In classe non c'era nessuno,neanche il professor Ezra,che fortunatamente si era dato per malato. Non avrei sopportato rivederlo.
-Zoccola.-sentì borbottare qualcuno.Mi girai e vidi Michael intento a bestemmiare. Si girò verso di me,facendo incontrare i suoi occhi grigi,con i miei azzurri. Arrossì immediatamente e distolsi lo sguardo.
-Tua sorella é una grandissima zocc--lo interruppi.
-Lo so.-dissi abbassando lo sguardo mortificato.
-Non é normale quella ragazza.Prima le piace stare con me,poi si va a fare Ashton.-sbuffò.
-Le hai chiesto il perché si frequentano?.-azzardai a dire,mentre lui prese il telefono e scrisse qualcosa.
-Non si frequentano: scopano.-mi spiegò.
-Oddio,che sorella di merda che ho.-dissi a me stesso,scuotendo la testa.
-Lo puoi dire forte.-
-Io non la capisco,lei non era così.-mormorai.
-Mai detto a tua madre di chiuderla in casa?.-disse irritato.
-Mia madre é morta.-dissi freddamente.
-Oh cazzo,scusa Luke. Non volevo.-disse portandosi una mano tra i capelli e scompigliandoli-Dannato Clifford,e queste sua maniere sexy.
-No,figurati.-sussurrai.
-Siete diversi,scommetto che tuo padre é fiero di te. Dopotutto anch'io sarei fiero di avere un figlio che ha certi voti a scuola.-
-Mio padre non ha tempo per pensare a me,la droga ormai é la sua vita.-deglutì.
-Dio Luke,non so se parlare più. Ho paura di offenderti.-disse facendomi ridere.
-Che ne so...Mh,oltre a studiare hai qualche altra cosa da fare?. Tipo io amo la playstation,scommetto anche tu.-mi sorrise.
-Non ho mai giocato con la 'palystation'.-ammisi imbarazzato. Si mise a gambe incrociate sul mio banco,e scosse la testa incredulo.
-Oddio,neanche da piccolo. Tua madre non ti ha mai regalato una play?.Compratela.-disse.
-Conservo i soldi per l'università.-ammisi.
-Ehm,cosa fai tutto il giorno?.-
-Studio e mi occupo di casa.-dissi mangiandomi le unghie.
-Ti occupi di casa?.Io mi faccio qualcuna,esco,fumo,bevo e gioco con la play. A volte faccio mini viaggi con mio padre,oppure sto nella tenuta di mia madre.-disse. Mi sarei aspettato un comportamento snob da parte sua,invece lo diceva come se fosse qualcosa di importante anche per lui,che aveva di più di quello che aveva elencato.
-Io faccio la cameriera.-risi e lui sembrò triste per questa mia affermazione.
-Va beh,tanto domani vieni a studiare da me e ti insegno a giocare con la play. Devi imparare,te lo dice Michael Gordon Clifford.-rise.
-Okay Clifford.-dissi ridendo.
-Chiamami Michael.-disse dolcemente. Si sedette affianco a me,ed io per la prima volta non seguì la lezione. Ero troppo preso a guardare Michael.