce:"EMMA DI CHI CAZZO È QUESTA CAZZO DI MAGLIETTA?"
Ero spaventa, vedevo l'inferno nei suoi occhi, il fuoco della rabbia. Era diventato rosso dalla rabbia, e la vena del collo gli stava pulsando più forte che mai.
Non sapevo che fare allora presi coraggio e gli dissi:"Di...di Stefano"
Ecco, ero fottuta. Guardó la maglia, sorrise e la buttò con violenza per terra, mi guardó con uno sguardo assassino per poi allontanarsi da me e mettersi in piedi di fronte al letto.
"Ah di Stefano? Bene. Quindi spiegami adesso che cazzo ci faceva il tuo ex a casa nostra"
"E-era v-venuto qua per..."
Non sapevo cosa dirgli allora sparai la prima cazzata che mi venne in mente
"Per salutarmi"
Che brava...che brava testa di cazzo che sei Emma! Una più credibile non me ne poteva venire in mente? Fabio non ci avrebbe mai creduto. Infatti fece un sorriso, ma non di quelli felici, era un sorriso maligno, tipo un ghigno, e disse:"Quindi tu vuoi farmi credere che quel puttaniere è venuto qua per salutarti? Ed è entrato in camera nostra solo per salutarti? Ed è dovuto venire nel nostro bagno a lavarsi la maglia sempre solo perché ti doveva salutare? Ahahah dai Emma scusa più credibile non ne hai? Fammi il piacere su"
"È-è...vero...in pratica è venuto mi ha salutato poi si è bagnato con il succo che gli avevo offerto e allora è dovuto venire qui a lavare la maglia. È andata così, te lo giuro"
Appena finii la frase si avvicinò di nuovo a me. Era a pochi centimetri dalla mia faccia e con un altro ghigno disse:"'È così' dici? Come mai io non ci credo?"
Presi ancora coraggio, strinsi i pugni e gli risposi guardandolo negli occhi:"Sono cazzi tuoi se non ci credi. Se ti dico che è così, è così "
Ecco di nuovo l'odio nei suoi occhi. Sentivo che non avrebbe resistito, l'ho sfidato troppo...infatti, come immaginavo...Poff!
Mi arrivò uno schiaffo in pieno volto, così forte da buttarmi nel cuscino. Io mi coprii velocemente la guancia che era già diventata rossa e mi rannicchiai.
Non piansi, perché sapevo che se lo avessi fatto lui avrebbe reagito male...troppo male. Quindi restai li ferma, come un cucciolo impaurito.
Lui si alzò dal letto, e prese la maglia di Stefano e un accendino.
"Guarda che fine facciamo fare alla maglia del tuo dolce Stefano"
Mentre sentivo offre di bruciato alzai la mano dal mio viso per guardare. Vidi lui, con il tessuto infuocato in mano che rideva come uno psicopatico. Era una scena agghiacciante. Non riuscii a dire una parola. Sembrava indemoniato. Un film dell'orrore.
Quando le fiamme cessarono si avvicinò di nuovo a me e con una voce suadente disse:"Ora posso dormire con l'anima in pace. Di al tuo amichetto che se lo scopro qua, farà la fine della sua maglia"
Sorrise e mi diede un bacio in bocca, io cercai di scostarlo ma lui mi bloccó le mani con forza e spinse le labbra con più forza, verso le mie. Cercava di fare spazio alla sua lingua per entrare, ma io tenevo le labbra sbarrate, così mi presi un altro ceffone. Questo ha fatto più male, perché me lo ha dato nella guancia già indolenzita da quello di prima.
Ma anche questa volta cercai di respingere le lacrime e mi limitai a spostarmi un po di più verso il cuscino.
"Amore sappi che io faccio questo solo per te. Per insegnarti che il tuo ragazzo va amato. Non prenderlo come cattiveria nei tuoi confronti ma prendilo come...un insegnamento" disse Fabio ridendo sotto i baffi.
Si mise il pigiama ed entró sotto le coperte. Aspettai che si addormentasse per correre in bagno. Mi sciacquai la faccia e mentre alzavo il viso mi bloccai per guardarmi allo specchio. Mi accarezzai la guancia e notai un livido: l'anello che aveva al dito me lo ha fatto, sicuramente.
"Ma perché a me? Perché?"
Scoppiai in un pianto silenzioso, come sempre. Io quando piango, sono così, raramente faccio capire agli altri che lo sto facendo, perché devo essere la ragazza forte, la roccia indistruttibile che tutti conoscono. Ma sinceramente io non mi ritengo tanto indistruttibile, anzi...mi distruggo anche troppo facilmente.
Dopo avermi rilavato il viso andai in camera a prendermi il pigiama, lo indossai poi prendendo il mio IPhone e gli auricolari, mi rinchiusi in bagno. Mi sedetti per terra, sul pavimento ghiacciato, poi, musica a palla, sguardo fisso nel vuoto e un pensiero fisso: Stefano.
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•Amore infinito~Emma&Stefano•
RandomEmma Marrone e Stefano De Martino. Cantante e ballerino Si incontrano nella scuola di Amici 9, e, tra prove, chiacchiere e lezioni, scattò l'amore. Un'amore infinito. Pieno di euforia, discussioni, chiarimenti, carezze, baci, passione. Un'amore che...