Era una tranquilla mattinata come un'altra al centro sportivo di Vinovo.
Giulia era seduta alla sua abituale scrivania a digitare sulla tastiera quando i ragazzi si riversarono nell'atrio come i bambini quando escono da scuola. La tranquillità che aveva avuto l'ambiente fino a qualche istante prima sparì in un attimo.
Qualcuno si sedette sui divanetti e qualcun altro si recò a prendere un caffè alle macchinette. Tutti chiaccheravano tra loro allegramente e con spensieratezza. Qualche giorno dopo i ragazzi avrebbero giocato in casa la partita che avrebbe potuto consegnare alla squadra la vittoria del campionato, per concludere in parte una stagione andata a gonfie vele e piena di soddisfazioni per tutti, quindi era inevitabile che l'allegria serpeggiasse nello spogliatoio sopra qualsiasi altro stato d'animo o piccolo problema presente, se presente.- Giulia, hai visto Leo che stava per cadere perchè è inciampato sugli ostacoli? - le disse ridendo Simone Zaza, che si era avvicinato.
- L'hai già detto a chiunque. - rispose scocciato il difensore che arrivava dietro al compagno di squadra. - Me lo ricorderai a vita? - domandò poi.
- Oh dai, Simo, lascialo stare. - si intromise inizialmente serio Claudio Marchisio, che era seduto sul divano. - Tanto lo sappiamo tutti il motivo, stava a guardare la fotografa. - continuò poi scatenando una risata generale.
- Chi, Irene? - chiese Giulia, per verificare se si ricordasse bene il nome della nuova fotografa. Lavorava a Vinovo da poco tempo, ma da quanto aveva potuto capire era una ragazza simpatica che parlava volentieri, Giulia si trovava molto bene a lavorare con lei.
- Sì, lei. - rispose Simone. - Vero, Leo? - lo punzecchiò ancora lui, rifilandogli una gomitata sul braccio.
- Smettetela tutti e due. - affermò serio. - Non è vero. - riprese dopo un istante.
- Lo negherà sempre. - constatò Simone.
La conversazione tra il piccolo gruppetto continuò ancora, con qualcuno che insinuava un suo innamoramento per Irene, mentre Leonardo continuava ad affermare e a sostenere che non fosse così.
Mentre tutti continuavano a ridere e a parlare serenamente, Giulia lasciò vagare lo sguardo all'interno della stanza, quando notò che, Daniele, dall'altra parte, la stava guardando sorridendo. Lei ricambiò. Poi entrambi distolsero lo sguardo.
Ancora in quel momento, a distanza di mesi, continuava a sembrarle strana quella situazione, quella di una relazione tra un giocatore e una ragazza che lavora per la squadra. Non che si nascondessero, ovvio, sapeva tutta la squadra e tutti i colleghi di Giulia che i due stavamo insieme, però entrambi non amavano dare nell'occhio, essendo una cosa leggermente insolita. Nessuno aveva mai fato pesare questa cosa ai due, anche se in certe situazioni in mezzo al resto della squadra lei si trovava a disagio. Questo perchè, pur con le loro battutine e piccole prese in giro, erano tutte persone intelligenti e mature per fissarsi con queste cose sulla base di pregiudizi. Daniele le diceva di non pensarci, che era solamente una sua fissazione e che in realtà non era un problema per nessuno, e lei faceva del suo meglio per ascoltarlo. E ne era certo, lui, che quelle di Giulia fossero solo sue sensazioni e che nessuno l'avrebbe messa a disagio volutamente in alcun modo, poi Daniele faceva di tutto per convincerla di questo ed aiutarla nelle possibili situazioni che potevano darle quest'impressione, come quando parlavano soli da qualche parte del più e del meno ed entrava qualcuno o si sedevano vicini nella mensa e lei era leggermente imbarazzata. Cercava di spiegarle che non c'era niente di male, dato che si sedevano vicini anche prima.
Mentre ragionava, Giulia si rese conto che gran parte dei ragazzi si stava allontanando dalla stanza. C'era chi andava a casa, chi cominciava a recarsi nella mensa per il pranzo, e chi usciva verso i campi per fare due chiacchere con qualche compagno. Poco a poco, nella stanza rimasero solamente lei e Daniele.
Lui si avvicinò alla ragazza facendo il giro della scrivania, poi si abbassò al livello della sua sedia dopo essersi affiancato a lei.- Che fai? - le disse con un sorriso prima osservando lo schermo del computer poi lei, aspettando una risposta.
- Trascrivo i convocati per la partita sul sito. - le rispose lei tranquilla, per poi tornare a scrivere.
- Ah, ho capito. - Daniele si alzò e rimase vicino a lei.
Poco dopo lei sospirò e spense il computer. - Com'è andato l'allenamento? - chiese Giulia al suo ragazzo mentre lei impilava dei fogli.
- Tutto bene. - disse. - Mentre facevo gli scatti, praticamente... - proseguì dopo lui.
- Cosa?! - lo interruppe lei, credendo si fosse fatto male.
- Niente, Giulia, stai calma. - si affrettò il ragazzo a tranquillizzarla. Si preoccupava per lui oltremisura, ma questa cosa non lo infastidiva, significava che teneva a lui. Anzi, gli faceva piacere che la ragazza si preoccupasse per come stava. - Volevo farti ridere, non assumere quella espressione allarmata. - continuò ridendo.
- Sì, e come? - gli disse dopo un sospiro di sollievo.
- Dicendoti che mi è finito un insetto nell'occhio e che Paulo per poco non mi viene addosso. - rise ancora.
- Come?! E ti fa male?! - l'espressione spaventata e preoccupata di prima tornò sul viso della ragazza. Poi si alzò.
- No, ti ho detto che alla fine Paulo non mi è... - provò a rispondere lui.
- L'occhio, Daniele! - esclamò Giulia, fermandolo. - Magari ti ha punto qualcosa... - continuò.
- Ma Giulia, se mi avesse punto qualcosa non credi che me ne sarei accorto? - domandò il ragazzo, ma inutilmente, dato che lei si era già avvicinata a controllargli l'occhio. Così, decise di approfittare della situazione e piano le prese il viso e le diede un breve bacio. Dopo la guardò da vicino negli occhi. - Non mi sono fatto niente, sto bene. Okay? - la rassicurò ancora.
- Sì. - lo baciò di nuovo lei. - Scusa se mi preoccupo troppo. - gli disse dopo, poi si allontanarono.
- Non importa. - le rispose, sempre sorridendo. Domenico a volte gli diceva che se continuava a sorridere così spesso prima o poi gli si sarebbe bloccata la mascella.
- Così tra un po' Paulo ti cade addosso? - chiese Giulia per tornare sull'argomento.
- Sì. - affermò lui scoppiando nuovamente a ridere ricordando la scena.
- Ma come ha fatto a non vedere che ti sei fermato? Dove guardava? - rise anche lei.
- Non lo so, anche lui sarà innamorato. - suppose Daniele.
- Dici? - chiese la ragazza.
- Secondo me sì, ultimamente è proprio sulle nuvole. - le spiegò.
- Bene, indagherò. - Giulia sorrise, mentre la sua mente iniziava a passare in rassegna tutte le ragazze che lavoravano alla Juventus.
Spazio autrice
Ciao a tutte! Alcune di voi mi avevano chiesto se avrei fatto un sequel, all'inizio ero per il non farlo, ma poi mi è venuta questa idea, e spero che vi piacerà!
Fatemi sapere con un commento che ve ne pare.
Giulia♡
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Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna 2 - Daniele Rugani[REVISIONE]
FanfictionEra iniziato tutto da un'amicizia, forse fin troppo stretta.