New life.

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Michael's pov.

Il maglione era abbastanza fastidioso o forse ero io che dovevo abituarmi al clima freddo e staccarmi dalle mie calde abitudini australiane. Presi una tazza di cioccolata e scoppiai a piangere come facevo ormai tutti i giorni. Mio padre era rimasto sbalordito da questa mia scelta di voler fuggire da quella fottuta città. Ero dannatamente convinto che quell'Ashton frequentasse il mio...ex ragazzo. Luke era cosí puro ed io lo amavo cosí tanto da farmi miseramente fregare come un demente. Ma come giustificarlo,per ogni suo male io c'ero,per ogni mio male lui no.

Mi asciugai le lacrime e mi sedetti su un piccolo divano che affacciava sulla finestra mostrando le montagne imbiancate del Minesota. Perché ero fuggito cosí lontano,ancora me lo chiedevo. Ma in fondo cosa avevo fatto io di buono nella mia misera vita?. Nulla. Chiamai Sasha che mi informò che Luke stava bene. Lei mi odiava,quindi mi aveva appoggiato in questa fuga da Luke,come anche i miei gentiori che non avevano affatto accetato la mia omosessualità. Non che mi avessero diseretato,ma tra di noi era nato un imbarazzo totale.

Presi un libro dalla biblioteca e lessi che potevo tranquillamente rifarmi una vita in un modo completamente diverso,mostrandomi come un vero uomo gentile ed affidabile.

Presi un respiro profondo e mi guradai intorno aprendo i vari scatoloni ancora chiusi e riordinando i vari abiti nell'armadio abbastanza grande per contenere anche i vari tipi di scarpe e giacche che avevo e ordinai nell'armadietto nel bagno le varie tinture.

Bussarono e mi alzai di scatto sbattendo con la testa contro la sbarra di legno e andai ad aprire notanto un ragazzo con un ciuffo che gli corpirva mezz'occhio e un sorriso smagliante.

-Ciao.-mi salutó e accennai ad un saluto anch'io,mentre mi massaggiavo le tempie.

-Ehm posso fare qualcosa per te?.-

-No ecco,sono James il tuo vicino e volevo chiederti se ti piaceva la casa,il quartiere.-disse e notai che era davvero un ragazzo semplice.

-Uhm,si é molto accogliente.-sorrisi anch'io.

-Vuoi accomodarti?.-aprí di piú la porta e lui entró annuendo. Portava un maglione rosso,che gli stava grande e un pantalone nero motlo aderente,simile al mio.
Lo guidai verso il salotto invaso dai miei scaltoloni gettati al vento.

-Ti piace leggere?.-disse raccogliendo un libro dal pavimento.

-Si,comunque sono Michael e vengo dall'Australia dove non fa mai cosí freddo.-risi con lui.

-É bella l'Australia,sarebbe un sogno andarci.-mormoró

-Io penso che ci torno per natale,se vuoi venire con me sei il benvenuto.-

-Davvero?.-urlò stupito.

-Certo.-annuí

-Uh,dovrei dirlo ai miei amici. Loro dicono che devo sempre confidarmi prima di accettare qualcosa e non so,se fidarmi--lo bloccai ridendo.

-Non sono uno stupratore,ne un rapitore,ne un evaso da qualche carcere di massima sicurezza.-dissi alzando le mani in segno di arresa.

-Davvero?.-sgranó gli occhi.

-Sono solo un diciannovenne sfuggito da un amore doloroso.-

Nascosi le mani nelle maniche del maglione che indossavo e lui mi abbracciò. Era alto,ma non quanto me. Strinsi le mie braccia intorno alle sue spalle e lui intorno alla mia vita facendomi leggermente arrossire. Lo trovai davvero dolce e gentile per avermi trattato cosí bene.

-Ti va di conoscere i miei amici oggi,dopo pranzo c'é una partita di hokey e Ken gioca da qualche anno.-disse tenendo la mano nella mia.

-Ehm,okay. Va benissimo.-sorrisi.

-Vengo io da te,non penso che la tua macchina possa camminare sulla neve. Finiresti per fare un incidente.-rise.

-Giusto,dovrei cambiargli le ruote.-ammisi.

-Puoi usaree anche i vari accessori per le ruote e non cambiarle per forza.-mi consiglió ed annuí. Prima di uscire mi fermó per un polso.

-Mi racconterai mai del tuo "amore doloroso"?.-mi chiese.

-Forse...si.-

[N/A]: Un ragazzo mi ha swiftata,mi sento scema.

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-Dak;)

Abide.[Muke]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora