I miei occhi non si adattano al buio,mica sono un gatto, l'unica luce è un filo di luce lunare che passa dal muro.
Quetti muri poco spessi.
''Harry?!''Urlo.Lo sento imprecare mentre inciampa sulla dinamite che ho lasciato sul pavimento entrando, e cerco di non cominciare a starnazzare.
''Sono qui.''Dice e accende la luce a forma di coniglio sulla scrivania.Minchia,ci sei arrivato.Mi guardo intorno e sembra di essere in un hotel a cinque stelle.Aspetta,io non sono mai stata in un hotel a cinque stelle,quindi come cazzo faccio a saperlo?Comunque,c'è un grande letto a baldacchino su cui salterò mentre Harry non guarda,con lenzuola scure centrato contro la parete in fondo,sembra delle dimensioni di un letto matrimoniale con almeno ottocento cuscini sopra.Non vedo l'ora di buttarli in giro.
La scrivania è una sovradimensionata scrivania(no,è una lampada)di legno di moga,AH NO,è ciliegio,traditore.Ha un computer poggiato sopra,ha uno schermo più grande della televisione che ho al dormitorio,quindi sarà difficile sgattaiolarci via senza essere visti.Mi sa che i Mac non entrano sotto le magliette.La finestra è dotata di una panchina lungo il muro ed è senza tende,così quando uno vuole dormire di pomeriggio la graziosa luce solare che viene dalla finestra lo potrà arrostire e allo stesso tempo ustionare,molto utile ed ingegnoso.Invece le altre finestre nella stanza sono coperte da pesanti tende blu che ricordano vagamente quelle dell'ospedale.
Adesso che ho finito la descrizione della camera a cui nessuno importava una minchia congelata,proseguiamo con l'intelligentissima frase di Harry:
''Questa è la mia...stanza.''Ma dai?Credevo che fosse il reparto disintossicazione.Harry sembra quasi imbarazzato mentre prendo le misure del computer.
''Hai una stanza qui?''MA QUANTO SIAMO INTELLIGENTI?E'la casa di suo padre e Liam ovviamente vive qui(Karen invece no,sta in giardino).Liam aveva detto che Harry non viene mai qui,quindi forse è questo il motivo per cui tutto sembra intatto,tipo io almeno il pc me lo porterei via.
''Sì..non ci ho neanche mai dormito..fino a stanotte.''Mi sa che questo è il festival delle frasi intelligenti ed argute.Harry si siede sulla cesta di vimini piazzata alla fine del letto,mossa furba,e si slega gli stivali.Fra me e lui in fatto di scarpe non so chi stia messo peggio.Lo guardo mentre si toglie i suoi profumatissimi calzini e li infila nei suoi altrettanto profumatissimi stivali merdosi.Mi si allarga la vagina al pensiero che faccio parte di una prima volta di Harry.
La prima volta che si è tolto le scarpe.
''Oh.Come mai?''Mi sto approfittando della sua onestà e dello stordimento che gli procurano i suoi calzini.
''Perchè non voglio.Odio questo posto.''Risponde mentre la cesta sui cui è seduto si sfonda.Facendo finta di nulla si sbottona i pantaloni e li tira giù lungo le gambe.
''Che stai facendo?''Starà mica facendo la pasta per la pizza..?
''Spogliandomi?''Niente pasta per la pizza?
''Voglio dire,perchè?''Spero pensi che farò sesso lui.Anche se una parte di me non si farebbe più mettere le sue mani sudicie su di me,dopo che si è toccato i piedi.
''Beh,quante persone conosci che dormono coi jeans e gli stivali?Svegliah!''Fa una mezza risata.Con un piede trascina via i capelli dalla fronte,facendoli drizzare in testa.Potrebbe anche cagare e manderebbe quella stessa sensazione al mio corpo.
Schifo,credo.
''Oh.''Si toglie la maglia e non riesco a distogliere lo sguardo.Il suo stomaco tatuato è perfetto.Ho aperto il suo ventre prima,e l'ho visto,davvero carino.Mentre ripenso alle sue budella,Harry mi lancia la t-shirt,ma non la prendo,lasciandola cadere a terra.Alzo un soppracciglio e la calpesto,mentre lui mi fa il dito medio.
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Parodia Di After
UmorismoTessa Young è una verginella puritana diciottenne al college,con una vita così noiosa che dovrebbe essere illegale,e voti eccellenti ottenuti grazie al suo dolce fidanzato un po'effemminato.Pianifica sempre le cose prima del tempo perchè non ha mai...