A Caleb

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Caro Caleb,
Ciao "fratellone", lo so che è da tanto che non ti chiamo fratello perchè ti sostenevo un traditore. Ne ho parlato anche con mamma e papà e dicono che ho fatto bene a perdonarti. Ovviamente non mi sono rimangiata la parola, vorrei che ti avessi perdonato prima ma quel che importa è che ti perdoni, no? Ti provo a confidare questo segreto, il primo da quando mi hai tradita. Io voglio farvi una sorpresa, domani. Voglio venire giù a trovarvi e, quando sentirai un brivido vuol dire che ti sono passata vicino, se sentirai qualcosa di umido sulla guancia vuol dire che ti ho scoccato un bacio, se senti il petto stringerti vuol dire che ti abbraccio e se(solo per Tobias) sentirà le labbra bagnate vuol dire che lo avrò baciato. In fondo non è un segreto, dillo agli altri che domani mattina alle 10 sarò li e alle 12 verrò via, quindi avrete tutto il tempo per dirmi ciò che volete. Spero che funzioni. Tu ricordatelo. Ma solo io potrò sentirvi, voi non potete sentire me. Tornando a noi, Caleb, ti ricordi quando giocavamo insieme, quando al giorno della scelta ci tenevamo per mano, quando mi hai detto di scegliere pensando anche a me stessa, quando mi stuzzicavi di nascosto o quando ci abbracciavamo? Mi mancano quei momenti. Ti voglio bene, adesso smetto di scrivere o rischio di piangere. Un Erudito, Ferdinando, ti saluta.
Ti vogliamo bene.
Tris, mamma e papà.

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