Capitolo 15.

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Lali's pov.
Jorge è innamorato di me, questo viaggio mi sta facendo ricambiare, fino a ieri mi sarei buttata tra le braccia di chiunque, ma oggi sono strana.
Ti va di fare un giro?
Mi affaccio dal letto e lo guardo perplessa.
Da amici.
Perchè no.
Ok. Scendo dal letto e usciamo dalla stanza.
Dove andiamo?

Al fiume?

Ok. Annuisco e ci dirigiamo verso il fiume. Mi faceva uno strano effetto esserci stata poche ore prima con Peter, e ora con Jorge. Mi siedo sotto la quercia mentre Jorge si stende sul prato. In lontananza vedo Peter discutere con dei braccianti.
Ehy, ci sei? Chiede Jorge, io senza staccare gli occhi da Peter gli rispondo.
Si, ci sono. Lui si siede accanto a me.
Se non mi parli ti faccio un succhiotto!

Tanto non ci riesci!! Dico continuando a guardare Peter, vedo che sposta lo sguardo su di me, poi d' un tratto trovo Jorge che mi sta succhiando sul collo. Stacco Jorge ma il guaio è fatto. Ho una macchia viola sul collo. Gli dico di tornare a casa. Rientriamo in stanza e prendo una sciarpa con dei teschi grigia, la indosso in modo che il succhiotto non si veda e alle 20:00 scendiamo nella sala mensa per cenare. Io e Jorge ci sediamo al tavolo, Peter distribuisce i vassoi con il cibo.
Vado a prendere i piatti. Dico a Jorge alzandomi. Mi avvicino a Peter.
Ehy. Dico sorridendo.

Cosa vuoi da mangiare? Dice senza curarsi di me.

2 piatti di pasta vanno bene. Dico. Prendo i piatti che mi passa e mi giro.
Lali, leva la sciarpa, soffocherai, tanto non me ne frega nulla del succhiotto, tanto noi non siamo niente. Mi dice Peter guardandomi negli occhi. Ragazzo se volevi distruggermi, ci sei riuscito. Un gelo mi prende lo stomaco. Torno a sedermi e cerco di mangiare, ma non ci riesco. Senza dire nulla mi alzo e torno in camera. Mi butto sul letto e, con la musica ad alto volume, inizio a dare pugni al cuscino. Dopo una decina di minuti entra Jorge.
Che ti è preso?!

Mi è preso che arrivi tu, arriva questo viaggio, e mi scombussolate la vita!

Credo che sia colpa tua se non prendi le redini della tua vita in mano!!!
Scendo dal letto, lo prendo per il colletto della maglietta e lo sbatto contro al muro.
Stammi a sentire!! Io le redini della mia vita le avevo in mano, solo che per una 18 enne era troppo!! Innamorarsi, essere tradita, litigare con le tue migliori amiche, i tuoi che se ne vanno e tornano dopo 3 mesi, ma soprattutto cacciare dalla tua vita l' amore che hai sempre sognato!! Sono 4 anni! 4 maledetti anni!!
Jorge mi guarda senza capirci niente.
Tu non sai cosa vuol dire amare!!

Potevi dirmelo una volta ma non ora. Amore, chi ha mai creduto all'amore? Di certo non io. Io non lo conoscevo prima che non fosse entrato lui nella mia vita. Ha aperto la porta di casa, e non solo, anche quella del mio cuore, e da li non ne è uscito più.
Lascio la presa e salgo di nuovo sul letto.
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È passata una settimana e sono rinchiusa nel mio letto, mi alzo raramente, solo per andare in bagno. Non vedo nessuno, Jorge ogni sera esce con una ragazza diversa, e poi diceva di amarmi. Peter non lo vedo da quella sera in mensa. Molto spesso mi rinchiudo nella felpa del mio Peter, li è l' unico posto dove c'è la felicità di cui ho bisogno.
Peter' s pov.
È da una settimana che non vedo Lali in giro. Come ogni mattina mi alzo e mi fiondo sotto la doccia, canto come sempre una canzone che ho scritto quando Lali mi ha lasciato. Si chiama Nena. La conosce anche lei. Esco dalla doccia e mi vesto. Scendo in cucina e faccio colazione, vedo scendere Jorge con un sorriso smagliante, gli spaccherei la faccia a quel cretino. Si siede accanto a me.
Buongiorno.

Non c'è nulla di buono. Ed è anche colpa tua.

Focoso il ragazzo!! Dice scherzando. Io mi alzo e noto che si sta dondolando con la sedia, con un piede sposto un gambo e Jorge si ritrova a terra.
Ride bene chi ride ultimo. Dico uscendo dalla stanza. Vado nella scuderia e incomincio a sistemare pensando. Certo che se penso alla mia vita, pensavo che sarei diventato un cantante mentre sono qui a pulire le stalle, mi ero gia fatto i film con Lali, avevo immaginato il nostro matrimonio, i nostri figli, la nostra famiglia. Avevo immagginato quello che avrei voluto, ma si sa che la vita non vuole vederti mai felice.

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