Ritornammo a casa e Sasha era lí ad aspettarmi. Mi preparó per bene,o almeno cosí lei aveva detto. Tremavo,avevo l'ansia alle stelle. Toccavo la mia maglia freneticamente e mia sorella mi sgridava dicendo che la stropicciavo.
-Sasha e...se va tutto bene?.Cosa faccio con Michael?.-sussurrai rompendo il silenzio.
-Lo dimentichi.-riapose sicura di se.
-Come faccio?.-
-C'é Calum ora.-disse contenta. Sorrisi e sentí il rumore del campanello. Mi alzai di scatto e mia sorella mi fece sedere di nuovo.
-Calmo.-mi suggerí. Continuavo a sfregare le mani sui jeans e sentivo i palmi andare a fuoco ma non volevo smettere.Ultimamente nulla andava bene,la cecità mi aveva raggiunto,non volevo neanche piú vivere. Avevo una sensazione di estraniazione dal mondo e faceva male non poter piú vedere il colore del cielo,il verde dei prati,i bambini giocare; insomma mi mancava osservare ed ammirare le cose piú banali,anche un gatto che passava sul tetto della casa del vicino,anche il vicino quando usciva dal vialetto,anche il vialetto contornato di fiori,anche i fiori il profumo e i loro colori.
-Ehy Luke.-era la voce di Calum. Sorrisi,alzandomi e sentí le sue braccia avvolgermi fortemente. Non voleva farmi scappare.
-Come stai?-mi chiese gentilmente.
-Bene,penso.-mormorai.
-Vieni dai.-mi prese per mano stando attento ad ogni mio minimo passo ed anche questo mi dava fastidio. Ero sempre stato una persona indipendente,ed ora dovevo trovarmi a dipendere da chiunque fosse intorno a me,anche solo per andare in bagno o per infilarmi una maglia.-Ragazzi state attenti e Calum mi raccomando non lasciarlo solo per nessun motivo.-lo avvertí ed andai a fuoco pensando che si stesse comportando come una mamma.
-Ciao Lukey,ciao Cal.-
-Ciao Sasha.-dicemmo all'unisolo e uscimmo finalmente di lí.[...]
Nella macchina c'era un silenzio imbarazzante e non vedevo,non trovavo neanche un argomento sul cui parlare,del tipo:"dove stiamo andando?",tanto mai l'avrei visto.
-Allora Luke sei agitato?.-
-Mi parli come se fossi mio padre.-ridacchiai
-In che senso?.-
-Non lo so,hai un tono cosí autoritario,non vorrei essere un peso per te,ecco.-mormorai.
-Luke per me sei come un tesoro quindi devo stare attento,per questo sembro cosí "adulto"-rise.
-Hai detto una cosa dolce.-gli feci notare.
-Non l'ho mai negato.- il suo tono era calmo.Scendemmo dall'abitacolo e avvolse un braccio intorno ai miei fianchi,facendomi arrossire come un pomodoro,ma in quel momento non diedi retta al mio stato d'animo piú,che altro alla paura che mi attraversava. Sentivo la musica già dall'esterno e puzzava di...sudore(?).
Arricciai il naso disgustato e sentí Calum parlare con qualcuno prima che lui ci desse l'okay e aprisse qualche porta. Mi resi conto che il luogo in cui mi aveva portato era una discoteca e strinsi la sua mano mentre lui mi accarezzò la schiena con la mano libera.
-Calum siamo in una discoteca?.-gli sussurrai all'orecchio.
-Uhm si,non ti piacciono?.-mormorò e scossi la testa mimando un "no".
Mi prese la mano e scivolammo via da quei corpi sudati. Aprí una porta di emergenza e uscimmo.
Sentí l'aria fresca infrangersi contro la mia pelle,sospirai tranquillizzato. Non mi piacievano i luoghi chiusi,non sapevo mai di chi fidarmi,avrebbero potuto ingannarmi in modi spudorati.-Stai bene?.-mi chiese e annuí.
-Uhm,andiamo in spiaggia?.-
-Si Calum,ti prego-dissi sentendo le sue mani avvolgermi nuovamente i fianchi.
Cercai il suo viso con le mani fino a trovarlo ed accarezzarlo. Le sue morbide labbra si appoggiarono sulle mie e finsi di stare bene,ingannando le mie piú bastarde emozioni.
Nessuno poteva sostituire il Michael Clifford della mia vita,si perché Michael era l'amore per me e dire:"Nessuno poteva sostituire l'amore della mia vita" sarebbe stato banale.Il mare era sempre stato un luogo di pace per me e quindi anche solo sentire il rumore rilassante delle onde violente mi metteva di buon umore. Mi tolsi le scarpe sempre ridendo e scherzando con Calum che si era dimostrato un vero gentle man con me. Le sue braccia mi avvolsero ed io mi appoggiai al suo petto ascoltando i lento ma aggressivo battito del suo cuore. Sembrava voler liberarsi del suo corpo e voler correre libero in cerca del suo Ashton,che non avrebbe mai piú rivisto .
-Calum,posso chiederti una cosa?.-mormorai.
-Certo Luke-
-Mi aiuterai a trovare una cura?.-domanda stupida.
-Certo,spero che un giorno riusciremo a vedere insieme un arcobaleno.-disse.
-Perché l'arcobaleno?-mormorai
-Perché solo lí potrai trovar colori puri.-[N/A]: mancano pochi capitoli alla fine e pochi giorni all'inizio della scuola. Già ho scritto una nuova Muke che sarà completamente diversa da questa ed una nuova esperienza per me.
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